Concetti Chiave
- Il Mar Baltico nel XVII secolo era un crocevia di tre fedi religiose: cattolicesimo polacco, ortodossia russa e luteranesimo scandinavo e tedesco.
- La regione era un centro commerciale cruciale, scambiando grano, canapa, legname, rame e ferro con prodotti industriali occidentali e coloniali orientali.
- Le risorse del Baltico erano fondamentali per potenze come l'Olanda e l'Inghilterra, influenzando le rotte oceaniche verso l'America e l'Estremo Oriente.
- Il controllo del Baltico passò dall'Hansa tedesca e Cavalieri Teutonici alla Danimarca, con la Polonia e la Svezia come potenze emergenti.
- La Svezia, sotto la dinastia dei Wasa, si trasformò in uno stato moderno e militare, aspirando alla supremazia nella regione baltica.
Conflitti religiosi e commerciali
All’inizio del XVII secolo, sulle rive del Mar Baltico si scontravano tre fedi religiose: il cattolicesimo del regno di Polonia, il cattolicesimo ortodosso dello stato russo, il luteranesimo dei re scandinavi e dei tedeschi. La zona era anche ricca di attività commerciali che gestivano il grano russo o polacco, la canapa o il legname delle foreste dell’ Europa nord-orientale, il rame ed il ferro delle miniere svedesi per essere scambiati con prodotti industriali dell’ Occidente e quelli coloniali dell’Oriente.
La regione era anche ricca di risorse determinanti per paesi come l’Olanda e l’Inghilterra che necessitavano di materie prime qui prodotte per la costruzione delle proprie flotte. Pertanto, dalle sorti del Baltico dipendevano in un certo senso le sorti delle grandi rotte oceaniche versi l’America o verso l’ Estremo Oriente. Tutto questo spiega perché dal XVI secolo in poi il problema del Baltico fosse diventato un problema chiave per l’Europa.Egemonia e potere nel Baltico
Inizialmente, il Baltico era stato teatro dell’egemonia dell’ Hansa tedesca e dei Cavalieri Teutonici; successivamente, esso conobbe il predominio del regno di Danimarca che arrivò ad occupare la Norvegia e la Scania, controllando anche lo stretto del Sud, cioè la porta di accesso del Baltico. Anche la Polonia occupava una posizione importante:essa aveva imposto il proprio vassallaggio ai Cavalieri Teutonici per cui aveva il controllo su tutta una rete di porti e di estuari di fiumi che andava da Riga a Danzica.
Ascesa della Svezia
Un’altra forza che si affacciava sul Baltico, mettendosi in contrasto con la Danimarca, era la Svezia, diventata indipendente al tempo della Riforma protestante. Fino ad allora era sempre rimasta estranea alla vicende europee; tuttavia, la dinastia dei Wasa (il re Gustavo Wasa, in particolare) era riuscita a fare della Svezia uno stato moderno, dotato di una solida organizzazione militare. La sua economia si fondava sullo sfruttamento delle foreste e sull’estrazione delle risorse minerarie. Questo stato aveva cominciato ad affacciarsi sullo scenario internazione, affiancandosi alla Francia nelle guerre del XVI secolo contro gli Asburgo. Tenuto conto di queste premesse, era logico che la Svezia, prima o poi, si sarebbe impegnata i una guerra contro gli stati vicini per assicurarsi la supremazia sulla zona baltica ed aprirsi la comunicazione verso il resto dell’Europa.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali fedi religiose che si scontravano sulle rive del Mar Baltico all'inizio del XVII secolo?
- Perché il Mar Baltico era considerato un'area strategica per l'Europa nel XVI e XVII secolo?
- Quale ruolo ha avuto la Svezia nel contesto del Mar Baltico durante il XVII secolo?
All'inizio del XVII secolo, sulle rive del Mar Baltico si scontravano il cattolicesimo del regno di Polonia, il cattolicesimo ortodosso dello stato russo e il luteranesimo dei re scandinavi e dei tedeschi.
Il Mar Baltico era considerato strategico per l'Europa a causa delle sue risorse naturali essenziali per paesi come l'Olanda e l'Inghilterra, e per il suo ruolo cruciale nelle rotte commerciali verso l'America e l'Estremo Oriente.
La Svezia, sotto la dinastia dei Wasa, si era trasformata in uno stato moderno con una solida organizzazione militare e aveva iniziato a cercare la supremazia nella zona baltica, affiancandosi alla Francia nelle guerre contro gli Asburgo.