ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • I cacciatori-raccoglitori mesolitici si procuravano il cibo principalmente attraverso la caccia, la pesca e sfruttando risorse vegetali spontanee.
  • Durante il mesolitico, fu sviluppato il domesticamento e l'allevamento degli animali, passando da una predazione pura all'allevamento.
  • Il processo di domesticamento iniziò con la cattura e il mantenimento in vita di animali giovani nel proprio accampamento.
  • Una tecnica di caccia comune prevedeva l'uso di barriere a forma di V per intrappolare gli animali, facilitando il controllo sulle prede.
  • Queste esperienze di gestione degli animali portarono a una maggiore comprensione della loro vita, evolvendo verso l'allevamento organizzato.

Indice

  1. Tecniche di caccia e raccolta
  2. Sviluppo dell'allevamento
  3. Metodi di cattura e allevamento

Tecniche di caccia e raccolta

I cacciatori-raccoglitori mesolitici si procuravano il cibo pescando o dando la caccia a prede di dimensioni più modeste (a questo scopo, furono perfezionati l'arco e le frecce piumate che garantivano la precisione di tiro) e sfruttando le risorse vegetali spontanee, come il grano e l'orzo selvatici.

Sviluppo dell'allevamento

Essi realizzarono un progresso decisivo sviluppando le tecniche del domesticamento e dell'allevamento degli animali, sottraendo questi ultimi allo stato selvatico e intervenendo per garantirne le esigenze vitali di protezione, di nutrizione, di riproduzione e per renderli più adatti a soddisfare le loro necessità. Il passaggio dalla pura e semplice predazione – che si esprimeva nella caccia – all'allevamento animale fu graduale.

Metodi di cattura e allevamento

Una prima esperienza, molto semplice, di allevamento poteva verificarsi con la cattura di animali giovani e con il loro trasporto nell'accampamento: si sarà notato, in alcuni casi, che essi accettavano il cibo e che era quindi possibile tenerli in vita per un certo periodo di tempo. Altre esperienze erano più complesse: un metodo di caccia molto diffuso consisteva nello spingere gli animali dentro un passaggio delimitato da due barriere a forma di V, in fondo al quale si trovava un recinto dove gli animali finivano per trovarsi ammassati, in totale balìa dei cacciatori. Essi venivano poi abbattuti lentamente, in rapporto alle esigenze alimentari del gruppo dei cacciatori. Tutte queste esperienze favorivano la conoscenza della vita animale da parte dell'uomo e lo spingevano a un sempre maggiore controllo dei branchi, che sfociò nell'allevamento vero e proprio.

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