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Concetti Chiave

  • La costituzione del 1791 istituisce una monarchia costituzionale, mantenendo il re con potere esecutivo ma subordinato alla costituzione.
  • Il suffragio censitario esclude dal voto i ceti subalterni, le donne e le classi popolari, creando tensioni sociali e politiche.
  • I ceti subalterni e le donne, esclusi politicamente, promuovono la democrazia diretta attraverso circoli e club, intensificando la politicizzazione.
  • I giacobini, con Robespierre come figura di spicco, mirano a una repubblica universale democratica con suffragio universale maschile.
  • I cordiglieri, simili ai giacobini, spingono per riforme sociali e una repubblica democratica, affrontando le condizioni di povertà dei ceti popolari.

Indice

  1. La costituzione del 1791
  2. Il ruolo delle donne e dei ceti subalterni
  3. La democrazia diretta a Parigi
  4. I giacobini e i cordiglieri
  5. Hannah Arendt e la democrazia diretta

La costituzione del 1791

Nel 1791 venne indetta l’assemblea nazionale era costituente che doveva scrivere la costituzione. La costituzione è chiamata del 91 perché entra in vigore nel 1791. Durante la rivoluzione francese ci saranno tre costituzioni (91 93 e 95).

La costituzione del 91 stabilisce una monarchia costituzionale, c’è il re ma si deve uniformare e obbedire alla costituzione legge suprema dello stato.

Sancisce la ripartizione dei poteri; il re mantiene il potere esecutivo. Non c’è federalismo ma centralismo, elemento mantenuto dall’assolutismo. La modalità di voto è il suffragio censitario, vengono esclusi i ceti subalterni ,classe popolare dei contadini e operai e le donne.

Il ruolo delle donne e dei ceti subalterni

Nell' ottobre 1789 il re si rifiuta di accettare la dichiarazione quindi rea entrata in gioco la maggioranza del terzo stato che invade la reggia di Versailles con in testa le donne, che diventano visibili come soggetto politico pretendono che il re ratifichi la dichiarazione dei diritti e protestano contro la miseria in particolari le donne e i ceti popolari vivono un regime di vita difficile.

L’assemblea nazionale costituente è partecipata dai rappresentanti del terzo stato, e è espressione di una democrazia rappresentativa ma il popolo non si accontenta di ciò, di eleggere i propri rappresentanti perchè sono esclusi dal diritto di voto perché è su base censitaria e maschile. Quindi donne e ceti subalterni sono esclusi ma vogliono partecipare alla vita politica.

La democrazia diretta a Parigi

I ceti subalterni in particolare parigini Danno vita a una democrazia diretta, senza eleggere rappresentanti dando vita a circoli, club, ambiti assembleari, aperti a tutti, segna una fase intensa di politicizzazione dei ceti subalterni da sempre esclusi e delle donne. Tutta la città di Parigi diventa luogo di politica attraverso comizi e giornali e manifesti. La democrazia diretta spinge la democrazia rappresentativa a prescindere decisioni maggiormente incisive e radicali.

I giacobini e i cordiglieri

Il club più famoso e importante è quello dei giacobini, l’esponente più noto è Maximilienne de Robespierre, si fa portavoce del popolo,. I giacobini hanno un club principale a Parigi ma hanno grande influenza nella società. Vogliono una repubblica universale maschile democratica con suffragio universale, non più una monarchia, non più con voto censitario.

I cordiglieri sono un altro gruppo sono come i giacobini ma sono ancora più vicini al popolo e vogliono una repubblica democratica con suffragio universale. Ma vogliono anche riforme sociali perché moli ceti popolari vivono nella povertà e vogliono trovare una soluzione.

Hannah Arendt e la democrazia diretta

Hannah Arendt, Sulla rivoluzione Filosofa del 900 analizza rivoluzione americana e francese : nel parlare di democrazia diretta cita i club francesi come forma democratica di base definendoli come consigli, elementari a cerchi concentrici cioè che partono dalla questione piccola ampliano il proprio ambito di intervento.

Domande da interrogazione

  1. Quando è stata indetta l'assemblea nazionale costituente?
  2. L'assemblea nazionale costituente è stata indetta nel 1791.

  3. Quante costituzioni sono state promulgate durante la rivoluzione francese?
  4. Durante la rivoluzione francese sono state promulgate tre costituzioni.

  5. Qual è la forma di governo stabilita dalla costituzione del 1791?
  6. La costituzione del 1791 stabilisce una monarchia costituzionale.

  7. Chi era escluso dal diritto di voto secondo la costituzione del 1791?
  8. Secondo la costituzione del 1791, erano esclusi dal diritto di voto i ceti subalterni, la classe popolare dei contadini e operai, e le donne.

  9. Quali sono i due gruppi che si oppongono alla monarchia e vogliono una repubblica democratica?
  10. I due gruppi che si oppongono alla monarchia e vogliono una repubblica democratica sono i giacobini e i cordiglieri.

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