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Concetti Chiave

  • Giuseppe Mazzini fondò la Giovine Italia a Marsiglia nel 1831, promuovendo idee di unità e indipendenza italiana attraverso la propaganda.
  • Nonostante le accuse di mandare giovani allo sbaraglio, Mazzini credeva che il sacrificio fosse necessario per risvegliare il sentimento nazionale.
  • La Giovine Italia, vista come un'organizzazione terroristica dalla polizia austriaca, fallì nei suoi intenti rivoluzionari a causa di infiltrazioni.
  • Mazzini fondò la Giovine Europa in Svizzera, cercando di creare un'associazione internazionale tra stati per promuovere ideali democratici.
  • Nel 1848, Mazzini proclamò la Repubblica Romana con una costituzione avanzata, che però non venne mai adottata dal futuro Regno d'Italia.

Indice

  1. Giovinezza e prime attività di Mazzini
  2. Fondazione della Giovine Italia
  3. Critiche e difese di Mazzini
  4. Percezione della Giovine Italia
  5. Fallimenti e nuove iniziative
  6. Giuseppe Garibaldi e la Giovine Italia
  7. Repubblica romana e costituzione

Giovinezza e prime attività di Mazzini

Nacque a Genova nel 1805. Aveva aderito alla Carboneria da giovane e nel 1830 venne arrestato dalla polizia sabauda.

Fondazione della Giovine Italia

Nel 1831 venne esiliato e si trasferì a Marsiglia dove fondò la Giovine Italia.

La novità di questa associazione clandestina era rappresentata dalla propaganda perché Mazzini vedeva un fattore di debolezza nella segretezza. Era infatti fondamentale diffondere le idee, rendere pubblico il programma ed educare il popolo all’idea nazionale. Esistevano infatti società segrete fatte per più livelli e a ogni livello si faceva credere che gli obiettivi fossero di un certo tipo. Per esempio nella società segreta di Filippo Buonarroti, chiamata Il Mondo, negli strati più bassi si faceva credere che il programma della società fosse di stampo liberale, mentre in realtà al livello più alto c’erano obiettivi molto democratici. Il programma della Giovine Italia era la lotta per un’Italia unita, libera, indipendente, repubblicana e democratica.

Critiche e difese di Mazzini

Mazzini fu un personaggio molto discusso perché mandava i giovani allo sbaraglio e non si preoccupava dei problemi sociali. Con queste accuse Mazzini attraversò la cosiddetta “tempesta del dubbio” da cui uscì grazie alla consapevolezza che tutte le giovani morti che aveva causato non erano inutili, ma servivano a creare negli italiani un forte sentimento nazionale. Alla seconda accusa rispose dicendo che era più importante il problema dell’indipendenza e solo in seguito era possibile risolvere anche i problemi sociali.

Percezione della Giovine Italia

Da un lato, agli occhi della polizia austriaca i membri della Giovine Italia erano visti come dei pericolosi terroristi. Dall’altro lato, Mazzini era visto come un eroe romantico perché era sempre pensoso e chiuso in se stesso, vestito sempre di nero perché in lutto per l’Italia, girò l’Europa per sfuggire agli attacchi della polizia austriaca ed era un mito anche in Inghilterra. La Giovine Italia intendeva realizzare il proprio programma attraverso la lotta di popolo e non confidava minimamente nel sovrano che era solo un despota corrotto ed egoista.

Fallimenti e nuove iniziative

La Giovine Italia fallì perché numerosi erano gli infiltrati della polizia austriaca che riuscivano a smascherare i tentativi di rivolta e a impedire che sfociassero. Mazzini organizzò una serie di rivolte nel 1833 tra Liguria e Piemonte, ma nessuna di queste scoppiò grazie all’intervento puntuale della polizia austriaca. Diversi furono i tentativi fallimentari di provocare delle rivolte. Famoso fu l’episodio dei fratelli Emilio e Attilio Bandiera che nel 1844 dirottarono una nave e con venticinque fedelissimi sbarcarono in Calabria, convinti di poter spingere la popolazione alla rivolta. Il tentativo fallì miseramente perché i due fratelli furono catturati dai contadini calabresi e uccisi. Mentre era in Svizzera, Mazzini fondò la Giovine Europa perché intendeva creare un’associazione internazionale tra stati. Negli anni quaranta l’astro di Mazzini, in seguito ai diversi fallimenti, iniziò a tramontare ed emerse la figura di Garibaldi.

Giuseppe Garibaldi e la Giovine Italia

Giuseppe Garibaldi nacque a Nizza nel 1807 e aderì subito alla Giovine Italia. Dovette fuggire dall’Italia e andò in Brasile con una nave francese a combattere per l’indipendenza di alcuni stati sudamericani. Qui conobbe la futura moglie Anita, il cui nome completo era Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva. Gli fu affibbiato l’appellativo di “eroe dei due mondi” per le grandi vittorie che ottenne in Sudamerica e in Europa.

Repubblica romana e costituzione

Nel 1848 Mazzini riuscì a prendere il potere assieme ai suoi seguaci a Roma, proclamò la repubblica romana e fece realizzare una costituzione avanzatissima che però non entrò mai in vigore. Questa costituzione non venne mai presa in considerazione nemmeno per il futuro Regno d’Italia perché invece si utilizzò lo Statuto albertino che già quando era stato emesso era molto arretrato.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale della Giovine Italia fondata da Giuseppe Mazzini?
  2. L'obiettivo principale della Giovine Italia era la lotta per un'Italia unita, libera, indipendente, repubblicana e democratica.

  3. Perché Giuseppe Mazzini era considerato un personaggio controverso?
  4. Mazzini era considerato controverso perché mandava i giovani allo sbaraglio e non si preoccupava dei problemi sociali, ma credeva che le giovani morti servissero a creare un forte sentimento nazionale.

  5. Quali furono le cause del fallimento della Giovine Italia?
  6. La Giovine Italia fallì a causa degli infiltrati della polizia austriaca che riuscivano a smascherare i tentativi di rivolta e a impedirne lo sviluppo.

  7. Chi era Giuseppe Garibaldi e quale soprannome gli fu dato?
  8. Giuseppe Garibaldi era un seguace della Giovine Italia, nato a Nizza, e fu soprannominato "eroe dei due mondi" per le sue vittorie in Sudamerica e in Europa.

  9. Cosa accadde alla costituzione proclamata da Mazzini durante la Repubblica Romana del 1848?
  10. La costituzione avanzatissima proclamata da Mazzini durante la Repubblica Romana non entrò mai in vigore e non fu considerata nemmeno per il futuro Regno d'Italia, che adottò invece lo Statuto albertino.

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