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Concetti Chiave

  • La restaurazione del 1660 segna il ritorno della monarchia con Carlo II, chiamato sul trono dal Parlamento, ricostituendo il legame tra le due istituzioni.
  • Carlo II, pur essendo protestante, affronta il problema della successione per evitare che il cattolico Giacomo diventi re, ma non riesce a far approvare pienamente le sue leggi.
  • Nel 1685, Giacomo II, cattolico e poco collaborativo con il Parlamento, sale al trono, intensificando i contrasti esistenti.
  • Lo scontro tra Giacomo II e il Parlamento culmina con la fuga del re nel 1688, a causa delle sue politiche favorevoli ai cattolici.
  • La Gloriosa Rivoluzione del 1688 porta al potere Guglielmo d’Orange e Maria, entrambi protestanti, senza alcuno spargimento di sangue.

Indice

  1. La restaurazione della monarchia
  2. Carlo II e la questione della successione
  3. L'ascesa di Giacomo II e la Gloriosa Rivoluzione

La restaurazione della monarchia

Alla morte di Oliver, suo figlio tenta di prendere in mano il potere, ma i nobili che erano parlamentari in epoca di Carlo I si fanno sentire con maggiore forza, si autoconvocano e chiamano sul trono Carlo II (1660-1685). Si tratta della restaurazione sia del Parlamento che della Monarchia, il primo composto dagli stessi membri di quello di Carlo I. Carlo II è però un monarca che viene chiamato sul trono dal suo Parlamento, e non viceversa, quindi è un po’ come se non ci fosse stata nessuna interruzione “repubblicana”.

Carlo II e la questione della successione

Carlo II è uno Stuart, che come il padre Carlo I eviterebbe volentieri la collaborazione con le Camere. È protestante, sposato con una cattolica, e gli si presenta subito il problema della successione: bisogna evitare che salga al trono suo fratello cattolico Giacomo. Quindi cerca di far approvare delle leggi in questo senso. Alcune vengono approvate dai Comuni, ma nessuna dai Lords.

L'ascesa di Giacomo II e la Gloriosa Rivoluzione

Nel 1685 è sul trono quindi Giacomo II (1665-1688), uno Stuart cattolico. Egli non solo continua la politica dei suoi predecessori nei confronti del Parlamento, ma è anche molto favorevole ai cattolici, dopo quasi un secolo di politiche che andavano in senso contrario. Lo scontro con le Camere è doppiamente aspro, al punto che Giacomo si vede costretto alla fuga nel 1688.

Il Parlamento chiama sul trono il genero di Giacomo, Guglielmo d’Orange, marito di Maria, sorella di Anna. Sono tutti e tre protestanti. Si tratta di un cambiamento di sovrano senza alcuno spargimento di sangue, che viene quindi ricordato come la Gloriosa Rivoluzione.

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