Concetti Chiave
- Le guerre del '700 tra Francia e Inghilterra si estendono oltre il continente europeo, coinvolgendo anche l'America e l'India, rendendole conflitti di portata mondiale.
- Il sistema dei rapporti internazionali di forza è cruciale per comprendere la politica europea del XVIII secolo.
- La politica inglese del '700 mira all'equilibrio per favorire il commercio, mentre la Francia cerca di mantenere la propria egemonia commerciale attraverso conflitti.
- Dopo il trattato di Utrecht, la guerra tra Spagna e altre potenze si riaccende nel 1717, con la pace firmata solo nel 1720, confermando gli accordi precedenti.
- Il Portogallo è fortemente dipendente dall'Inghilterra per l'importazione di prodotti e l'esportazione di vini dal 1703.
Conflitto globale del '700
Nel corso delle guerre del ‘700, secondo gli storici della World History vi è un conflitto fra Francia e Inghilterra, che apre un fronte non più solo continentale ma, giacché combattute fra potenze coloniali, non solo in America (che porterà poi alle guerre di successione) ma anche in India, e permette di definirlo mondiale.
Politica europea del 1700
per comprendere il 1700 è necessario capire il sistema dei rapporti internazionali di forza.
In questo arco di tempo, che dura per tutto il secolo del ‘700, la politica europea è differente: se gli inglesi puntano all’equilibrio che favorisca loro il commercio, e sarà inserita in pochi conflitti, la Francia vuole in tutti i modi mantenere l’egemonia commerciale per cui Luigi si era adoperato e coglierà tutte le occasioni conflittuali.
Guerra e pace nel 1700
Già dall’inizio del secolo precisamente nel 17, appena finito di redigere la pace di Utrecht, inizia una nuova guerra (1717-1720) scatenata dalla Spagna.
Già nel 18 la guerra è terminata, perché la Spagna non riesce a reggere, ma la firma della pace arriva nel ’20, e riconferma ciò che era stato stabilito. La Spagna oltre a ricevere privilegi commerciali deve cedere Minorca, ma soprattutto Gibilterra, suolo strategico fra l’atlantico e il mediterraneo. Il Portogallo dal 1703 è largamente dipendente dall’Inghilterra per l’importazione di prodotti manifatturieri ed esportazione di vini pregiati.