Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il massacro di Glencoe fu influenzato da complesse vicende politiche interne alla Gran Bretagna del XVII secolo.
  • I clan delle Highlands avevano sostenuto Giacomo II contro Guglielmo d'Orange, con conseguenti rappresaglie per chi non giurava fedeltà a Guglielmo.
  • Alastair Maclain, capo dei MacDonald di Glencoe, accettò di giurare tardivamente, rendendo il clan bersaglio di rappresaglie.
  • John Dalrymple, segretario di Stato scozzese, orchestrò il massacro contro i MacDonald, eseguito da soldati del clan Campbell il 13 febbraio 1692.
  • L'episodio è ricordato come un tradimento e continua a influenzare la memoria culturale, come evidenziato da un avviso in una taverna di Glencoe.

Indice

  1. Intrighi politici dietro il massacro
  2. Conseguenze della battaglia di Cromdale
  3. Il giuramento di fedeltà
  4. La rappresaglia contro i MacDonald
  5. Il massacro di Glencoe
  6. Memoria storica e tradimento

Intrighi politici dietro il massacro

Dietro il massacro di Glencoe, che a prima vista può apparire come un fatto causato dall’odio sempre esistito fra clan rivali scozzesi, in realtà si nascondono complesse ed oscure vicende di politica interna della Gran Bretagna.

Conseguenze della battaglia di Cromdale

Siamo nel XVII secolo. La maggior parte dei clans scozzesi delle Highlands aveva sostenuto l’avvento al trono di Giacomo II, anziché quello di Guglielmo d’Orange. I Giacobiti scozzesi (venivano chiamati così i sostenitori di Giacomo II) furono definitivamente sconfitti nella battaglia di Cromdale il 1º maggio 1690. Due mesi dopo, Giacomo II d'Inghilterra veniva battuto il 1º luglio 1690 nella battaglia del Boyne in Irlanda.

Il giuramento di fedeltà

Guglielmo, divenuto ormai re d’Inghilterra offrì a tutti i clan delle Highlands un perdono generale per aver preso parte alle rivolte. In cambio, chiese loro che fosse fatto giuramento di fedeltà; chiunque avesse rifiutato, sarebbe stato vittima di rappresaglie. I capiclan delle Highlands chiesero, allora, il permesso di fare quel giuramento al re Giacomo, che era in esilio in Francia. Inizialmente, Giacomo tergiversò un po’ perché sperava ancora di riprendere il trono poi, alla fine, permise ai sudditi scozzesi che gli erano rimasti fedeli, di prestare il giuramento. Alcuni dei capiclan accettarono di giurare, ma altri si rifiutarono. Fra questi c’era Alastair Maclain, capo clan dei Macdonald di Glencoe, che alla fine accettò, sebbene con riluttanza e oltre il termine stabilito da Guglielmo I.

La rappresaglia contro i MacDonald

Alcuni elementi all'interno dell'amministrazione reale pensarono di sfruttare l'accaduto per organizzare una rappresaglia contro i MacDonald. Nella successiva inchiesta fu scoperto che era stato il segretario di Stato scozzese John Dalrymple, fieramente schierato dalla parte di Guglielmo I, a dar l’ordine al clan Campbell di massacrare i MacDonald.

Il massacro di Glencoe

Questi sono i fatti. Nelle prime ore del mattino del 13 febbraio del 1692, il reggimento inglese comandato dal conte Argyll, ospitato da già da due settimane nella valle di Glencoe e di cui faceva parte un gran numero di soldati del clan Campbell iniziò il massacro dei Macdonald, uccidendo in poco tempo 38 persone. I soldati inseguirono anche le loro vittime da un capo all’altro della vallata, dettero fuoco ai loro villaggi e più di 40 fra donne e bambini furono condannati a morte per mancanza di riparo (faceva molto freddo e la vallata era coperta di neve). L’episodio, di inaudita violenza, scosse molto l’opinione pubblica scozzese poiché si trattava di un atto atroce compiuto dagli ospitati contro chi li aveva invece accolti con generosità e questo violava le norme di civiltà e di comportamento più basilari.

Memoria storica e tradimento

In un poema di Walter Scott, il massacro della valle di Glencoe è ricordato come un sanguinoso tradimento; l’episodio è rimasto talmente vivo ed etichettato nella memoria popolare che ancor oggi in una taverna di Glencoe si può leggere un avviso che vieta l’ingresso nel locale ai venditori ambulanti e ai Campbell.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause politiche dietro il massacro di Glencoe?
  2. Il massacro di Glencoe fu il risultato di complesse vicende politiche interne della Gran Bretagna, legate al conflitto tra i sostenitori di Giacomo II e Guglielmo d’Orange. Il rifiuto iniziale di alcuni capiclan di giurare fedeltà a Guglielmo portò a rappresaglie, orchestrate da John Dalrymple.

  3. Chi fu responsabile dell'ordine di massacro contro i MacDonald?
  4. Fu il segretario di Stato scozzese John Dalrymple, sostenitore di Guglielmo I, a dare l'ordine al clan Campbell di massacrare i MacDonald.

  5. Come avvenne il massacro dei MacDonald a Glencoe?
  6. Nelle prime ore del 13 febbraio 1692, il reggimento inglese, ospitato nella valle di Glencoe e composto in gran parte da soldati del clan Campbell, iniziò il massacro, uccidendo 38 persone e condannando a morte più di 40 donne e bambini per mancanza di riparo.

  7. Quale fu la reazione dell'opinione pubblica scozzese al massacro?
  8. L'opinione pubblica scozzese fu profondamente scossa dall'episodio, considerato un atto di inaudita violenza e tradimento, poiché violava le norme di civiltà e comportamento, essendo stato compiuto da ospiti contro i loro ospitanti.

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