Concetti Chiave
- Lo spirito critico degli illuministi ha dato vita a dibattiti sui temi della vita pubblica e individuale, come istruzione e giustizia.
- I dibattiti illuministi si sono diffusi oltre le accademie, coinvolgendo il pubblico europeo tramite la stampa e incontri nei salotti e caffè.
- Il Settecento europeo, segnato da guerre di religione, ha visto l'affermazione della laicità dello stato e una critica al fanatismo religioso.
- L'Illuminismo ha promosso la tolleranza religiosa, sostenendo la libertà di professare la propria fede e idee contro il potere assoluto.
- Voltaire, con il suo "Trattato sulla tolleranza", ha sostenuto che le diverse religioni venerano lo stesso Dio e ha esortato alla tolleranza.
Indice
La battaglia per la cultura
Lo spirito critico che contraddistinse la battaglia per la cultura degli illuministi diede luogo a grandi dibattiti sui maggiori temi della vita individuale e pubblica, come per esempio il diritto all'istruzione, i compiti dello stato, le scelte economiche, la giustizia, la religione, il fanatismo, ma anche la schiavitù, i ghetti ebraici, la superstizione e la caccia alle streghe.
Luoghi di incontro illuministi
Il confronto di idee non rimase chiuso nelle accademie, ma si estese al pubblico delle città di tutta Europa e trovò spazio sulla stampa periodica. I luoghi privilegiati di incontro degli illuministi furono i salotti e i caffè. I salotti avevano sede nelle case di nobili o ricchi borghesi che per prestigio ospitavano intellettuali, letterati e scienziati. Nei salotti, spesso la dimora di una nobildonna, si tenevano non solo incontri culturali e dibattiti sugli argomenti di attualità, ma si leggevano anche le novità letterarie e scientifiche. Divenne celebre il salotto parigino di Madame Geoffrin, dove si trovavano i filosofi più illustri del momento. I caffè, da semplici locali pubblici frequentati da un pubblico maschile, divennero centri di ritrovo e discussione, dove si dibatteva sulle novità culturali ed editoriali.
Religione e stato nel Settecento
L'Europa del Settecento aveva alle spalle due secoli di sanguinose guerre di religione, che nascevano dal fatto che la libertà religiosa non era concepibile nel contesto dello stato assoluto. La fine dell'unità religiosa dell'Europa cristiana, seguita dallo sviluppo delle riforme protestanti, ebbe come conseguenza una serie di guerre di religione, come quella tra cattolici e ugunotti in Francia, che sembrarono minare l'unità dello stato. Prevalse allora il principio che la religione del popolo sarebbe dovuta essere quella stabilita dal sovrano. Ciò fu ancora più vero nello stato assoluto, dove la presenza di minoranze di fedeli non conformi alla religione ufficiale fu considerata un limite e un pericolo per l'autorità sovrana.
Voltaire e la tolleranza
L'Illuminismo affermò il principio della laicità dello stato e si schierò contro ogni forma di fanatismo in favore della tolleranza religiosa, ovvero della possibilità per chiunque di professare liberamente e pubblicamente la propria fede e le proprie idee.
In prima fila in questa battaglia fu il filosofo francese Voltaire, che nel 1765 scrisse il Trattato sulla tolleranza. Egli fonda il principio di tolleranza sulla convinzione che le diverse religioni credono nello stesso Dio, ma che per ragioni storiche ognuna di esse si è fatta un'idea diversa della divinità. La tolleranza è quindi il comportamento più ragionevole per i membri di una società civile in materia religiosa, perchè ciascuno deve rispondere solo alla propria coscienza e non a imposizioni del potere pubblico.
Domande da interrogazione
- Quali furono i temi principali del dibattito culturale nel Settecento?
- Dove si svolgevano principalmente i dibattiti degli illuministi?
- Qual era la posizione dell'Illuminismo riguardo alla tolleranza religiosa?
- Chi fu un importante sostenitore della tolleranza religiosa e cosa scrisse a riguardo?
I temi principali includevano il diritto all'istruzione, i compiti dello stato, le scelte economiche, la giustizia, la religione, il fanatismo, la schiavitù, i ghetti ebraici, la superstizione e la caccia alle streghe.
I dibattiti si svolgevano principalmente nei salotti e nei caffè, che divennero centri di ritrovo e discussione per intellettuali, letterati e scienziati.
L'Illuminismo affermava il principio della laicità dello stato e si schierava contro il fanatismo, promuovendo la tolleranza religiosa e la libertà di professare la propria fede.
Il filosofo francese Voltaire fu un importante sostenitore della tolleranza religiosa e scrisse il "Trattato sulla tolleranza" nel 1765, fondando il principio di tolleranza sulla convinzione che le diverse religioni credono nello stesso Dio.