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Concetti Chiave

  • Homo habilis, vissuto tra 2,4 e 1,5 milioni di anni fa, era di piccola statura e utilizzava un linguaggio semplice basato su gesti e segnali vocali.
  • Questa specie è stata la prima a fabbricare sistematicamente strumenti in pietra, grazie alla capacità di usare le mani e il pollice opponibile.
  • Homo erectus, emerso tra 2,0 e 1,8 milioni di anni fa, è noto per l'uso regolare della stazione eretta e per la diffusione dall'Africa all'Asia.
  • La discussione scientifica è ancora aperta sull'eventuale ruolo di Homo erectus come antenato diretto dell'Homo sapiens.
  • Homo erectus ha introdotto innovazioni come il linguaggio articolato, il fuoco, strumenti in pietra avanzati, capanne e abiti.

Indice

  1. L'homo habilis e le sue caratteristiche
  2. L'homo erectus e la sua evoluzione

L'homo habilis e le sue caratteristiche

La specie umana più antica del genere homo è l’homo habilis, vissuto fra 2,4 e 1,5 milioni di anni fa. Si trattava di individui di piccola taglia, alti circa 130 cm e pesanti 40 kg, con una capacità cranica superiore all’australopiteco ma pur sempre modesta (grosso modo la metà della nostra) e senza organi adatti alla parola; essi si limitavano, dunque, a un linguaggio fatto di gesti e di segnali vocali semplici, come alcune scimmie.

Presentavano però una caratteristica di grande importanza: una spiccata capacità di utilizzare le mani per costruire strumenti, favorita anche dal pollice opponibile, in grado di ruotare su sé stesso e di opporsi alle altre dita, garantendo così una presa forte e precisa degli oggetti. Furono i primi rappresentanti del mondo animale a fabbricare sistematicamente strumenti in pietra.

L'homo erectus e la sua evoluzione

Una specie successiva è l’homo erectus, così chiamato perché è il primo che ha utilizzato regolarmente la stazione eretta. Si è formato 2,0-1,8 milioni di anni fa; partendo dall’Africa ha colonizzato l’Asia, giungendo fino a Giava e alla Cina, ed è stato molto diffuso fino a circa 300.000 anni fa (forse alcune sottospecie sono esistite, in aree remote dell’Asia, fino ad appena 12.000 anni fa). Gli scienziati discutono se sia o meno l’antenato diretto della specie homo sapiens. In ogni caso, l’uomo erectus ha costituito una tappa importantissima nell’evoluzione dell’umanità, non soltanto perché presentava caratteristiche fisiche simili all’uomo moderno quanto ad altezza e dimensione della scatola cranica, ma anche perché era probabilmente in grado di parlare un linguaggio articolato e perché acquisì una tecnologia più complessa. Perciò poté fabbricare strumenti in pietra nuovi e più efficaci, scoprì il fuoco, e più tardi imparò anche a costruire capanne e confezionare abiti.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'homo habilis?
  2. L'homo habilis, vissuto tra 2,4 e 1,5 milioni di anni fa, era di piccola taglia, con una capacità cranica modesta e senza organi adatti alla parola. Tuttavia, aveva una spiccata capacità di utilizzare le mani per costruire strumenti, grazie al pollice opponibile.

  3. In che modo l'homo erectus si differenzia dall'homo habilis?
  4. L'homo erectus, vissuto tra 2,0 e 1,8 milioni di anni fa, utilizzava regolarmente la stazione eretta, aveva caratteristiche fisiche simili all'uomo moderno e probabilmente era in grado di parlare un linguaggio articolato. Inoltre, sviluppò una tecnologia più complessa, scoprì il fuoco e costruì capanne e abiti.

  5. Qual è l'importanza evolutiva dell'homo erectus?
  6. L'homo erectus rappresenta una tappa cruciale nell'evoluzione umana per le sue caratteristiche fisiche simili all'uomo moderno, la capacità di parlare un linguaggio articolato e l'acquisizione di una tecnologia più complessa, che includeva la fabbricazione di strumenti in pietra, la scoperta del fuoco e la costruzione di capanne e abiti.

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