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Concetti Chiave

  • La Convenzione di Filadelfia del 1787 fu fondamentale per definire i poteri degli Stati e della Confederazione, con figure chiave come Hamilton e Madison.
  • Il Bill of Rights del 1791, composto da 10 emendamenti, esplicitò i diritti dei cittadini e fu seguito da ulteriori emendamenti, come quello del 1865 che abolì la schiavitù.
  • Gli Stati Uniti si trasformarono da una confederazione di Stati indipendenti a uno Stato federale con un forte potere centrale incentrato sul Presidente, Congresso e Corte Suprema.
  • La democrazia americana si basa sulla rappresentanza, non sulla partecipazione diretta, con opinioni diverse tra Jefferson e Madison sulla natura della rappresentanza.
  • Il sistema di governo americano prevede un Presidente eletto indirettamente, un Congresso con una Camera dei rappresentanti eletta direttamente e un Senato con senatori eletti dalle assemblee legislative statali.

Indice

  1. La convenzione di Filadelfia
  2. Il Bill of Rights e gli emendamenti
  3. La trasformazione in Stato federale
  4. La democrazia americana secondo Madison
  5. La divisione dei poteri

La convenzione di Filadelfia

La formazione degli Stati Uniti d’America si definì con la Convenzione di Filadelfia del 1787 nella quale i delegati dei diversi Stati si riunirono per determinare i poteri degli Stati e della Confederazione. Due figure importanti furono Hamilton ( che appoggiò la costituzione e divenne il primo segretario del tesoro) e Madison (eletto presidente degli stati uniti nel 1809 e 1813).

La Costituzione approvata nel 1787 non prevedeva una dichiarazione dei diritti, Madison riteneva che essa sarebbe stata inefficace nel limitare il potere delle maggioranze popolari.

Il Bill of Rights e gli emendamenti

Tuttavia nel 1791 venne emanato il Bill of Rights della Costituzione federale che costava di 10 emendamenti nei quali venivano esplicitati i diritti dei cittadini; ulteriori emendamenti vennero approvati nel 1865, come quello che proibiva la schiavitù.

La trasformazione in Stato federale

Si discusse molto circa i poteri che dovevano essere attribuiti al centro; inizialmente gli Stati Uniti erano nati come una confederazione di Stati indipendenti, ma poi si trasformarono in uno Stato federale dotato di un forte potere centrale concentrato nel Presidente, nel Congresso e nella corte Suprema, quest’ultima disciplinata dalla Costituzione, e dotata di 9 membri; è disfatto l’organo a vertice del potere giudiziario.

La democrazia americana secondo Madison

Come dice anche Madison nel Federalista, la democrazia americana si deve distingue nettamente da quella antica, in quanto basata sul principio della rappresentanza e non su quello della partecipazione diretta. In merito a questo Jefferson ( primo presidente degli stati confederati in carica dal 1861 al 1865) e Madison si esprimevano in maniera diversa: per il primo (e per gli antifederalisti), i rappresentanti dovevano essere il più possibile simili ai rappresentati e collegati loro dal mandato ricevuto. Per il secondo invece la rappresentanza oltre ad essere un espediente tecnico serviva anche ad esercitare una funzione di filtro, in modo tale da far accedere al potere i cittadini più consapevoli, che non dovevano essere vincolati dal diritto di mandato, prevalse la concezione, in parte aristocratica, che prendeva in considerazione la superiorità per talento, virtù e ricchezza. Tuttavia i requisiti censitari per votare o essere eletti non vennero inseriti nella costituzione del 1787.

La divisione dei poteri

Poiché era indispensabile la divisione dei poteri occorreva tradurre il vecchio schema britannico in termini nuovi:

Il Re fu sostituito dal Presidente, capo dello Stato e del governo, eletto indirettamente: i cittadini, tutt’oggi, votano i grandi elettori che a loro volta scelgono il Presidente, che inoltre ha diritto di veto sul Congresso.

Il potere legislativo compete alla Camera dei rappresentanti ed al Senato, ma i rappresentanti sono eletti direttamente dai cittadini, mentre il Senato no; secondo la Costituzione del 1787 infatti esso, in quanto organo rappresentativo degli Stati dell’unione, deve essere composto da due senatori per ogni Stato, eletti da assemblee legislative dei singoli Stati. Qsto è un ulteriore esempio di democrazia filtrata

Il potere giudiziario è indipendente ed il suo vertice è rappresentato dalla Corte suprema ( che tra le altre cose esercita anche il controllo di costituzionalità sulle leggi), i cui giudici sono nominati dal presidente con l’accordo del senato

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo della Convenzione di Filadelfia del 1787 nella formazione degli Stati Uniti d'America?
  2. La Convenzione di Filadelfia del 1787 ha definito i poteri degli Stati e della Confederazione, portando alla formazione degli Stati Uniti d'America come uno Stato federale con un forte potere centrale.

  3. Quali erano le opinioni di Madison e Jefferson riguardo alla rappresentanza nella democrazia americana?
  4. Madison vedeva la rappresentanza come un filtro per far accedere al potere i cittadini più consapevoli, mentre Jefferson credeva che i rappresentanti dovessero essere simili ai rappresentati e collegati a loro dal mandato ricevuto.

  5. Come è strutturata la divisione dei poteri secondo la Costituzione del 1787?
  6. La divisione dei poteri prevede un Presidente eletto indirettamente, un potere legislativo composto dalla Camera dei rappresentanti e dal Senato, e un potere giudiziario indipendente con la Corte Suprema al vertice.

  7. Qual è la funzione del Bill of Rights emanato nel 1791?
  8. Il Bill of Rights del 1791 esplicita i diritti dei cittadini attraverso 10 emendamenti, limitando il potere delle maggioranze popolari e proteggendo le libertà individuali.

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