Concetti Chiave
- Luigi XIV salì al trono a 5 anni, con la reggenza della madre Anna d'Austria e del cardinale Mazarino fino al 1661.
- Credeva nel potere assoluto del sovrano, rifiutando di nominare un primo ministro per mantenere il controllo diretto del governo.
- Intendeva rafforzare lo Stato eliminando poteri aristocratici, parlamentari e ecclesiastici a favore del proprio.
- Istituì un Consiglio Supremo di Stato con tre ministri scelti tra i borghesi per gestire affari segreti, interni e finanze.
- Eliminò il diritto di rimostranza e utilizzò gli intendenti per sottomettere avversari e consolidare il potere reale.
Indice
L'ascesa al trono di Luigi XIV
Luigi XIV ereditò il trono all'età di 5 anni,in seguito alla morte del padre Luigi XIII. Nell'attesa della sua crescita,il governo fu retto dalla madre Anna d'Austria e dal Primo ministro,il cardinale Giulio Mazarino.
Il governo personale di Luigi XIV
Nel 1661 Mazarino morì e Luigi XIV assunse il potere. Egli era convinto che il potere dovesse restare solo nelle mani del sovrano e quindi decise di governare da solo,perciò non nominò un primo ministro. Egli credeva inoltre nell'origine divina del potere sovrano,infatti scelse l'emblema del Sole.
Obiettivi politici di Luigi XIV
Luigi XIV si proponeva alcuni obiettivi politici:
-rafforzare lo Stato eliminando il potere dell'aristocrazia,dei Parlamenti e della Chiesa;
-rafforzare il proprio potere personale assumendo il controllo totale dello stato.
Per fare ciò istituì un Consiglio Supremo di Stato costituito dal re e tre ministri(degli Affari segreti,degli Interni e delle Finanze). Questi venero scelti tra i borghesi e non tra i nobili. Per eliminare le resistenze locali introdussse gli intendenti(funzionari pubblici dipendenti dal re). Luigi XIV abolì il diritto di rimostranza,cioè la facoltà di opporsi alle decisioni del re,di conseguenza gli avversari della monarchia furono sottomessi. Inoltre mantenne a corte lussuosamente i cortigiani. Tutti agivano in nome del re.