Concetti Chiave
- Carlo III, ex Re di Napoli, implementa riforme influenzate dagli illuministi francesi e dal giusnaturalismo.
- Il Conte di Floridablanca diventa una figura centrale nelle riforme, servendo come una sorta di primo ministro dal 1777.
- Le riforme economiche mirano a ridurre i beni di "mano morta", liberando immobili ecclesiastici e nobiliari dal regime fiscale speciale.
- La Rivoluzione francese porta Floridablanca a chiudere la Spagna, temendo il contagio rivoluzionario, terminando così le riforme.
- Campomanes, illuminista e Ministro delle Finanze dal 1760, partecipa alla cacciata dei gesuiti, ma cade con Floridablanca nel 1792.
Indice
Carlo III e le sfide del regno
Carlo III (1759-1788) è una figura differente da Filippo V. Precedentemente Re di Napoli, di grande umanità e intelligenza, si trova a fare i conti con i problemi causati dalle esperienze di guerra e la privazioni di libertà, così come anche rivolte, che nel 1765-66 colpiscono anche Madrid.
Riforme e influenze illuministe
La svolta accentratrice si combina con riforme all’insegna dell’influsso esercitato dagli illuministi francesi, così come anche del giusnaturalismo. A ricoprire incarico di ministri saranno personaggi molto illustri, spesso grandi intellettuali, come per esempio il Conte di Floridablanca, che diverrà una osrta di primo ministro nel 1777. Si impegna moltissimo in riforme anche economiche, spingendo verso la restrizione dei beni di “mano morta”, cioè immobili che arrivavano in disponibilità dalla chiesa, singoli nobili o municipi (Ajuntamientos), senza essere soggetti a tassazione, così come le loro rendite, destinati ad essere esclusi dal mercato dei beni.
Floridablanca e la rivoluzione francese
Floridablanca fu anche l’uomo che era al potere quando scoppiò la Rivoluzione francese, vedendosi alle porte uno Stato impegnato in una rivoluzione politica e sociale. Nonostante fosse uomo d’illuminismo progressista, inizia a temere il contagio, quindi porta il Paese a chiudersi in se stesso e isolarsi. Pone così fine a quel periodo di riforme di cui lui stesso era stato fautore.
Campomanes e la cacciata dei gesuiti
Uomini come Campomanes, nominato membro del Consiglio di Castiglia, personaggio molto colto, che nel 1760 è nominato Ministro di Acienda, cioè delle finanze. Sarà tra quelli illuministi che si adoperano per la cacciata dei gesuiti nel 1777, che avevano il monopolio nella formazione culturale dei nobili. Nel 1786 è anche Presidente del Consiglio di Castiglia. Cade contemporaneamente al conte di Floridablanca nel 1792.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali sfide affrontate da Carlo III durante il suo regno?
- Quali furono le influenze principali sulle riforme durante il regno di Carlo III?
- Quale fu il ruolo di Campomanes nella cacciata dei gesuiti?
Carlo III dovette affrontare problemi derivanti dalle esperienze di guerra, privazioni di libertà e rivolte, come quelle che colpirono Madrid nel 1765-66.
Le riforme furono influenzate dagli illuministi francesi e dal giusnaturalismo, con l'obiettivo di centralizzare il potere e riformare l'economia, come dimostrato dalle azioni del Conte di Floridablanca.
Campomanes, un illuminista e Ministro delle Finanze, fu determinante nella cacciata dei gesuiti nel 1777, che avevano il monopolio nella formazione culturale dei nobili.