Concetti Chiave
- Nel Neolitico, l'architettura domestica si evolve con palafitte costruite su terreni paludosi per una maggiore stabilità e difesa.
- Le palafitte erano organizzate in villaggi, facilitando la distribuzione dei compiti e la protezione contro assalitori.
- Nella Pianura Padana, le palafitte evolvono nei terramare durante l'Età del Bronzo, insediamenti protetti da fossati e terrapieni.
- I terramare, presenti fino al 1150 a.C., declinano a causa di fattori come l'incremento demografico, la crisi alimentare e il cambiamento climatico.
- Fino all'Ottocento, questi insediamenti erano usati come fonti di terreno fertile, prima di essere riconosciuti come siti storici.
Indice
Evoluzione delle tecniche di costruzione
Le tecniche di costruzione si affinarono nel corso dei millenni fino a quando, nel Neolitico, la possibilità di pianificare insediamenti più stabili per comunità di agricoltori ormai stanziali, non condusse allo sviluppo di una vera e propria architettura domestica, con costruzioni più elaborate.
Sviluppo delle palafitte
Attorno ai laghi, vicino ai corsi d’acqua e in terreni paludosi si sviluppò, per esempio, l’edilizia su palafitte. L’acquitrino, in prossimità della riva, veniva rinforzato con tronchi orizzontali e riempito di terra e sassi; su questo strato di preparazione veniva eretto un sistema di pali verticali, a sostenere una piattaforma sulla quale sistemare la capanna. Le palafitte erano solitamente riunite in piccoli villaggi: in tal modo, la comunità poteva non solo difendersi meglio da potenziali assalitori, ma anche sfruttare un’efficiente distribuzione dei compiti tra i suoi membri. In certe zone della Pianura Padana soggette a frequenti esondazioni – nella Lombardia meridionale, nell’Emilia occidentale fra il Po e l’Appennino, in alcune località del Veneto –, la tipologia abitativa delle palafitte conobbe una caratteristica evoluzione, necessaria a fronteggiare le avversità ambientali.
Caratteristiche dei terramare
Sorsero infatti, nell’Età del Bronzo media e recente, i terramare, fitti insediamenti quadrangolari (forse dall’emiliano terra marna, “terra grassa”, in riferimento alla consistenza e al colore scuro tipico di questi depositi archeologici costituiti da abitazioni sovrapposte, nei secoli, le une alle altre). Questi villaggi si estendevano, in media, su un’area compresa tra uno e due ettari, circondati da un terrapieno e protetti da un fossato, in cui scorreva acqua deviata da un vicino fiume o canale. All’interno del perimetro, le case erano disposte secondo un modulo ortogonale, in genere sopraelevate su impalcati come le palafitte, nonostante a differenza di queste sorgessero su terreno asciutto. I terramare devono aver costituito un tratto tipico del paesaggio della valle del Po non solo lungo l’Età del Bronzo, ma anche per i millenni a venire.
Crisi degli insediamenti terramare
Intorno al 1150 a.C., questo tipo di insediamento entrò in crisi che ebbe come conseguenza lo spopolamento della pianura Padana e di una buona parte del territorio a nord del Po. Le cause furono diverse: l’incremento demografico che portò uno sfruttamento eccessivo del terreno che durava già da troppo tempo fu la causa principale. Inoltre è probabile che il clima sia diventato più arido e che ciò abbia provocato un generale abbassamento delle falde acquifere, tutti elementi che portarono a gravi conseguenze in ambito alimentare. La crisi alimentare portò anche alla diffusione di epidemie e a una accentuazione delle conflittualità fra i diversi villaggi che permisero la sopravvivenza solo di quegli insediamenti con difese più solide e durature.
Utilizzo delle collinette nell'Ottocento
Fino ai primi decenni dell’Ottocento queste collinette caratterizzavano la fisionomia della pianura e, non essendone stato ancora riconosciuto il valore storico, erano utilizzate come cave di fertilissimo terriccio per la concimazione dei campi.
Domande da interrogazione
- Quali furono le caratteristiche principali delle palafitte nel Neolitico?
- Come si evolsero le palafitte nella Pianura Padana durante l'Età del Bronzo?
- Quali furono le cause della crisi degli insediamenti terramare intorno al 1150 a.C.?
- Come venivano utilizzate le collinette dei terramare fino all'Ottocento?
Le palafitte erano costruzioni su pali verticali, situate vicino a laghi e corsi d'acqua, che formavano piccoli villaggi per difesa e distribuzione dei compiti.
Nella Pianura Padana, le palafitte si evolsero in terramare, insediamenti quadrangolari protetti da terrapieni e fossati, con case disposte ortogonalmente su terreno asciutto.
La crisi fu causata da un eccessivo sfruttamento del terreno, cambiamenti climatici che abbassarono le falde acquifere, crisi alimentari, epidemie e conflitti tra villaggi.
Fino all'Ottocento, le collinette dei terramare erano usate come cave di terriccio fertile per la concimazione dei campi, non essendo ancora riconosciute per il loro valore storico.