Concetti Chiave
- Il cemento è un legante idraulico ottenuto dalla macinazione del clinker e del gesso, con elevata resistenza meccanica dopo l'indurimento.
- Si classifica in naturali, artificiali e speciali, a seconda della composizione e degli additivi utilizzati per migliorare le prestazioni.
- La norma UNI distingue cinque gruppi principali di cemento: Portland, Portland compositi, di altoforno, pozzolanici e compositi.
- Il clinker, ingrediente chiave del cemento, è prodotto dalla cottura ad alta temperatura di calcare e argilla, mentre le pozzolane reagiscono con l'idrossido di calcio in acqua.
- Il titolo del cemento indica la resistenza alla compressione dopo 28 giorni, con classificazioni che comprendono resistenza normale, alta e rapido indurimento.
3. Cemento: è un legante idraulico con polvere finissima formato dalla macinazione del clinker (cottura ad alte temperature di pietre calcaree argillose). Dopo l’indurimento ha elevata resistenza meccanica e dopo la cottura a 1200-1500 si aggiunge il gesso per renderlo più lavorabile (indurisce subito). Si classificano per composizione (denominazione) e titolo (resistenza iniziale). Ha una presa in poche ore e si accerta con l’ago di Vicat:
- Quando l’ago non tocca il fondo inizia la presa
- Quando non penetra è finita la fase di presa.
Si classificano in:
- Naturali: Portland con aggiunta di gesso
- Artificiali: cementi naturali con gesso e sostanze di diversa provenienza (d’altoforno o pozzolanico)
- Speciali: miscela di cementi naturali con gesso e sostanze che migliorano le prestazioni.
La norma UNI li divide in 5 gruppi:
I. Portland: si ottiene per macinazione di clinker e gesso (per regolare la presa del cemento). La maggior parte dei cementi oggi prodotti in Europa è formata da cosiddetti cementi compositi che, oltre al clinker, contengono altri componenti. Ha varie denominazione in base agli elementi aggiuntivi (S= loppa, D= ai fumi di silice)
II. Portland compositi: con clinker. La norma ne prevede 19 sottotipi
III. Di altoforno o di loppa: cementi d’altoforno con una percentuale di loppa d’altoforno. La norma ne prevede 3 sottotipi. È facilmente lavorabile ma lo sviluppo delle resistenze meccaniche è più tardivo rispetto al precedente.
IV. Pozzolanici: molto diffuso e derivante da una roccia vulcanica o dalla lavorazione di argilla e scisti. Ha natura acida e si può usare in ambiente marino. Ha un breve tempo di maturazione (buona presa e tenuta). La norma ne prevede 2 sottotipi
V. Compositi: clinker di cemento Portland + loppa d’altoforno + materiale pozzolanico. La norma ne prevede 2 sottotipi.
Il clinker, contenuto in tutti i cementi, è un prodotto ottenuto per cottura ad alta temperatura di miscele di calcare ed argilla.
Le pozzolane, naturali od artificiali, sono materiali in polvere che, a temperatura ambiente ed in presenza d’acqua, reagiscono con l’idrossido di calcio.
Il titolo indica la resistenza massima a compressione dopo 28 giorni e si dividono in:
• Cementi normali (7-28 giorni)
• Cementi ad alta resistenza (3-28 giorni)
• Cementi ad alta resistenza e rapido indurimento (24 ore)
Per ogni classe di resistenza si individuano 2 cassi iniziali: ordinaria (N) ed elevata (R)
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione del gesso nel processo di produzione del cemento?
- Come si classificano i cementi secondo la norma UNI?
- Qual è la differenza tra cementi normali e cementi ad alta resistenza?
Il gesso viene aggiunto al clinker dopo la cottura per rendere il cemento più lavorabile, poiché regola la presa del cemento che altrimenti indurirebbe immediatamente.
La norma UNI classifica i cementi in cinque gruppi principali: Portland, Portland compositi, di altoforno o di loppa, pozzolanici e compositi, ognuno con sottotipi specifici basati sulla composizione e le proprietà.
I cementi normali raggiungono la resistenza massima a compressione tra 7 e 28 giorni, mentre i cementi ad alta resistenza lo fanno tra 3 e 28 giorni, con una variante che indurisce rapidamente in 24 ore.