Concetti Chiave
- La storia dell'Africa è spesso trascurata per la scarsità di documenti e la percezione di popolazioni primitive.
- Durante il Medioevo africano, fiorirono regni come il Ghana e il Mali, sviluppatosi attorno all'anno Mille.
- Nel XV secolo, il commercio degli schiavi subì un'espansione drastica con la scoperta dell'America.
- Il XIX secolo vide la spartizione coloniale dell'Africa tra potenze europee, formalizzata nella Conferenza di Berlino.
- La decolonizzazione avvenne principalmente tra gli anni '50 e '60 del XX secolo, con le colonie portoghesi libere solo nel 1975.
Indice
La storia trascurata dell'Africa
Regni africani e commercio degli schiavi
Nel periodo corrispondente al nostro Medioevo in Africa si svilupparono diversi regni. I più importanti furono quelli del Ghana e del Mali, quest’ultimo ebbe il suo sviluppo attorno all’anno Mille. Nel XV secolo esisteva anche il regno di Malindi, l’attuale Kenya, e tra i vari regni che si succedettero nel cono meridionale il più noto è quello degli Zulu. Già negli anni precedenti al 1500 esistevano forme di commercio degli schiavi, ma alla fine del XV secolo la scoperta dell’America introdusse in questo traffico una nuova e spaventosa dimensione.
Portoghesi, Inglesi e Spagnoli prelevavano dal Continente un gran numero di uomini da deportare nel continente americano sotto schiavitù. Il litorale occidentale dell’Africa prese il nome di Costa degli schiavi.
Colonizzazione e decolonizzazione africana
Nel corso del XIX secolo il continente africano divenne oggetto di spartizione tra le potenze europee, che nella Conferenza di Berlino (1884-85) attuarono una vera e propria occupazione coloniale imponendo stili di vita, lingua e usi europei alle popolazioni sottomesse. I Paesi colonizzatori di maggiore importanza furono Francia, Inghilterra e Portogallo. Il processo di decolonizzazione si colloca tra gli anni ’50 e ’60 del XX secolo, con l’eccezione delle colonie portoghesi per le quali si dovette aspettare il 1975.