
Sapersi orientare all’interno del mercato immobiliare è fondamentale in un periodo in cui la crisi abitativa e il caro affitti stanno mettendo alla prova gli 800mila fuorisede, minacciando il loro diritto allo studio. Gli stessi proprietari delle abitazioni spesso, approfittando delle difficoltà in cui versa il mercato immobiliare, violano le norme che regolano gli affitti. Link - Coordinamento Universitario e Unione Inquilini hanno elaborato una guida all’abitare pensata per tutti i giovani che devono affrontare un trasferimento o un cambio di residenza. La guida si propone di raccogliere tutte le informazioni necessarie per aumentare la consapevolezza dei ragazzi, che diventa indispensabile per tutelarsi e conoscere i propri diritti.
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Contratti
In primo luogo, la guida all’abitare si sofferma sulle tipologie di contratti di locazione, in modo da preparare le nuove generazioni alla sottoscrizione degli stessi. La consapevolezza in questo ambito è indispensabile se si vuole limitare il fenomeno ormai dilagante dei canoni neri, in cui il canone indicato nel contratto risulta inferiore a quello effettivo. In particolare, nella guida vengono illustrate nel dettaglio le principali tipologie contrattuali nelle quali probabilmente si imbatteranno gli studenti e che saranno qui riassunte.Contratti a canone libero (4+4)
Attraverso questa tipologia di contratto, che attualmente è la più usata, il proprietario e l’inquilino stabiliscono senza vincoli e in modo autonomo l’ammontare del canone e le ulteriori condizioni per la locazione. In questi casi, il contratto ha una durata di quattro anni, al termine dei quali viene rinnovato automaticamente (anche attraverso un rinnovamento tacito) per altri quattro anni.Contratti di comodato d’uso
Con questa modalità contrattuale il proprietario consegna un immobile ad un’altra persona che può disporne per un tempo limitato, al termine del quale è obbligata a restituirlo. I contratti di comodato d’uso sono essenzialmente gratuiti e possono essere redatti in forma verbale o in forma scritta. Anche se poco frequente, questa tipologia di contratto viene spesso utilizzata per guadagnare denaro in nero.Contratti convenzionati o a canone concordato (durata 3+2)
Questi contratti prevedono un canone già concordato sulla base di accordi territoriali tra le associazioni dei proprietari e di quelle degli inquilini, le quali dispongono dei parametri di valutazione in base a cui viene giudicata la qualità degli immobili. Questa tipologia di contratto può essere vantaggiosa tanto per l’inquilino quanto per il proprietario, poiché entrambi possono godere di importanti agevolazioni fiscali. Per quanto riguarda gli inquilini ad esempio:- Per coloro che hanno un reddito fino a € 15.493,71, è prevista una detrazione fiscale pari a € 495,80;
- Per coloro che possiedono un reddito compreso tra € 15.493,71 e € 30.987,41, verrà applicata una detrazione fiscale pari a € 247,90.
Contratti transitori
Questo strumento contrattuale è ideale per chi cerca una sistemazione per un periodo di tempo limitato ed è interessato ad un contratto di locazione flessibile. Questo tipo di contratto deve necessariamente basarsi su una causa di transitorietà che dev’essere conforme ad una di quelle individuate a livello locale fra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini. La durata minima di questa tipologia di contratto è pari a 6 mesi, mentre quella massima è pari a 18 mesi. Al termine del periodo stabilito, il contratto verrà considerato sciolto, senza che sia necessaria alcuna comunicazione tra le parti. Nel caso in cui, invece, i contraenti volessero proseguire il loro rapporto, sarà necessario stipulare un nuovo contratto transitorio. Qualora la causa di transitorietà (che è alla base di questa forma contrattuale e che deve essere esplicitata) persista, il contratto si tramuterà automaticamente in contratto a canone libero.Chiara Galgano