Concetti Chiave
- Le stazioni di sollevamento sono cruciali per convogliare i reflui verso impianti di depurazione, garantendo un impatto ambientale minimo.
- Il dimensionamento dell'impianto deve considerare la portata massima e prevedere pompe multiple e una vasca di carico adeguata.
- Le pompe, siano esse centrifughe o coclee, devono essere installate per evitare intasamenti e garantire il passaggio di corpi solidi.
- Condotte in pressione devono mantenere velocità tra 0.5 e 2.0 m/s per prevenire occlusioni e contenere i costi.
- Ogni componente deve essere scelto per evitare occlusioni, con certificazioni specifiche disponibili in alcuni paesi come la Germania.
Impianti di sollevamento, aspetti progettuali
Per il buon funzionamento dei sistemi fognari talvolta si rende indispensabile una stazione di sollevamento (inglese: "pumping station") soprattutto ai fini ambientali, poiché garantisce il convogliamento dei reflui verso un impianto di depurazione ovvero verso un opportuno punto di recapito.
Visto il notevole progresso compiuto dalla tecnica, l'adozione di impianti di sollevamento non presenta più le preoccupazioni che si avevano in passa to, grazie al miglioramento della loro affidabilità, anche ai fini degli oneri gestionali.
L'impianto deve essere dimensionato per la portata massima da sollevare (Q), distribuendo la stessa tra più pompe e assegnando alla vasca di carico una adeguata volumetria.
Per il buon funzionamento bisogna garantire che:
Le pompe centrifughe vanno installate in modo tale che la girante si trovi ad una quota inferiore al livello idrico minimo nella vasca (girante annegata) evitando un funzionamento in aspirazione.
La condizione è assolutamente sconsigliata, in quanto rende necessaria l'installazione di valvole di ritegno sulla condotta di aspirazione; tali valvole inevitabilmente tendono a bloccarsi o a non chiudersi perfettamente, a causa della presenza di materiali grossolani presenti nei liquami. La inevitabile formazione di gas rende ulteriormente inopportuna l'installazione di un impianto in aspirazione.
Le pompe centrifughe dedicate al sollevamento di reflui fognari sono dotate di una girante aperta, costituita da un numero ridotto di pale disposte a sbalzo sul mozzo della pompa, in modo da prevenire fenomeni di intasamento. Per le stazioni di piccole dimensioni bisogna evitare la formazione di ostruzioni, a tal fine è buona norma dimensionare l'impianto in modo tale da garantire il passaggio di una sfera di diametro pari a 100 mm. Si ricorre così pompe centrifughe a singola girante, preferibilmente aperta (e di solito arretrata), ovvero a coclee in cui le dimensioni utili al passaggio dei liquami sia sufficientemente ampio; ad esempio, per una coclea il cui albero motore ha diametro pari a 200 mm, il diametro esterno della coclea deve essere almeno pari a 500 mm.
Nei sollevamenti fognari sono presenti tratti di condotte in pressione, per le quali deve essere assicurata una velocità minima compresa tra 0.5 e 1 (m/s), al fine di prevenire accumulo di materiali e formazione di occlusioni. Per contenere i costi totali dell'impianto, la massima velocità non dovrebbe, di norma, superare i 2.0 m/s; in casi eccezionali si possono ammettere valori prossimi a 2.5 (m/s)
Quando le condizioni operative sono comprese tra i suddetti valori di
Velocità, le perdite di carico e le pressioni di esercizio dell'impianto variano entro limiti tecnicamente accettabili. Si ricorda poi che le pompe hanno un funzionamento discontinuo nel tempo ed il numero di avviamenti orari non deve, di norma, essere superiore a 10-12.
Non bisogna dimenticare, infine, che ogni singolo componente di una stazione di sollevamento deve essere selezionato ed installato in modo da prevenire fenomeni di occlusione che, oltre a compromettere la funzionalità dell'impianto stesso, possono comportare un deflusso discontinuo dei liquami verso l'impianto di trattamento. Si avrebbe perciò una riduzione della efficienza dei processi di depurazione. In tale ottica, alcuni paesi europei, quali ad esempio la Germania, hanno istituito appositi organismi di controllo, il cui compito e quello di certificare dispositivi e attrezzature per l'impiego nei sistemi fognari; ai progettisti viene inoltre fornita una scheda contenente le specifiche tecniche che devono caratterizzare i componenti di un impianto di sollevamento, al fine di agevolare il tecnico nelle scelte progettuali.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale di una stazione di sollevamento nei sistemi fognari?
- Quali sono le considerazioni progettuali fondamentali per un impianto di sollevamento?
- Quali tipi di pompe sono comunemente utilizzate negli impianti di sollevamento e come devono essere installate?
- Quali sono le raccomandazioni per prevenire ostruzioni nei sollevamenti fognari?
- Quali misure sono adottate in alcuni paesi europei per garantire l'efficienza degli impianti di sollevamento?
La funzione principale di una stazione di sollevamento è garantire il convogliamento dei reflui verso un impianto di depurazione o un punto di recapito, contribuendo così alla protezione ambientale.
L'impianto deve essere dimensionato per la portata massima, con pompe installate correttamente e una vasca di carico adeguata. È essenziale anche l'installazione di una griglia per intercettare corpi grossolani.
Le pompe centrifughe e le coclee (viti di Archimede) sono comunemente utilizzate. Le pompe centrifughe devono avere la girante annegata per evitare il funzionamento in aspirazione.
È importante dimensionare l'impianto per garantire il passaggio di una sfera di 100 mm di diametro e mantenere una velocità minima nelle condotte in pressione tra 0.5 e 1 m/s.
Paesi come la Germania hanno istituito organismi di controllo per certificare dispositivi e attrezzature, fornendo ai progettisti specifiche tecniche per agevolare le scelte progettuali.