Concetti Chiave
- L'industrializzazione iniziata nel 1760 portò alla creazione di fabbriche moderne, aumentando significativamente la produzione e velocizzando i tempi di lavorazione grazie a macchinari avanzati.
- La Gran Bretagna fu il luogo di nascita della rivoluzione industriale grazie alla disponibilità di materie prime, una classe media pronta a investire e un'economia priva di barriere doganali interne.
- La rivoluzione industriale si sviluppò in tre fasi principali: meccanicizzazione della filatura del cotone, tessitura meccanica e l'introduzione della ferrovia e dei trasporti.
- La diffusione dell'industrializzazione si estese dal Regno Unito al Belgio, Francia e Germania, grazie alle risorse locali e alle tradizioni tessili e siderurgiche simili.
- L'industrializzazione contribuì all'aumento della mobilità sociale in Europa, trasformando la struttura sociale da ordini a classi sociali basate su attività produttive e ruoli economici.
Indice
L'inizio dell'industrializzazione
A partire dal 1760 iniziò l’industrializzazione, ovvero la diffusione di fabbriche moderne.
In passato le “fabbriche” erano le botteghe artigiane o case contadine.
Nelle fabbriche moderne, dotate di macchinari enormi seguite da decine di impiegati, è stato possibile un considerevole aumento di produzione con tempistiche minori.
Per i discontinuisti l’industrializzazione rappresentò una profonda spaccatura storica, in discussione con la protoindustria (industria a domicilio); altri storici, detti continuisti, ritengono che questo evento non sia di una portata storica al pari delle altre rivoluzioni del secolo.
Secondo Bairoch, a partire dall’industrializzazione, si sono delineati i paesi sviluppati e sottosviluppati, sottolineando le disuguaglianze internazionali.
Le fabbriche e la macchina a vapore
Le prime fabbriche nascono vicine a corsi d’acqua per sfruttarli per il funzionamento delle nuove macchine, come il telaio meccanico.
La macchina a vapore, invece, non avendo bisogno di un mulino perché brucia carbone, permise lo spostamento dalle fabbriche da campagne a città, grazie alla presenza maggiore di manodopera. La macchina a vapore, introdotta da James Watt, scalda acqua; il vapore generato diventa forza motrice.
Prima erano stagionali in base al ritmo dei fiumi secca-piena, mentre il carbone permette un ritmo continuo
Crescita economica e sociale
Ciò portò ad un tasso di crescita lento ma costante, pari circa all’1,5% annuo.
− Crescita Quantitativa (produzione, reddito, consumo)
− Crescita Qualitativa (nuove macchine e fonti di energia)
Nel complesso la crescita è detta Decollo industriale o Take off.
1. Presenza di materie prime a basso costo favorite anche dalla rivoluzione agricola del 1700.
− Il Surplus agricolo, eccedenze nella produzione agricola che permise capitali di investimento.
− l’Inghilterra gode di molto carbone per la produzione di energia.
− Grazie ai rapporti con l’America soprattutto il Sud America, che favorì il cotone.
− Grazie alla presenta di torrenti da cui ricavare energia.
2. Affermazione di una classe media pronta ad investire (borghesia agraria) e una classe operaia.
− Forza lavoro abbondante e a basso costo.
3. Mentalità empiristica e scientifica che portarono all’invenzione di macchine utili, con esaltazione del lavoro.
4. Crescente domanda:
− Incremento demografico.
5. Assenza di barriere doganali interne e moderno sistema dei trasporti.
1760-1790:
- Meccanicizzazione della filatura del cotone.
- Nuovi metodi in siderurgia.
1790-1830:
- Tessitura meccanica.
- Macchina a vapore.
1830-1850:
- Ferrovia e trasporti.
Espansione geografica dell'industria
Dopo l’Inghilterra il nucleo industriale si sviluppò:
• In Belgio, grazie al carbone in loco, in Francia (a partire 1830).
• In Germania (a partire dal 1850).
• In Russia e Italia (a partire da fine 1800 e inizio 1900).
Più in generale partì dalle regioni Nord-Occidentali dell’Europa interna. (come Belgio e Francia) ricche di risorse e con una tradizione tessile e siderurgica simile a quella inglese.
Si estese poi con centri concentrici dal “centro” verso la “periferia”.
La banca ebbe un ruolo importante per i paesi di “seconda industrializzazione”, come la Germania, mentre lo stato per quelli “tardivi” come Russia e Italia.
Evoluzione delle classi sociali
In Europa aumentò la mobilità sociale, ovvero la possibilità di modificare reddito, professione o status sociale.
Si passò dagli ordini alle classi sociali:
- Ordine sociale: distingue gli individui in base alla gerarchia sociale e quindi comporta una differenza giuridica (Antico Regime).
- Classe sociale: insieme di individui accumunati dalla attività produttiva e dal ruolo sociale, distinti in base a elementi economici e culturali (società industriale).
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali innovazioni della prima rivoluzione industriale?
- Perché la Gran Bretagna fu il luogo di nascita della rivoluzione industriale?
- Quali furono le tre fasi della rivoluzione industriale?
- Come si è diffusa l'industrializzazione dopo l'Inghilterra?
- Quali cambiamenti sociali ha portato la rivoluzione industriale in Europa?
Le principali innovazioni includevano la meccanicizzazione della filatura del cotone, nuovi metodi in siderurgia, la tessitura meccanica e l'introduzione della macchina a vapore.
La Gran Bretagna aveva materie prime a basso costo, una classe media pronta a investire, una forza lavoro abbondante, una mentalità empiristica e scientifica, e un sistema di trasporti moderno senza barriere doganali interne.
Le tre fasi furono: 1760-1790 con la meccanicizzazione della filatura del cotone, 1790-1830 con la tessitura meccanica e la macchina a vapore, e 1830-1850 con lo sviluppo delle ferrovie e dei trasporti.
L'industrializzazione si è diffusa in Belgio, Francia, Germania, Russia e Italia, partendo dalle regioni Nord-Occidentali dell'Europa interna e poi estendendosi verso la periferia.
La rivoluzione industriale ha aumentato la mobilità sociale, passando dagli ordini sociali alle classi sociali, permettendo modifiche nel reddito, professione o status sociale.