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Concetti Chiave

  • I filosofi illuministi, nonostante il principio di uguaglianza, non riconoscevano la piena parità dei diritti alle donne a causa di pregiudizi antichi.
  • Le donne erano viste come deboli e instabili, bisognose di protezione e guida maschile, secondo molti pensatori dell'epoca.
  • Nel Settecento, l'istruzione femminile divenne comune tra le famiglie aristocratiche e borghesi, offrendo alle donne nuove opportunità di consapevolezza delle proprie capacità.
  • Tra le classi povere, molte donne trovarono lavoro nelle fabbriche, guadagnando maggiore indipendenza al di fuori della famiglia.
  • Mary Wollstonecraft fu pioniera del movimento femminista, rivendicando diritti di libertà e indipendenza per le donne attraverso l'educazione e l'intelligenza.

Indice

  1. Pregiudizi illuministi sulle donne
  2. Cambiamenti nel Settecento
  3. Lavoro e indipendenza femminile
  4. Il primo movimento femminista

Pregiudizi illuministi sulle donne

Nonostante proclamassero il principio di uguaglianza sulla base dell’identica ragione che appartiene a tutti gli uomini e a tutte le donne, i filosofi illuministi non furono favorevoli a riconoscere alla donna la piena parità dei diritti. Questo perché il secolo dei lumi non fu capace di sradicare alcuni antichi pregiudizi. Molti illuministi pretendevano di dedurre dalle evidenti differenze fisiche tra uomini e donne delle differenze intellettuali e morali: “O donne! Siete dei bambini davvero straordinari”, scriveva Denis Diderot, il direttore dell’Enciclopedia. Deboli fisicamente e instabili nel carattere, le donne dovevano essere protette e guidate da chi aveva pieno dominio della propria ragione, ossia gli uomini.

Cambiamenti nel Settecento

Pur nel permanere di questi preconcetti, nel Settecento la condizione delle donne cominciò a cambiare, in particolar modo in due ambiti: l’istruzione e il lavoro. Presso le famiglie aristocratiche e borghesi si diffuse, infatti, l’abitudine di dare alle ragazze un’istruzione, perché una buona moglie, oltre che accudire la casa e allevare i figli, doveva fare bella figura in società intrattenendo gli ospiti con una conversazione colta, raffinata e brillante. Sia pure con questo ruolo marginale, l’istruzione diede così a molte donne l’occasione di prendere coscienza delle proprie capacità.

Lavoro e indipendenza femminile

Tra le classi più povere, invece, molte donne furono costrette dalla necessità a trovare lavoro, non solo svolgendo mestieri tradizionali (lavandaia, serva, cucitrice), ma anche e soprattutto nelle fabbriche. Il lavoro nelle città industriali consentì a molte operaie e impiegate una vita autonoma, al di fuori della famiglia, e quindi offrì loro la possibilità di raggiungere una maggiore indipendenza.

Il primo movimento femminista

Ma la grande novità del Settecento fu il sorgere del primo movimento femminista: ne fu ispiratrice la scrittrice inglese Mary Wollstonecraft, che nel 1792 pubblicò il saggio Rivendicazione dei diritti delle donne. Applicando i principi illuministici, ella rivendicava, contro gli illuministi stessi, il diritto delle donne alla propria libertà e indipendenza, a partire dall’educazione e dalla formazione culturale: “E’ giunto il momento per una rivoluzione nel comportamento delle donne, è il momento di restituire loro la dignità perduta, e di fare in modo che esse, in quanto parte dell’umana specie, si adoperino a trasformare il mondo, iniziando da sé stesse. Per diventare rispettabili è necessario l’esercizio dell’intelligenza, che è elemento essenziale per l’indipendenza del carattere: intendo dire in forma esplicita che esse devono chinarsi solo all’autorità della ragione”.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la posizione degli illuministi riguardo ai diritti delle donne?
  2. Nonostante proclamassero l'uguaglianza, molti illuministi non riconoscevano la piena parità dei diritti alle donne, basandosi su pregiudizi e differenze fisiche percepite.

  3. In quali ambiti la condizione delle donne iniziò a cambiare nel Settecento?
  4. La condizione delle donne iniziò a cambiare principalmente nell'istruzione e nel lavoro, con un'istruzione più diffusa tra le ragazze e un maggiore accesso al lavoro nelle fabbriche.

  5. Chi fu un'importante figura nel primo movimento femminista del Settecento e quale fu il suo contributo?
  6. Mary Wollstonecraft fu un'importante figura, pubblicando "Rivendicazione dei diritti delle donne" nel 1792, rivendicando la libertà e l'indipendenza delle donne, specialmente nell'educazione.

Domande e risposte

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