Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La battaglia di Austerlitz del 1805 vide la vittoria dell'armata francese su una coalizione numericamente superiore, grazie alla strategia di Napoleone.
  • La Table d’Austerlitz fu creata tra il 1808 e il 1810 come omaggio alla vittoria, realizzata con materiali preziosi e decorata con i ritratti dei principali ufficiali napoleonici.
  • Gioacchino Murat, noto per il suo coraggio, divenne re di Napoli e agì come principe italiano piuttosto che come proconsole napoleonico.
  • Il tavolo, dopo varie vicissitudini, è oggi esposto al Museo Nazionale del Castello della Malmaison, mantenendo intatta l'effigie di Napoleone.
  • Il Tavolo di Austerlitz includeva ritratti di ufficiali come Berthier, Ney e Bernadotte, ciascuno con importanti ruoli e titoli nell'epoca napoleonica.

Indice

  1. La battaglia di Austerlitz
  2. Il tavolo di Austerlitz
  3. I generali di Napoleone
  4. Il destino del tavolo

La battaglia di Austerlitz

Il 2 dicembre 1805, nelle vicinanze di Austerlitz, in Moravia, ebbe luogo la battaglia decisiva tra l’esercito della Terza Coalizione (Inghilterra, Impero austriaco, Impero russo, Regno di Napoli, Regno di Sicilia e Svezia), di netta superiorità numerica, e l’armata francese. Inizialmente la presenza della nebbia favorì la strategia degli alleati nella manovra di aggiramento del nemico.

Tuttavia, quando la nebbia si diradò e comparve il sole (successivamente definito leggendario sole di Austerlitz), Napoleone fu in grado di sventare il progetto degli avversari, le cui truppe furono così facilmente sbaragliate. Per celebrare questa vittoria, Napoleone fece eseguire la Table d’Austerlitz des maréchaux.

Il tavolo di Austerlitz

Il Tavolo di Austerlitz, fu realizzato tra il 1808 e il 1810,dai più importanti e prestigiosi artisti del periodo napoleonico, fra cui Jean-Baptiste Isabey, miniaturista e pittore. Si tratta di una singolare manifattura di Sèvres, con funzione di mobile di rappresentanza, in porcellana, quercia e bronzo dorato. Lo stesso fabbricante lo definì “colosso di porcellana”. Il piano del tavolo rappresenta il disco solare, in mezzo al quale campeggia la figura dell’Imperatore seduto in trono e con le insegne imperiali. Da esso si dipartono tredici raggi che incorniciano i ritratti, a mezzo busto, dei tredici più fidati ufficiali dell’esercito napoleonico. Fra di essi possiamo ricordare Gioacchino Murat, Louis Alexandre Berthier, Michel Ney, Jean-Baptiste Bernadotte. Il tutto è sostenuto da una colonna senza capitello, ornata da immagini che rappresentano la vittoria e che portano dei simboli trionfali.

I generali di Napoleone

Gioacchino Murat è stato definito il generale dal coraggio leggendario. Dopo aver sposato Carolina Bonaparte, la sorella di Napoleone, fu collocato sul trono del Regno di Napoli. Da allora egli non agì più come proconsole napoleonico, ma come un vero principe italiano.

Louis Alexandre Berthier, in cambio della sua lealtà, ricevette i titoli di duca di Valengin e principe de Neuchâtel e di Wagram.

Michel Ney, conosciuto anche con il nome di principe della Moskowa, fu nominato maresciallo di Francia. Egli è presente nel romanzo di Stendhal La Chartreuse de Parme quando il protagonista, Fabrizio del Dongo, si trova coinvolto, senza rendersene conto, nella battaglia Waterloo. Fu fucilato a Parigi nel 1815, dopo aver preso parte alla campagna del Belgio.

Jean Baptiste Bernadotte, già maresciallo di Francia, diventò principe ereditario di Svezia nel 1810 e successivamente re con il nome di Carlo XIV. Nel 1798 aveva sposato Désirée Clary, ex fiamma di Napoleone Bonaparte, sorella di Marie-Julie Clary, che era la moglie di Giuseppe Bonaparte del quale divenne quindi cognato, entrando così a far parte della "parentela" dello stesso Napoleone.

Il destino del tavolo

Terminato e consegnato nel 1811, il tavolo, per ironia della sorte fu collocato, alle Tuileries, nel salotto dell’imperatrice Maria - Luisa. Nel 1812 fu esposto in un’apposita mostra destinata a mostrare la maestria della manifattura di Sèvres e collocata vicino a un altro oggetto di arredamento voluto da Napoleone, cioè un tavolo sul cui piano, intorno ad Alessandro Magno erano raffigurati dodici eroi del mondo antico.

Una curiosità: alla caduta dell’Impero, il tavolo fu rimandato alla manifattura di Sévres affinché l’effigie centrale di Napoleone fosse cancellata, ma fortunatamente il progetto non fu portato a termine. Oggi, dopo tante vicissitudini, è esposto al Museo Nazionale del Castello della Malmaison. Proviene dalla vendita dei beni del principe della Moskowa, erede del maresciallo Ney.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'importanza della battaglia di Austerlitz per Napoleone?
  2. La battaglia di Austerlitz, avvenuta il 2 dicembre 1805, fu decisiva per Napoleone, poiché riuscì a sconfiggere l'esercito della Terza Coalizione nonostante la loro superiorità numerica, consolidando così il suo potere.

  3. Che cos'è la Table d’Austerlitz e chi l'ha realizzata?
  4. La Table d’Austerlitz è un mobile di rappresentanza realizzato tra il 1808 e il 1810 dai più importanti artisti del periodo napoleonico, tra cui Jean-Baptiste Isabey. È una manifattura di Sèvres in porcellana, quercia e bronzo dorato.

  5. Quali figure sono rappresentate sulla Table d’Austerlitz?
  6. Sul piano del tavolo sono rappresentati tredici raggi che incorniciano i ritratti dei tredici più fidati ufficiali dell'esercito napoleonico, tra cui Gioacchino Murat, Louis Alexandre Berthier, Michel Ney e Jean-Baptiste Bernadotte.

  7. Qual è stata la sorte del tavolo dopo la caduta dell'Impero?
  8. Dopo la caduta dell'Impero, il tavolo fu rimandato alla manifattura di Sèvres per cancellare l'effigie di Napoleone, ma il progetto non fu completato. Oggi è esposto al Museo Nazionale del Castello della Malmaison.

  9. Quali titoli e posizioni hanno ottenuto alcuni degli ufficiali rappresentati sulla Table d’Austerlitz?
  10. Gioacchino Murat divenne re del Regno di Napoli, Louis Alexandre Berthier ricevette i titoli di duca di Valengin e principe de Neuchâtel e di Wagram, Michel Ney fu nominato maresciallo di Francia, e Jean Baptiste Bernadotte divenne re di Svezia come Carlo XIV.

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