Concetti Chiave
- Il rinnovamento intellettuale e artistico del periodo coinvolse anche l'educazione, mirata alla formazione completa dell'individuo.
- Discipline letterarie e lingue classiche, come il latino e il greco, erano fondamentali per lo sviluppo morale ed etico dei giovani.
- Gli umanisti promuovevano la lettura diretta dei testi classici nelle lingue originali, senza dipendere da riassunti medievali.
- La formazione fisica era considerata altrettanto importante, integrando esercizi del corpo con l'educazione intellettuale.
- Scuole umanistiche come quelle di Guarino Veronese e Vittorino da Feltre offrivano un'educazione armoniosa, ma spesso riservata ai più abbienti.
Indice
Rinnovamento dell'educazione umanistica
Il rinnovamento intellettuale e artistico coinvolse anche l'educazione dei giovani. L'obiettivo dell'educazione doveva essere la formazione completa dell'uomo in vista dei suoi compiti e dei suoi impegni nella vita quotidiana. Le discipline letterarie e l'acquisizione delle lingue classiche erano fondamentali. Secondo gli umanisti, l'apprendimento del latino e del greco aveva un valore pedagogico oltre che tecnico: l'animo del giovane formato nelle lettere classiche diveniva buono con lo studio, e non abbisognava più di regole di condotta specifiche. I testi dovevano essere letti direttamente nelle lingue originali e non, come nel Medioevo, attraverso riassunti o manuali di epoca successiva. Altrettanto importante veniva ritenuta la formazione fisica, da realizzare attraverso esercizi del corpo.
Scuole umanistiche e metodi innovativi
Alcuni umanisti fondarono scuole private in cui si applicavano questi principi pedagogici. Guarino Guarini, detto Guarino Veronese (1370-1460) tenne una celebre scuola prima a Verona e poi a Ferrara. Il suo discepolo Vittorino da Feltre (1378-1446), fondò a Mantova, su sollecitazione dei Gonzaga, la Casa Giocosa, che già nel nome lascia intendere l'obiettivo di un'istruzione non imposta e oppressiva, in cui anche il gioco era importante. In queste scuole gli allievi trascorrevano l'intera giornata, alternando le lezioni a passeggiate, nuoto, danza, con l'obiettivo di una formazione armoniosa del corpo e dello spirito. Essendo scuole costose, erano rivolte ai figli dei signori e dei nobili, ma era possibile accedervi anche ai giovani di condizione più modesta grazie a donazioni di privati.
Critiche e limiti dell'educazione rinascimentale
Bisogna però fare attenzione a non idealizzare gli insegnanti del Rinascimento, perché spesso la pratica contraddiceva la teoria. Erasmo da Rotterdam, per esempio, dà testimonianza della brutalità dei maestri affermando che nella scuola "altro che i pianti e singulti e spaventose minacce non s'ode".
Il rinnovamento delle forme di insegnamento fu poi condizionato profondamente dall'invenzione della stampa.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale dell'educazione umanistica durante il Rinascimento?
- Quali metodi innovativi venivano utilizzati nelle scuole umanistiche?
- Quali critiche venivano mosse all'educazione rinascimentale?
L'obiettivo principale era la formazione completa dell'uomo, preparandolo per i suoi compiti e impegni nella vita quotidiana, attraverso lo studio delle discipline letterarie e delle lingue classiche.
Le scuole umanistiche, come quelle fondate da Guarino Veronese e Vittorino da Feltre, applicavano principi pedagogici che includevano l'alternanza tra lezioni e attività fisiche come passeggiate, nuoto e danza, promuovendo un'istruzione armoniosa del corpo e dello spirito.
Nonostante le teorie avanzate, la pratica spesso contraddiceva le aspettative, con testimonianze come quella di Erasmo da Rotterdam che evidenziavano la brutalità dei maestri e un ambiente scolastico oppressivo.