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Concetti Chiave

  • La Convenzione decise il destino del re, che fu processato, condannato a morte e giustiziato il 21 gennaio 1793.
  • La ghigliottina, proposta dal medico Guillotin, fu adottata per "democratizzare" la pena capitale, riducendo il dolore.
  • La guerra fu dichiarata a Gran Bretagna, Olanda e Spagna, provocando malcontento nelle campagne per la leva di massa.
  • Le rivolte interne, come quella nella Vandea, furono duramente represse, evidenziando il conflitto tra contadini e rivoluzione.
  • Le donne delle campagne si opposero alla rivoluzione per motivi tradizionali e religiosi, mentre le borghesi erano politicamente attive.

Indice

  1. La sorte del re
  2. La ghigliottina e la pena di morte
  3. Guerra e malcontento nelle campagne
  4. Le donne e la rivoluzione

La sorte del re

La prima questione affrontata dalla Convenzione fu la sorte del re. Molti deputati avevano una posizione incerta: alcuni ritenevano che la decisione doveva essere rimessa nelle mani del popolo, altri richiedevano che il giudizio definitivo fosse deciso dall’intera Convenzione, trasformata in tribunale. Alla fine prevalsero questi ultimi. Il re fu processato dai deputati, condannato a morte e il 21 gennaio 1793 salì sulla ghigliottina.

La ghigliottina e la pena di morte

La ghigliottina fu utilizzata per la “democratizzazione”della pena di morte. Proposta avanzata dal medico Guillotin il quale sosteneva che così non si sarebbe sentito il dolore.

Guerra e malcontento nelle campagne

La Convenzione dichiarò guerra anche a Gran Bretagna, Olanda e Spagna: per affrontare questi impegni militari fu decisa una leva di massa, che provocò un grave malcontento nelle campagne, perché mancarono

gli uomini per il lavoro nei campi. Inoltre, i contadini erano delusi dalla rivoluzione, perché non avevano

ottenuto le terre: alla proprietà feudale si era sostituita quella borghese. Si aprì così un fronte interno: l’opposizione fu particolarmente dura nella regione della Vandea, dove la rivolta fu repressa con estrema ferocia dall’esercito repubblicano.

Le donne e la rivoluzione

Nelle campagne le donne si schierarono contro la rivoluzione perché legate alle tradizioni e sospette ai tentativi di diminuire il ruolo della religione cattolica e della Chiesa. Le sole donne politicamente attive erano borghesi. Solo nel 1793 fu fondato un club: la società repubblicana rivoluzionaria che poi si divise: quelle che intendevano combattere per la rivoluzione e altre che ritenevano che il ruolo delle madri di famiglia non potesse essere uguale a quello degli uomini.

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