Concetti Chiave
- I Maya erano organizzati in città-stato governate da re-sacerdoti, con una società agricola e avanzate conoscenze astronomiche e matematiche.
- Le città principali Maya fungevano da santuari per i sacerdoti, situate principalmente nell'attuale Guatemala e nella penisola dello Yucatan.
- Gli Aztechi crearono un impero sotto Montezuma I, caratterizzato da una civiltà culturalmente evoluta e una religione politeistica con sacrifici.
- La società azteca era stratificata in schiavi, comuni e nobili, con possibilità di mobilità sociale attraverso meriti speciali.
- Gli Incas costruirono un impero andino con un re divino, una società basata sul culto degli astri e una distribuzione territoriale gestita dal sovrano.
Indice
Organizzazione dei maya
Le civiltà precolombiane I maya erano organizzati in una serie di città-stato indipendenti, governate da re-sacerdoti e suddivisi in tante piccole comunità a carattere essenzialmente agricolo, dedite soprattutto alla coltivazione del mais. Le loro città principali erano veri e propri santuari, dove risiedevano i sacerdoti. Erano stanziati nell’attuale Guatemala e nella penisola dello Yucatan (America Centrale). Questo popolo aveva una profonda conoscenza delle scienze astronomiche, fisiche e matematiche (calendario e eclissi) e utilizzava un perfezionato sistema di scrittura geroglifica.
Declino dei maya
Dopo un lungo periodo di crisi e lotte interne, alcune tribù maya riuscirono a riportare la pace nel Paese e a mantenerlo fin quando una lunga serie di guerre civili e dei cataclismi naturali ne segnarono la rovina definitiva.
Cultura e società azteca
Gli aztechi si stabilirono sugli altopiano del Messico e qui, sotto il regno di Montezuma I, formarono un vasto impero. Diedero vita a una civiltà culturalmente molto evoluta, soprattutto in campo letterario e artistico.
Religione e struttura sociale azteca
La loro religione era di tipo politeistico e i sacrifici, sia animali che umani, erano parte integrante di essa. La società azteca era divisa in tre classi: schiavi, comuni e nobili (gli schiavi, che erano tali per nascita, potevano conquistare la libertà; i comuni potevano possedere a vita i loro lotti di terreno; i nobili restavano tali per tutta la vita. I guerrieri, in caso di meriti speciali, potevano elevarsi a rango nobiliare).
Impero e religione degli incas
Gli incas furono gli unici a creare il vero impero dell’America antica, che si estendeva nel territorio andino (dalla Colombia sino al Cile, America Meridionale). Al vertice dello Stato si trovava un re, che era considerato un dio, discendente diretto del Sole, e nelle cui mani vi era concentrato tutto il potere politico.
La religione era fondata sul culto degli astri e più in particolare della coppia Sole-Luna. Non mancavano i sacrifici cruenti, nei quali la vittima era di solito il lama (i sacrifici umani non erano frequenti).
Proprietà e architettura inca
L’unico proprietario dell’intero territorio era il sovrano, che ne teneva un terzo per se, ne affidava un terzo al clero e distribuiva l’altro terzo alle singole famiglie, in base alla loro importanza.
Nonostante l'arretratezza tecnologica, gli Incas erano abili nell’architettura (templi a gradini, piramidi).
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali caratteristiche della civiltà maya?
- Come era strutturata la società azteca e quali erano le sue pratiche religiose?
- In che modo gli incas gestivano il loro impero e quali erano le loro pratiche religiose?
I maya erano organizzati in città-stato indipendenti, governate da re-sacerdoti, con una società agricola focalizzata sulla coltivazione del mais. Erano esperti in scienze astronomiche, fisiche e matematiche e utilizzavano un sistema di scrittura geroglifica.
La società azteca era divisa in tre classi: schiavi, comuni e nobili. La religione era politeistica e includeva sacrifici animali e umani. I guerrieri potevano elevarsi a rango nobiliare in caso di meriti speciali.
Gli incas avevano un impero esteso nel territorio andino, governato da un re considerato un dio. La religione era basata sul culto degli astri, in particolare del Sole e della Luna, e includeva sacrifici, principalmente di lama. Il sovrano era l'unico proprietario del territorio, che distribuiva tra se stesso, il clero e le famiglie.
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