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Concetti Chiave

  • Dal Settecento, l'Europa ha visto una crescita demografica significativa dovuta principalmente al calo della mortalità.
  • Il declino delle epidemie di peste, minori carestie e miglioramenti igienico-sanitari hanno contribuito a questa crescita.
  • La rivoluzione agricola ha permesso un aumento della produzione grazie a nuove tecniche e strumenti agricoli.
  • Il passaggio dai campi aperti alla rotazione pluriennale delle colture ha migliorato la produttività agricola.
  • Le recinzioni introdotte dai grandi proprietari hanno trasformato la terra in una merce, stimolando innovazioni agronomiche.

Indice

  1. Equilibrio demografico e crescita
  2. Declino della mortalità
  3. Rivoluzione agricola
  4. Transizione verso la proprietà privata
  5. Innovazioni agronomiche

Equilibrio demografico e crescita

Tra il Trecento e la fine del Seiecento la popolazione europea si mantenne in sostanziale equilibrio. A partire dal Settecento, invece, ebbe inizio un processo di crescita che si sarebbe enormemente accelerato nei secoli successivi fino all'attuale esplosione demografica. Solo tra il 1700 e il 1800 la popolazione in Europa passò da 115 a 188 milioni di abitanti, con un aumento del 63%.

Declino della mortalità

La causa principale di questo boom demografico fu il declino della mortalità dovuto ai seguenti fattori:

- in Occidente scomparvero le epidemie di peste;

- si ridusse la frequenza delle carestie, grazie ad un miglioramento del clima;

- le diete alimentari furono arricchite dalla diffusione di nuove coltivazioni;

- migliorarono le condizioni igienico-sanitarie.

Rivoluzione agricola

La crescita della popolazione non avrebbe potuto essere così intensiva senza un mutamento della produzione agricola.

In gran parte dell'Europa la maggior produzione fu ottenuta attraverso l'aumento delle superfici coltivate, apliate intervenendo con opere di bonifica, terrazzamento, disboscamento, o favorendo la colonizzazione di spazi disabitati. Un fatto assai innovativo fu che la produzione aumentò in alcune aree per merito di un migliore sfruttamento del suolo, dovuto a tecniche più efficaci, attrezzi più efficienti e nuovi tipi di coltivazioni. L'agricoltura conobbe trasformazioni così importanti da spingere gli storici a parlare di rivoluzione agricola. Si passò dalla coltivazione dei campi aperti all'avvicendamento pluriennale delle colture.

Transizione verso la proprietà privata

Nel sistema a campi aperti gli appezzamenti di terra di proprietà dei singoli contadini di un villaggio venivano coltivati in comune e il raccolto poi redistribuito in proporzione ai diversi proprietari. Nella rotazione triennale, dopo il raccolto, i campi venivano lasciati agli abitanti più poveri per la spigolatura e per il pascolo del bestiame.

Furono i grandi proprietari a mettere in crisi il vecchio sistema attraverso l'introduzione delle recinzioni. Le conseguenze destinate a rimanere nel tempo furono due:

- il sistema dei campi aprti e delle terre comuni scomparve;

- si affermò il nuovo sistema giuridico di possesso della terra, la proprietà privata.

Innovazioni agronomiche

Nella società moderna il diritto di proprietà trasformò la terra da un bene patrimoniale ad una merce, in quanto più alta era la produttività del terreno tanto maggiore era il suo valore di mercato. Questo stimolò nuove tecniche di colture ed allevamento. La principale fu la rotazione pluriennale, in cui al principio dell'alternanza tra semina ed incolto periodico si sostituivano avvicendamenti di diverse colture. La nuova scienza agronomica aveva scoperto che coltivare per un periodo dell'anno l'intero campo con piante foraggere leguminose garantiva una migliore rigenerazione del suolo rispetto a lasciarne una parte a riposo. Si abbandonò quindi l'uso del maggese e delle terre incolte per il pascolo, ottenendo l'aumento della superficie coltivabile e del foraggio per il bestiame.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali del boom demografico in Europa tra il 1700 e il 1800?
  2. Il boom demografico fu principalmente causato dal declino della mortalità, dovuto alla scomparsa delle epidemie di peste, alla riduzione delle carestie grazie al miglioramento del clima, all'arricchimento delle diete alimentari e al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie.

  3. In che modo la produzione agricola contribuì alla crescita della popolazione?
  4. La produzione agricola contribuì alla crescita della popolazione attraverso l'aumento delle superfici coltivate e un migliore sfruttamento del suolo, grazie a tecniche più efficaci, attrezzi più efficienti e nuovi tipi di coltivazioni, portando a una vera e propria rivoluzione agricola.

  5. Quali furono le conseguenze dell'introduzione delle recinzioni da parte dei grandi proprietari terrieri?
  6. Le conseguenze furono la scomparsa del sistema dei campi aperti e delle terre comuni e l'affermazione del nuovo sistema giuridico di possesso della terra, la proprietà privata, trasformando la terra in una merce con valore di mercato.

  7. Come cambiò la gestione delle colture con la nuova scienza agronomica?
  8. La nuova scienza agronomica introdusse la rotazione pluriennale, sostituendo l'alternanza tra semina ed incolto con avvicendamenti di diverse colture, migliorando la rigenerazione del suolo e aumentando la superficie coltivabile e il foraggio per il bestiame.

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