Concetti Chiave
- Carlo II e Giacomo II Stuart intrapresero politiche favorevoli alla religione cattolica, causando tensioni con il Parlamento protestante.
- I Whig si opposero alla successione di Giacomo II per paura di un ulteriore avvicinamento al cattolicesimo, mentre i Tory lo sostennero.
- La "Gloriosa Rivoluzione" del 1688 vide Guglielmo III d'Orange salire al trono dopo che Giacomo II fuggì in Francia.
- Il Bill of Rights del 1689 limitò i poteri del re e garantì diritti fondamentali al Parlamento inglese.
- Guglielmo III consolidò il suo potere in Inghilterra, sconfiggendo le forze di Giacomo II in Irlanda nel 1690.
-Gli Stuart al Trono e la “Gloriosa Rivoluzione”-
Indice
La politica di Carlo II
Dopo essere diventato Re, Carlo II intraprese una linea politica favorevole alla Religione Cattolica, visto che emanò nel 1672 un decreto, la Dichiarazione d’Indulgenza, con la quale riconobbe ai Cattolici il diritto di ricoprire cariche pubbliche.
Il Parlamento, composto in maggioranza da persone Protestanti, rispose nel 1673 con il Test Act, una legge che riescluse, per 150 anni, tutti i Cattolici da tutte le cariche civili e militari; questa norma venne rafforzata da un secondo Test Act del 1678, che proibiva l’accesso alle Camere del Parlamento ai Cristiani.
La successione di Giacomo II
Queste tensioni tra Sovrano e Parlamento vengono alimentate anche dalla possibilità che dopo Carlo II salga al trono il fratello Giacomo II Stuart, che si era convertito al cattolicesimo; il Parlamento teme che Giacomo II, una volta diventato re Inghilterra, posso intraprendere una politica ancora più vicina alla religione cattolica rispetto a quella di Carlo II.
A questo punto si crea una divisione politico-parlamentare: i Parlamentari Protestanti si dichiarano contrari alla sua successione e gli venne attribuito il nome di “Whig”, mentre a favore della sua successione vi sono i cosiddetti “Tory”.
Nel 1680 i “Whig” avanzarono una proposta di legge per escludere Giacomo II dalla successione al trono; tuttavia questa proposta viene bloccata dalla Camera dei Lord, e così, dopo la morte di Carlo II, avvenuta nel 1685, sale al trono Giacomo II.
Giacomo II intraprese una politica a favore della Religione Cattolica, emanando nell’Aprile 1687 una nuova Dichiarazione d’Indulgenza, che aboliva i due Test Acts e le norme che vietavano la partecipazione dei Cattolici alla vita pubblica del regno.
Il Parlamento si oppose a questo decreto, allora Giacomo II lo sciolse.
L'ascesa di Guglielmo III
A questo punto i Whig e Tory, invitarono ad intervenire lo Stodhouder (o Statolder, ossia una figura a metà tra un Sovrano e quella di un Moderno Presidente di una Repubblica) d’Olanda, Guglielmo III d’Orange, marito di Maria Stuart.
Guglielmo accettò l’invito e con un esercito di tredicimila uomini salpòper l’Inghilterra su una flotta di 250 navi e la raggiunse nel Novembre del 1688; egli venne accolto positivamente dal popolo e i capi militari inglesi iniziarono a passare dalla sua parte abbandonando il Re, che si vide costretto a fuggire in Francia.
La Gloriosa Rivoluzione
Il Parlamento offre allora la corona a Guglielmo III d’Orange, che diventa dunque Re.
Questa è la cosiddetta “Gloriosa Rivoluzione”, chiamata così per distinguerla dalla “Sanguinosa Rivoluzione”.
Intanto nel 1689 scoppiò in Irlanda un’altra rivolta antinglese, dove i leader della rivolta invitarono Giacomo II a tentare di separarla dal Regno d’Inghilterra.
Giacomo II non ha però intenzione di liberare l’Irlanda, ma di riconquistarla.
Il tentativo però fallì, infatti Guglielmo III d’Orange sbarcò sull’isola e il 1 luglio 1690 batté nei pressi del fiume Boyne l’esercito Irlandese di Giacomo II.
Così il Re si vede costretto di nuovo a fuggire in Francia e Guglielmo consolida ulteriormente il suo potere in Inghilterra.
Il Bill of Rights
Nel Febbraio del 1689 vennero fissati i poteri del nuovo Re, attraverso un documento sottoscritto dal Re stesso: il “Bill of Rights” (Legge dei Diritti).
Con questo documento venne deciso che il Re non poteva annullare leggi senza l’autorizzazione del Parlamento, non poteva imporre nuove tasse senza l’approvazione del Parlamento, non poteva avere un’armata personale non controllata dal Parlamento, non poteva autorizzare processi arbitrari (irregolari).
Il Parlamento invece aveva tra i suoi Diritti quello alla libertà d’elezione, alla piena libertà di parola all’interno del Parlamento e alla frequente convocazione del Parlamento stesso.
Domande da interrogazione
- Qual era la politica religiosa di Carlo II e come reagì il Parlamento?
- Chi erano i Whig e i Tory e quale fu la loro posizione riguardo alla successione al trono?
- Come reagì Giacomo II alle opposizioni del Parlamento e quale fu la conseguenza?
- Cosa accadde durante la "Gloriosa Rivoluzione" e quale fu il suo esito?
- Quali furono le disposizioni principali del "Bill of Rights" del 1689?
Carlo II favorì la religione cattolica con la Dichiarazione d’Indulgenza del 1672, ma il Parlamento, a maggioranza protestante, rispose con il Test Act del 1673, escludendo i cattolici dalle cariche pubbliche.
I Whig erano parlamentari protestanti contrari alla successione di Giacomo II, mentre i Tory erano favorevoli. I Whig tentarono di escludere Giacomo II dalla successione, ma senza successo.
Giacomo II sciolse il Parlamento dopo che si oppose alla sua Dichiarazione d’Indulgenza del 1687, portando i Whig e Tory a invitare Guglielmo III d’Orange a intervenire, culminando nella "Gloriosa Rivoluzione".
Guglielmo III d’Orange sbarcò in Inghilterra nel 1688 con un esercito, fu accolto positivamente e Giacomo II fuggì in Francia. Guglielmo fu offerto il trono, segnando l'inizio della "Gloriosa Rivoluzione".
Il "Bill of Rights" stabilì che il Re non poteva annullare leggi, imporre tasse, mantenere un’armata personale o autorizzare processi arbitrari senza il Parlamento, che ottenne diritti come la libertà d’elezione e di parola.