Concetti Chiave
- Il re di Portogallo, Giovanni III, divise il Brasile in dieci capitanie per migliorare il controllo e la difesa contro potenze europee come la Francia.
- I capitani delle capitanie avevano il compito di esplorare, conquistare e coltivare le terre assegnate, mantenendo una struttura gerarchica con nobili minori.
- La Corona portoghese riservava per sé parte delle ricchezze minerarie e il monopolio sul commercio di droghe e spezie.
- L'esperimento di colonizzazione privata fallì a causa delle difficoltà di gestione e della resistenza indigena, portando all'istituzione di un governo generale nel 1549.
- La struttura delle capitanie influenzò la formazione del sistema di grandi proprietà terriere in Brasile, contribuendo a una società tollerante e diversificata.
Indice
La divisione del Brasile
Diversamente si comportarono i portoghesi in Brasile. Il re di Portogallo, Giovanni III, divise innanzitutto il territorio brasiliano in dieci capitanie o donatarie, strisce di vastissimo territorio affidate ciascuna a un capitano o donatore che aveva il compito di esplorarla completamente.
Motivazioni della scelta portoghese
Questa scelta fu perseguita dato l'ottimo risultato che era già stato ottenuto dai portoghesi nelle colonie in Africa e in Asia. I principali motivi di questa scelta erano dati dall'avere maggiore controllo sull'operato dei nobili portoghesi nelle terre coloniali brasiliane e il fatto della incombente minaccia di altre potenze europee interessate ai territori brasiliani come principalmente lo era la Francia.
Organizzazione delle capitanie
Le capitanie erano organizzate secondo delle linee longitudinali che si estendevano dal mare sino al confine dell'incerta linea di Tordesillas. Il capitano, a sua volta, era solito dividere la sua capitania in diverse regioni più piccole e le affidava a dei nobili minori. I capitani avevano pieno potere nelle loro terre e potevano anche fondare ville, ma avevano anche obblighi tra cui la conquista dell'intero territorio affidatogli dal Re portoghese e anche l'obbligo di impiantare colture sui territori acquisiti. Alla corona portoghese spettava un quinto dell'oro e delle pietre preziose, il monopolio esclusivo sul commercio di droghe e spezie e il diritto di modifica dei confini delle capitanie.
Fallimento della colonizzazione privata
Questa forma di colonizzazione privata fallì per le innumerevoli difficoltà di gestione di spazi così grandi e per la resistenza delle popolazioni indigene. Nel 1549 fu necessario infatti introdurre il governo generale per l'intera colonia. Ciò nonostante, il regime delle capitanie fu all'origine della struttura fondiaria brasiliana, incentrata su un sistema di grandi proprietà terriere.
Tolleranza e distribuzione dei domini
I portoghesi erano veramente pochissimi rispetto ai brasiliani e perciò c’era molta più tolleranza e libertà anche nei matrimoni tra membri di razze diverse. I domini portoghesi erano soprattutto situati lungo le coste, mentre quelli spagnoli si erano spinti più nell’entroterra.
Domande da interrogazione
- Qual era la strategia dei portoghesi per la colonizzazione del Brasile?
- Quali erano i principali obblighi dei capitani nelle capitanie brasiliane?
- Perché il sistema delle capitanie fallì e quale fu la conseguenza?
I portoghesi divisero il Brasile in dieci capitanie affidate a capitani con il compito di esplorarle e gestirle, ispirandosi al successo delle colonie in Africa e Asia.
I capitani dovevano conquistare l'intero territorio assegnato, impiantare colture e avevano il potere di fondare ville, mentre la corona portoghese manteneva diritti su oro, pietre preziose e commercio.
Il sistema fallì a causa delle difficoltà di gestione e della resistenza indigena, portando all'introduzione di un governo generale nel 1549, ma influenzò la struttura fondiaria brasiliana basata su grandi proprietà.