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Concetti Chiave

  • I primati furono tra i mammiferi che meglio si adattarono alle condizioni ambientali mutate, portando all'origine degli ominidi.
  • La separazione evolutiva tra scimmie e ominidi avvenne tra 8 e 5 milioni di anni fa, segnando l'inizio di un nuovo ceppo evolutivo.
  • Circa 4 milioni di anni fa, l'Australopiteco emerse come tipo di scimmia antropomorfa, rinvenuto principalmente nell'Africa australe.
  • Gli Australopitechi erano capaci di camminare eretti sugli arti inferiori, liberando le mani per altre attività.
  • La capacità di usare le mani per afferrare oggetti e lavorare la pietra fu cruciale per l'evoluzione della specie umana.

Indice

  1. L'evoluzione dei primati
  2. L'origine degli ominidi
  3. L'importanza dell'Australopiteco

L'evoluzione dei primati

I nostri progenitori furono l’ultimo anello di una catena di trasformazioni delle specie viventi, che seppero trovare, in modo più o meno casuale, le risposte adeguate alle necessità dell’ambiente.

L'origine degli ominidi

Tra i tanti mammiferi presenti sulla Terra, quelli che si adattarono meglio alle mutate condizioni ambientali furono i primati: un vasto ordine di mammiferi di cui fanno parte anche le scimmie evolute (chiamate “antropoidee”, cioè morfologicamente simili agli uomini che poi sarebbero comparsi) ebbe origine un ceppo, i cui rappresentanti sono stati denominati “ominidi”, appunto per le loro affinità con l’essere umano.

La separazione tra la linea evolutiva delle scimmie e quella dei primi ominidi avvenne presumibilmente tra 8 e 5 milioni di anni fa.

L'importanza dell'Australopiteco

Circa 4 milioni di anni fa apparve il cosiddetto “Australopiteco”, un tipo di scimmia antropomorfa, cioè dalle forme simili a quelle umane, detta “australe” proprio perché i primi resti furono rinvenuti nell’Africa australe (o meridionale). Questi ominidi, alti poco più di un metro e di aspetto animalesco, erano caratterizzati dalla capacità di stare in equilibrio sui soli arti inferiori. Questa abilità fu uno degli elementi fondamentali per l’evoluzione della specie umana: camminare sugli arti inferiori, infatti, voleva dire che gli arti superiori non servivano più per muoversi e le mani potevano essere utilizzate per afferrare un oggetto, brandire un’arma o lavorare la pietra.

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