Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il crollo dell'Impero di Napoleone portò a una politica di vendetta reazionaria con destituzioni e confische.
  • Durante i Cento Giorni, Napoleone cercò di moderare il suo autoritarismo, concedendo una Costituzione e un plebiscito.
  • La sconfitta a Waterloo comportò l'occupazione della Francia e l'emergere del Terrore Bianco contro liberali e bonapartisti.
  • La caduta di Napoleone portò alla compressione dei sentimenti nazionali, ma alimentò la sua leggenda come liberatore.
  • Nonostante il crollo politico, Napoleone lasciò una solida struttura tributaria con una buona tecnica di esazione.

Indice

  1. La caduta di Napoleone
  2. I Cento Giorni e il plebiscito
  3. Il Terrore Bianco e le sue conseguenze
  4. L'eredità di Napoleone

La caduta di Napoleone

Quando nel 1814, il Trattato di Fontainebleau sanzionò la sconfitta di Napoleone e l’impero francese crollò, i lati negativi del suo sistema si manifestarono chiaramente subito. Tuttavia, ben presto apparvero altri problemi che, in qualche modo, egli aveva sanato o quanto meno tenuti sotto controllo. In modo particolare si diffuse immediatamente una politica di vendetta attuata dagli elementi reazionari fatta di destituzioni, confische a cui si aggiunse la rovina della politica estera. Come conseguenza immediata successe che gli elementi liberali moderati che prima avevano preso le distanze da Napoleone se non distaccandosene, finirono per desiderare il suo ritorno.

I Cento Giorni e il plebiscito

Durante i Cento Giorni, Napoleone cercò di intervenire moderando gli eccessi del precedente autoritarismo concedendo una Costituzione e riconoscendo la sovranità popolare nel ricorrere al plebiscito. I risultati del referendum registrarono 1.532.000 di sì contro appena 4.802 no; ma in quell'occasione vennero alla luce anche i limiti del consenso napoleonico: più di tre milioni di aventi diritto preferirono astenersi.

Il Terrore Bianco e le sue conseguenze

La sconfitta definitiva di Napoleone a Waterloo ebbe come conseguenza una Francia occupata per tre anni e costretta a pagare tre miliardi d’indennità di guerra; inoltre, accanto ad una politica estera in rovina, si fece rapidamente strada il Terrore Bianco (= i massacri commessi da estremisti monarchici) opera dei realisti più accaniti che da vent’anni aspettavano che arrivasse questo momento per scagliarsi con violenza contro i liberali e i bonapartisti. Tale ondata terroristica interessò soprattutto il Sud, la Bretagna e la Vandea. Furono costituite delle apposite bande armate che uccisero decine di soldati bonapartisti a Marsiglia e a Tolosa. La violenza non risparmiò nemmeno i protestanti che per tradizione erano stati sempre favorevoli alla rivoluzione e all’Impero. Addirittura, nel Gard, i terroristi invasero le prigioni e sterminarono i detenuti.

L'eredità di Napoleone

In molti paesi d’Europa, la caduta di Napoleone voleva dire la compressione dei sentimenti nazionali e delle conquiste o ideali che la Rivoluzione che Napoleone stesso aveva diffuso, consolidato o resuscitato. Cominciò allora quindi a farsi strada la leggenda di Napoleone visto come un liberatore e un sostenitore delle libertà nazionali, oltre al concetto di plebiscito per esprimere la volontà nazionale e della libertà all’interno dell’autorità statale. Egli lasciò in eredità anche l’idea di una grande politica estera attraverso il raggiungimento dei confini naturali delle Alpi e del Reno e l’amicizia con i popoli ai quali era stata restituita la libertà. Se il crollo politico dell’Impero fu totale, non si può dire la stessa cosa per l’aspetto finanziario: rimase l’abitudine dei contribuenti di pagare con maggiore regolarità le tasse rispetto all’Ancien régime e migliorò l’abitudine di pagamento anche da parte del Governo di fronte alla costante bancarotta dei regimi precedenti. Nel complesso, si può affermare che Napoleone lasciò una solida organizzazione degli organi tributari, caratterizzata da una buona tecnica di esazione e un sicuro gettito.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le immediate conseguenze politiche dopo il crollo dell'Impero di Napoleone?
  2. Dopo il crollo dell'Impero, si manifestò una politica di vendetta da parte degli elementi reazionari, con destituzioni e confische, e la rovina della politica estera. Questo portò i liberali moderati a desiderare il ritorno di Napoleone.

  3. Come cercò Napoleone di moderare il suo autoritarismo durante i Cento Giorni?
  4. Durante i Cento Giorni, Napoleone cercò di moderare il suo autoritarismo concedendo una Costituzione e riconoscendo la sovranità popolare attraverso un plebiscito, che vide un ampio consenso ma anche una significativa astensione.

  5. Quali furono le conseguenze della sconfitta definitiva di Napoleone a Waterloo?
  6. La sconfitta a Waterloo portò a un'occupazione della Francia per tre anni, il pagamento di tre miliardi d’indennità di guerra, e l'emergere del Terrore Bianco, con violenze contro liberali, bonapartisti e protestanti.

  7. Quali aspetti positivi lasciò in eredità Napoleone nonostante il crollo del suo Impero?
  8. Nonostante il crollo politico, Napoleone lasciò una solida organizzazione tributaria, con una buona tecnica di esazione e un sicuro gettito, oltre all'idea di una grande politica estera e il concetto di plebiscito per esprimere la volontà nazionale.

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