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Concetti Chiave

  • La morte di Enrico II nel 1559 portò a un periodo di instabilità politica in Francia, con i suoi tre figli minorenni a succedergli.
  • Caterina de' Medici, vedova di Enrico II, assunse il compito di governare il paese, affrontando sfide legate alla sua condizione di donna e straniera.
  • I conflitti economici e finanziari, eredità delle guerre precedenti, indebolirono ulteriormente il potere monarchico.
  • Due fazioni religiose principali, i cattolici guidati dai Guisa e gli ugonotti da Gaspard de Coligny, cercavano di influenzare le decisioni politiche della corona.
  • Caterina de' Medici cercò di mantenere un equilibrio tra le fazioni per proteggere il prestigio della monarchia, spesso consultando astrologi come Nostradamus.

Indice

  1. La morte di Enrico II
  2. Caterina de'Medici al potere
  3. Divisioni religiose e pressioni politiche
  4. L'equilibrio politico di Caterina

La morte di Enrico II

Nel 1559, durante i festeggiamenti per la firma della pace di Cateau-Cambrésis, Enrico II venne ferito e morì.

Caterina de'Medici al potere

Con la sua morte si aprì un periodo di forte instabilità politica: i suoi tre figli, Francesco II (1559-1560), Carlo IX (1560-1574) ed Enrico III (1574-1589), erano tutti in minore età; toccò quindi alla vedova Caterina de'Medici (1519-1589) il compito di governare il paese.

Il processo di accentramento in senso burocratico e assolutistico avviato dai sovrani precedenti fu bruscamente interrotto.

Caterina si trovò a dover gestire una situazione difficilissima, complicata dal fatto di essere una donna, per di più straniera.

Divisioni religiose e pressioni politiche

Le difficoltà economiche e finanziarie, determinate dalle guerre precedenti, si aggiunsero alla debolezza del potere monarchico. In tali condizioni era facile per l'antica feudalità tentare di ricostituire il proprio potere appoggiandosi ora all'una ora all'altra fazione di corte. Le divisioni religiose si erano infatti organizzate in "partiti": quello cattolico faceva capo alla famiglia dei Guisa, quello ugonotto a Gaspard de Coligny.

L'equilibrio politico di Caterina

Le pressioni di questi "partiti" per condizionare le scelte politiche della corona erano foti, ma Caterina cercò semrpe di trovare un equilibrio tra le parti che evitasse lo scontro violento.

In realtà l'unica vera preoccuapzione della regina era difendere il prestigio della monarchia. Non intendeva schierarsi né dalla parte dei cattolici né da quella dei protestanti. Sembrava, anzi, che poco le importassero le questioni religiose: l'unica sua vera fede era probabilmente l'astrologia, di cui si servì sovente per prendere le decisioni di Stato, consultando in partiicolare il celebre Nostradamus.

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