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Concetti Chiave

  • Nel Seicento, l'Italia affrontò una crisi economica legata alla decadenza della manifattura e allo spostamento dei traffici dal Mediterraneo all'Atlantico.
  • La crisi demografica italiana fu amplificata da carestie, guerre e pestilenze, con un impatto devastante sull'economia e sulla manifattura serica nel sud Italia.
  • Il banditismo, soprattutto nel sud Italia, rappresentò un sintomo dell'aggravarsi della situazione economica, spesso sostenuto dalla popolazione per il suo carattere sociale.
  • L'Europa orientale non beneficiò della crescita economica del periodo a causa di strutture economiche arretrate e sistemi feudali che ostacolavano il capitalismo.
  • Gli scambi tra Europa e America portarono nuove piante come mais, patate e pomodori in Europa, mentre animali come cavalli e bovini furono introdotti in America.

L'Italia

Indice

  1. Declino economico in Italia
  2. Crisi demografica e peste
  3. Banditismo e tensioni sociali
  4. Relazioni commerciali e scambi

Declino economico in Italia

Mentre Inghilterra e Olanda erano investite dallo sviluppo capitalistico, altri Paesi, come la Spagna e l'Italia, erano colpiti da una grave crisi economica. In Italia l'economia e gli atteggiamenti mentali erano ancora legati al passato: la terra era considerata la maggior fonte di ricchezza, da avere carattere sociale per accumulare con le rendite più che con i profitti procurati da attività capitalistiche. D'altra parte, non esisteva una borghesia nazionale, ma diverse borghesie regionali con caratteri molto diversi. Lo spostamento dei traffici dal Mediterraneo all'Atlantico, l'impossibilità di sostituirli con i traffici interregionali, la decadenza della manifattura dovuta ai costi più alti dei prodotti italiani furono alcune delle cause del declino economico.

La crisi demografica

Crisi demografica e peste

Nel Seicento si verificò una crisi demografica dovuta a carestie, guerre e soprattutto alle pestilenze, che colpirono gravemente tutti i paesi del Mediterraneo. Tra le cause della carestia bisogna ricordare un mutamento climatico che provocò una piccola glaciazione. La peste colpì duramente anche l-Inghilterra, ma non arrestò lo sviluppo economico. Anche quella che si sviluppò nel milanese negli anni 1630-1631 non provocò conseguenze durevoli sull'economia, mentre furono molto più gravi gli effetti della peste del 1656, che devastò l'Italia meridionale. Qui, infatti, la manifattura serica, già in declino nella prima metà del secolo, fu danneggiata in modo tale da scomparire definitivamente nella seconda metà del Seicento. Queste epidemie incisero anche sugli atteggiamenti mentali: molti si convinsero dell'esistenza di persone (gli untori) che diffondevano la peste con polveri e unguenti; altri la consideravano un castigo divino.

Banditismo e tensioni sociali

Un sintomo dell'aggravarsi della situazione economica è costituito dalla diffusione del banditismo che fu presente soprattutto nell'Italia meridionale. Il più famoso bandito del 1500 e del 1600 fu Marco Sciarra. Il fatto che le sue vittime fossero per lo più ricchi e usurai gli provocò spesso l'appoggio deo contadini. Il banditismo, infatti, poteva avere carattere sociale e in questo caso il bandito riceveva sostegno dalla popolazione.

Relazioni commerciali e scambi

Nel corso del 1500 e del 1600 le relazioni commerciali tra l'Europa occidentale e quella orientale ebbero una forte crescita, basandosi soprattutto sull'esportazione di cereali. Queste esportazioni però non furono in grado di creare rapporti commerciali permanenti fra est ed ovest dell'Europa. L'Europa orientale non fu interessata dalla crescita dell'economia, perché la sua struttura economica e sociale era ancora molto arretrata. Nelle pianure polacche, dove si producevano ingenti quantità di cereali, che alimentavano forti correnti di esportazione, il capitalismo non penetrò,perché le aziende rimasero di tipo feudale. Questo sistema economico, infatti, era redditizio solo per il signore, che ne ricavava rendite da impiegare nel lusso, ma danneggiava la società e lo sviluppo economico.

Tra Europa e America vi furono scambi di animali e di piante. Oltre ai metalli preziosi, infatti, arrivarono in Europa dall'America piante come il mais, la patata e il pomodoro, che sia pure lentamente, modificarono in maniera sostanziale l'alimentazione degli europei. L'Europa, invece, diede all'America soprattutto animali, tra i quali i cavalli e i bovini.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali del declino economico in Italia nel Seicento?
  2. Il declino economico in Italia nel Seicento fu causato dallo spostamento dei traffici dal Mediterraneo all'Atlantico, dall'impossibilità di sostituirli con traffici interregionali e dalla decadenza della manifattura dovuta ai costi più alti dei prodotti italiani.

  3. Quali furono le conseguenze della crisi demografica nel Seicento?
  4. La crisi demografica nel Seicento, causata da carestie, guerre e pestilenze, portò a un grave impatto economico e sociale, con la scomparsa della manifattura serica in Italia meridionale e la diffusione di credenze su untori e castighi divini.

  5. Come si manifestò il banditismo in Italia durante il Seicento?
  6. Il banditismo si manifestò soprattutto nell'Italia meridionale come sintomo dell'aggravarsi della situazione economica, con figure come Marco Sciarra che ricevevano spesso l'appoggio dei contadini, poiché le vittime erano per lo più ricchi e usurai.

  7. Quali furono gli effetti degli scambi tra Europa e America?
  8. Gli scambi tra Europa e America portarono in Europa piante come il mais, la patata e il pomodoro, che modificarono l'alimentazione europea, mentre l'Europa introdusse in America animali come cavalli e bovini.

Domande e risposte

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