Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • I primi abitanti dell'Italia si stabilirono principalmente nell'Appennino centro-meridionale, affrontando un ambiente ostile con climi estremi e foreste lussureggianti.
  • Durante il Neolitico, il centro abitato più attivo era lungo il fiume Vibrata, composto da un gruppo di quindici villaggi e considerato la capitale economica dell'epoca.
  • Gli abitanti impararono a lavorare la pietra in modo più raffinato, costruendo armi più efficienti e iniziando a fabbricare imbarcazioni per la navigazione costiera.
  • Vibrata divenne un centro commerciale, scambiando selce proveniente dalla Calabria, dalle Isole Eolie e dalla Sardegna con prodotti lavorati locali.
  • La costruzione di palafitte e la lavorazione dei metalli si svilupparono nella Pianura Padana, portando innovazioni architettoniche e tecnologiche dall'Europa del nord.

Indice

  1. Gli abitatori primitivi dell'Appennino
  2. Il progresso nel neolitico
  3. Vibrata: capitale economica preistorica
  4. Innovazioni nella Pianura Padana

Gli abitatori primitivi dell'Appennino

I primi abitatori della penisola italiana si stabilirono soprattutto sull’Appennino centro-meridionale. In qul periodo geologico, l’Italia era continuamente sconvolta da eventi atmosferici di portata grandiosa: il clima diventava sempre più freddo, i ghiacciai coprivano le montagne e scendevano fino a toccare le pianure,; invece, a volte, il clima diventava caldo e secco ed il livello marino si andava pertanto alzando ed abbassando; la superficie terrestre era coperta da foreste lussureggianti e popolati da molti animali, soprattutto pachidermi, ma a volte il clima eccessivamente freddo trasformava le foreste in tundre.

I primi abitanti della penisola abitavano, pertanto, in un ambiente molto ostile. Vivevano in caverne, lavoravano rozzamente la pietra e l’unica loro fonte di cibo era la caccia; addirittura, a Venosa, in Basilicata, è stata ritrovata un’ascia di pietra ancora conficcata nelle vertebre di un animale.

Il progresso nel neolitico

Durante l’età neolitica, il centro abitato più attivo si trovava lungo il fiume Vibrata, nella regione di Teramo. Esso era composto da un gruppo di quindici villaggi. Col passar del tempo, però, le cose progredirono. Le condizioni ambientali migliorarono, il clima diventò più temperato, gli animali feroci si ridussero di numero e si diffusero, invece, quelli erbivori. L’uomo imparò a lavorare la pietra in modo meno rozzo, le sue armi diventarono più efficienti e degli imparò anche a dotarle di un manico, affinché fossero più maneggevoli. Le caverne vengono abbandonate e l’uomo preistorico si sposta verso le pianure, anche in vicinanza del mare. Per questo motivo, egli inizia a lavorare anche il legno e a fabbricare le prime imbarcazioni capaci di effettuare navigazioni lungo la costa.

Vibrata: capitale economica preistorica

Questo spiega la formazione del centro commerciale di Vibrata: le imbarcazioni cariche di selce provenivano dalla Calabria o dalle Isole Eolie e perfino dalla Sardegna. In cambio la popolazione di Vibrata, cedeva dei prodotti lavorati quali lame, accette, raschietti od oggetti di ornamento ottenuti con conchiglie o denti di animali. Vibrata può essere considerata la vera capitale economica della penisola nell’età della pietra. Sono stati trovati i resti di 336 capanne, di circa quattro metri di diametro ciascuna. Sulla parte anteriore era disposta una tettoia sotto la quale venivano lavorate e si contrattavano le merci. Dodici villaggi si elevavano sula riva sinistra, mentre tre su quella destra. Si trattava di un vero e proprio porto su di un estuario. Villaggi simili sono stati rinvenuti a Molfetta, in provincia di Reggio Emilia, in provincia di Brescia e di Siracusa.

Innovazioni nella Pianura Padana

Soltanto la parte più bassa della Pianura Padana era spopolata. Tuttavia, ben presto, in questa zona, fu portato d al nord un nuovo modo di costruire villaggi; si imparò a costruire le palafitte e a lavorare i metalli.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le condizioni climatiche durante l'età della pietra in Italia?
  2. Durante l'età della pietra, l'Italia era soggetta a cambiamenti climatici estremi, con periodi di freddo intenso e glaciazioni alternati a fasi di clima caldo e secco.

  3. Dove si trovava il centro abitato più attivo durante l'età neolitica?
  4. Il centro abitato più attivo durante l'età neolitica si trovava lungo il fiume Vibrata, nella regione di Teramo, ed era composto da quindici villaggi.

  5. Come si è evoluta la vita degli abitanti della penisola italiana durante l'età della pietra?
  6. Gli abitanti hanno migliorato le loro tecniche di lavorazione della pietra, abbandonato le caverne per le pianure, iniziato a lavorare il legno e costruire imbarcazioni, favorendo lo sviluppo di centri commerciali come Vibrata.

  7. Quali innovazioni furono introdotte nella Pianura Padana?
  8. Nella Pianura Padana fu introdotto un nuovo modo di costruire villaggi su palafitte e si imparò a lavorare i metalli, portato dal nord.

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