ZiedSarrat
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • I monarcòmachi erano scrittori che giustificavano il diritto di resistere a comandi ingiusti del sovrano, nonostante non fossero ostili alla monarchia.
  • Le Vindiciae contra tyrannos, scritte da Junius Brutus nel 1579, sostengono che i sudditi non devono obbedire a ordini contrari alla legge di Dio.
  • Il potere del sovrano, secondo le Vindiciae, deriva da un duplice contratto: uno con Dio e uno con il popolo, che richiede pietà e giustizia dal re.
  • Il diritto di resistenza era visto come privilegio dei ceti signorili e dei magistrati, non della moltitudine privata, che doveva obbedire passivamente.
  • Le dottrine degli ugonotti francesi erano più vicine alla Magna Charta che al moderno pensiero democratico, sostenendo una resistenza limitata a certi ceti.

Indice

  1. Definizione dei monarcòmachi
  2. Influenza delle Vindiciae
  3. Contratti e obblighi del sovrano
  4. Diritto di resistenza e ceti signorili

Definizione dei monarcòmachi

Furono definiti monarcòmachi (dal greco mònarchos, "monarca" e machos, "che combatte") quegli scrittori che, pur non essendo ostili alla monarchiam giustificavano il diritto a resistere a un comando ingiusto del sovrano.

Influenza delle Vindiciae

I monarcòmachi impressero una svolta profonda al pensiero politico della Riforma.

Tra le opere più importanti degli ugonotti vi fu senz'altro lo scritto Vindiciae contra tyrannos (Rivendicazioni nei confronti dei tiranni), pubblicato nel 1579 da Junius Brutus (pseudonimo probabilmente di Duplessis-Mornay, 1549-1623).

Contratti e obblighi del sovrano

Le Vindiciae utilizzano soprattutto riferimenti teologici per dimostrare che i sudditi non devono obbedire al sovrano quando questi ordini qualcosa che sia contrario alla legge di Dio. La nozione di Stato che ne emerge è assai distante da quella laica di Machiavelli. Secondo le Vindiciae,il potere del sovrano deriva da un duplice contratto che si instaura da un lato tra Dio e il e dall'altro tra il re e il popolo. Il primo contratto genera nel sovrano l'obbligo della pietà, il secondo l'obbligo della giustizia. Il re deve essere pio e giusto e deve curarsi della vita religiosa del suo popolo; il popolo deve opporsi a un sovrano che lo spinge al peccato. Il re che violi uno di questi patti si trasforma automaticamente in tiranno e il popolo è legittimato alla resistenza, fino alla soluzione estrema del regicidio.

Diritto di resistenza e ceti signorili

Nelle Vindiciae si riteneva che il diritto di resistenza fosse privilegio esclusivo dei ceti signorili e dei magistrati intermedi. Il populus dei monarcòmachi, dunque, non era altro che l'insieme edi ceti e dei loro rappresentanti, non la moltitudine degli individui privati, per i quali si predicava il dovere dell'obbedienza passiva. In questo senso, le dottrine antirealiste degli ugonotti francesi sono assai più vicine allo spirito della Magna Charta (1215) che al moderno pensiero democratico.

Domande da interrogazione

  1. Chi erano i monarcòmachi e quale era la loro posizione nei confronti della monarchia?
  2. I monarcòmachi erano scrittori che, pur non essendo ostili alla monarchia, giustificavano il diritto a resistere a un comando ingiusto del sovrano.

  3. Qual è l'importanza delle Vindiciae contra tyrannos nel pensiero politico della Riforma?
  4. Le Vindiciae contra tyrannos, pubblicate nel 1579, furono un'opera fondamentale degli ugonotti che influenzò profondamente il pensiero politico della Riforma, giustificando la resistenza contro i sovrani tirannici.

  5. Quali sono i contratti e gli obblighi del sovrano secondo le Vindiciae?
  6. Secondo le Vindiciae, il potere del sovrano deriva da un contratto con Dio, che impone l'obbligo della pietà, e un contratto con il popolo, che impone l'obbligo della giustizia. Un sovrano che viola questi patti diventa un tiranno, legittimando la resistenza del popolo.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

ZiedSarrat di Mauro_105

URGENTE (321112)

ZiedSarrat di Lud_

domandina

ZiedSarrat di Samantha Petrosino