Concetti Chiave
- L'allevamento si sviluppa parallelamente all'agricoltura, iniziando con l'addomesticamento del cane nel Paleolitico per la caccia.
- Nel Neolitico, le comunità stabili iniziano ad allevare bovini, ovini, suini ed equini per il lavoro nei campi e come risorse alimentari e vesti.
- Gli animali sono stati allevati non solo per necessità primarie, ma anche per motivi religiosi e cultuali, come nel caso di gatti e serpenti.
- L'uomo ha sviluppato la riproduzione selettiva, creando razze migliori e distinguendo tra bestiame "da reddito" e "da lavoro".
- Il bestiame "da lavoro" è stato sostituito dalle macchine, mentre il letame rimane un importante fertilizzante naturale.
Origini dell'allevamento
L'allevamento è una forma di utilizzo degli animali per esigenze umane. Le tappe principali dell'allevamento coincidino spesso con quelle dell'agrcoltura. I primi tentativi di addomesticare gi animali risalgono alla fine dl Paleolitico, quando in Asia e in Europa fu addomesticato il cane che serviva principalemnte di aiuto nella caccia. Nel Neolitico, contemporaneamente al formarsi delle prime comunità stabili di agricoltori, si è cominciato ad addomesticare e allevare bovini, ovini, suini ed equini, sia per il lavoro nei campi, sia come fonte di cibo e di vesti.
Addomesticamento e motivazioni
L'uomo primitivo e le civiltà più antiche hanno allevato animali non solo perchè spinti da questo bisogno primari, ma anche per motivi legati alla religione e ai culti magici. Così, per esempio, il gatto, vari tipi di volatili e serpenti sono stati abituati a vivere vicino agli uomini. Altri animali, invece, hanno accompagnato l'uomo nelle sue imprese di caccia, aiutandolo a individuare e a catturare le prede.
Evoluzione e selezione del bestiame
In origine, i tentativi di addomesticare alcune specie animali erano del tutto occasionali; in seguito, l'uomo ha cominciato a custodire gli animali in appositi recinti e a curarne la riproduzione. Si è così sviluppata una riproduzione selettiva che ha portato alla creazione di razze migliori, ma ha determinato anche l'estinzione delle specie selvatiche originarie. La riproduzione selettiva, inoltre, ha contribuito a distinguere due tipi di bestiame: uno, "da reddito", che fornisce prodotti commercibili, come carne, latte e lana; l'altro, "da lavoro", utile all'uomo soprattutto come forzatraino dell'aratro o per i trasporti. Mentre il primo tipo trova ancora oggi largo impiego , il bestiamo "da lavoro" è stato sostituito dalle macchine. Il bestiame, è però utilizzato anche come produttore di letame, fertilizzante naturale che, fino al XIX secolo, fu l'unico conosciuto.
Domande da interrogazione
- Quali sono state le prime specie animali addomesticate dall'uomo?
- Quali motivazioni spinsero le antiche civiltà ad allevare animali?
- Come si è evoluto l'allevamento del bestiame nel tempo?
I primi animali addomesticati dall'uomo furono i cani, durante la fine del Paleolitico, seguiti da bovini, ovini, suini ed equini nel Neolitico.
Le antiche civiltà allevavano animali non solo per bisogni primari, ma anche per motivi religiosi e culti magici.
L'allevamento si è evoluto da tentativi occasionali a una pratica di riproduzione selettiva, creando razze migliori e distinguendo tra bestiame "da reddito" e "da lavoro".