Concetti Chiave
- Napoleone Bonaparte implementa l'uguaglianza giuridica per i cittadini maschi, limitando però i diritti politici.
- La sua amministrazione è centralizzata, con leggi uniformi e codici come il codice napoleonico del 1804 per eliminare la disuguaglianza giuridica.
- Napoleone rafforza il controllo statale attraverso prefetti e sottoprefetti nominati dal governo, garantendo l'applicazione uniforme delle leggi.
- Riforma l'istruzione pubblica introducendo licei laici e università, ma l'accesso alle istituzioni superiori è riservato ai ceti più alti.
- Promuove la carriera basata sul merito, creando un esercito stabile e una nuova aristocrazia che mescola vecchi e nuovi elementi.
Indice
Uguaglianza giuridica sotto Napoleone
Napoleone Bonaparte fa in modo che tutti i cittadini maschi siano uguali davanti alla legge
dal punto di vista giuridico.
Tuttavia questi diritti appartengono solo all'ambito civile e non a quello politico, perché i cittadini non sono più considerati parte attiva della sovranità.
Centralizzazione del potere
Attraverso dei plebisciti questa facoltà viene data unicamente a Napoleone, che governa in modo autoritario senza che nessuno possa controllare il suo potere: le leggi non vengono più dal basso, e cioè dal popolo, ma dall'alto.
Riforma amministrativa e codici
Per realizzare il progetto egualitario Napoleone rafforza l'amministrazione pubblica.
Al posto di quelle istituzioni pubbliche vengono istituiti degli organi decisionali gestiti da Napoleone.
Per garantire unità e omologazione delle leggi istituisce da un lato le stesse leggi su tutti i territori e dall'altro crea dei codici, tra cui il codice napoleonico (o civile), in cui nel 1804 pone fine alla disuguaglianza giuridica creando un corpo di leggi valido per tutti i cittadini in tutte le parti della Francia.
Struttura amministrativa e prefetti
Se ogni circoscrizione ha il suo governo, a questo governo sostituisce un'amministrazione centralizzata. Istituisce dei dipartimenti collegati a Parigi. Ogni dipartimento è governato da un prefetto di nomina regia, che è il rappresentante del governo del dipartimento ed è nominato dal ministero dell'interno, il quale gli detta le regole. Egli ordina le forze di polizia e garantisce i buoni rapporti tra governo e comunità; esige le tasse, ha in sé quasi tutto il potere e dispone di una rete di funzionari sparsi nelle varie località del territorio. Ogni provincia è divisa in cantoni, ognuno dei quali è governato da un sottoprefetto, affiancato da un consiglio comunale eletto dai cittadini.
Prefetto e sottoprefetto sono stipendiati dal governo, e dimostrano che la legge è uguale per tutti.
Questa forma di controllo è già stata fatta al tempo di Luigi XIV con gli intendenti, che non sono ben visti.
Istruzione e reclutamento dei funzionari
Napoleone crea un nuovo sistema di istruzione per i funzionari pubblici e ha bisogno di personale ben preparato. Per fare questo recluta i suoi funzionari in base al merito.
Introduce i licei statali laici, le università umanistiche e politecniche.
Tuttavia l'istituzione superiore è riservata solo ai ceti più alti che formeranno il corpo statale.
Prima della rivoluzione le cariche pubbliche appartenevano all'aristocrazia di toga che ottenne il potere grazie alla sua formazione giuridica e ai servizi che prestava allo Stato. Si trasmette di padre in figlio, ma è stata abolita negli anni della rivoluzione.
Politica dell'amalgama e nuova aristocrazia
Egli adotta la politica dell'amalgama, dando all'aristocrazia un potere solo formale. I funzionari invece sono reclutati tra i borghesi (terzo stato). Tutti nello stato napoleonico possono fare carriera, almeno formalmente.
Nel 1808 dà origine a una nuova aristocrazia titolata mescolando antico e nuovo regime. La maggior parte della nobiltà è di toga, ovvero di estrazione popolare.
Napoleone crea la grande armata napoleonica, un esercito stabile fatto di persone che si distinguono per merito.
I nobili di toga a differenza di quelli di spada non sono esenti dalle tasse.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto delle riforme di Napoleone sulla struttura amministrativa della Francia?
- In che modo Napoleone ha cercato di garantire l'uguaglianza giuridica tra i cittadini?
- Come ha riformato Napoleone il sistema educativo per i funzionari pubblici?
- Qual era la politica di Napoleone nei confronti dell'aristocrazia e del reclutamento dei funzionari?
Napoleone ha centralizzato l'amministrazione, sostituendo i governi locali con dipartimenti governati da prefetti nominati dal ministero dell'interno, garantendo così un controllo uniforme e diretto da Parigi.
Ha istituito il codice napoleonico nel 1804, che ha creato un corpo di leggi uniforme valido per tutti i cittadini, eliminando la disuguaglianza giuridica.
Ha introdotto licei statali laici e università umanistiche e politecniche, reclutando funzionari in base al merito per garantire un personale ben preparato.
Ha adottato la politica dell'amalgama, dando all'aristocrazia un potere formale e reclutando funzionari tra i borghesi, permettendo a tutti di fare carriera nello stato napoleonico.