Concetti Chiave
- Le guerre dell'oppio furono innescate dal commercio dell'oppio tra la Gran Bretagna e la Cina, con l'obiettivo di aprire la Cina al commercio internazionale.
- I commercianti inglesi della Compagnia delle Indie utilizzavano l'oppio come merce di scambio per bilanciare gli acquisti di tè e soia dai cinesi.
- Dal XVIII secolo, l'oppio divenne una valuta di scambio non solo in Cina, ma in tutta l'Asia orientale, con una domanda e un'offerta in continua crescita nel XIX secolo.
- Il consumo di oppio in Cina era noto dal X secolo per le sue proprietà terapeutiche, ma solo nel XVIII secolo divenne un passatempo per le classi agiate, aumentando rapidamente nel XIX secolo.
- Il governo imperiale cinese tentò di controllare il consumo di oppio attraverso editti e pene severe a partire dal XVIII secolo, intensificando le misure nel 1813 e affrontando il contrabbando crescente negli anni 1830.
Indice
Il commercio dell'oppio
Il pretesto del conflitto fu in effetti il commercio dell’ oppio che occupava un posto che oggi si fa fatica a immaginare.
Ma la vera posta in gioco era l’apertura della Cina alle relazioni internazionali. Detto questo, se il conflitto scoppiò per il commercio dell’ oppio, e perché allora rappresentava la principale merce di scambio tra la Gran Bretagna e la Cina.
L'importanza dell'oppio nel XVIII secolo
Da quanto tempo l’oppio aveva un posto così importante nel commercio tra Inghilterra e Cina?
Non si trattava dell’ Inghilterra in quanto Stato, ma dei commercianti inglesi della Compagnia delle Indie.
Nel XVIII secolo questi commercianti acquistavano dai Cinesi tè e soia, ma non potevano vendere le loro mercanzie sul mercato di Canton.
Per equilibrare gli scambi, alla fine del XVIII e all’inizio del XIX secolo cominciarono a vendere l’oppio che facevano venire dall’ India per mare.
L’ oppio divenne una moneta di scambio nelle relazioni commerciali, ma non solo con la Cina, ma anche con tutta l’Asia orientale, in particolare con le Indie olandesi.
L'espansione del commercio dell'oppio
Nel corso del XIX secolo l’esplosione congiunta dell’ offerta e della domanda diede un’ ampiezza considerevole a questo commercio. Nel 1800 la Cina importava circa 4000 casse (ogni cassa conteneva circa 60 kg d’oppio raffinato). A partire dal 1800 i volumi d’affari aumentarono incessantemente: 20.000, 30.000 casse e, nel 1830, quasi 40.000, circa 2400 tonnellate d’oppio.
Consumo e regolamentazione dell'oppio
Si. Esisteva già una piccola cultura locale. L’oppio era conosciuto in Cina dal X secolo per le sue virtù terapeutiche. Ma solo nel XVIII secolo i Cinesi cominciarono a consumarlo per piacere. A quell’ epoca era un passatempo limitato alle classi più agiate. Dall’ inizio del XIX secolo la domanda aumentò molto rapidamente, aprendo un mercato straordinario. Nel Bengala la Compagnia delle Indie orientali sviluppò allora una produzione che permetteva di finanziare da una parte la conquista e l’amministrazione dell’India, dall’ altra le sue importazioni di tè.
I primi editti imperiali contro l’oppio sono degli anni 1729-1732. Nel 1813 si aggravarono le pene per consumatori e trafficanti. Gli alti funzionari che infrangevano il divieto erano condannati alla gogna e dovevano dimettersi dal loro incarico.
A partire dal 1830 il commercio contrabbando s’intensificò e il consumo aumentò considerevolmente. A questo punto, le autorità imperiali si preoccuparono seriamente degli effetti nocivi della droga sulla sanità pubblica.
Domande da interrogazione
- Qual era il vero obiettivo della Gran Bretagna nella guerra dell'oppio contro la Cina?
- Come si sviluppò il commercio dell'oppio tra la Gran Bretagna e la Cina?
- Qual era la situazione del consumo di oppio in Cina prima del XIX secolo?
- Come rispose il governo imperiale cinese al crescente commercio e consumo di oppio?
Il vero obiettivo era l'apertura della Cina alle relazioni internazionali, anche se il conflitto scoppiò ufficialmente per il commercio dell'oppio.
I commercianti inglesi della Compagnia delle Indie iniziarono a vendere oppio proveniente dall'India per equilibrare gli scambi commerciali con la Cina, dove acquistavano tè e soia.
L'oppio era conosciuto in Cina dal X secolo per le sue virtù terapeutiche, ma solo nel XVIII secolo i Cinesi iniziarono a consumarlo per piacere, principalmente tra le classi agiate.
Il governo cinese emise editti contro l'oppio già dal 1729-1732, inasprendo le pene nel 1813 e intensificando le misure contro il contrabbando e il consumo a partire dal 1830.