Concetti Chiave
- Le 13 colonie americane erano divise in tre gruppi: puritani nel nord, popolazione mista al centro e piantatori nel sud, con economie diverse basate su agricoltura, commercio e schiavitù.
- Le tensioni con la Gran Bretagna, causate da tasse come lo Sugar Act e lo Stamp Act, culminarono nel Boston Tea Party e portarono alla dichiarazione di indipendenza nel 1776.
- La Rivoluzione americana, durata dal 1775 al 1783, vide la partecipazione della Francia e della Spagna al fianco dei coloni, portando alla vittoria decisiva a Yorktown.
- Nel 1787, gli Stati Uniti adottarono una Costituzione che li trasformò in una repubblica federale, basata sulla divisione dei poteri tra legislativo, esecutivo e giudiziario.
- La società americana del Settecento si distingueva per l'assenza di una classe nobiliare chiusa, con una mobilità sociale basata su capacità e fortuna individuali.
Indice
Le colonie americane
La Gran Bretagna ha il controllo di 13 colonie dell'America del Nord. I coloni sono quasi tutti puritani inglesi che vivono nel rispetto della Bibbia e sognano di fondare comunità fatte di persone libere e uguali.
Altri sono a caccia di fortuna, altri ancora sono schiavi temporanei. Nella seconda metà del Settecento le colonie americane sono abitate da 3 milioni di bianchi è da circa 600000 neri, gli schiavi importati dall’Africa con il commercio triangolare.Economia e società delle colonie
Le 13 colonie possono essere riunite in tre gruppi diversi: nel nord risiedono i puritani inglesi, che vivono di agricoltura, pesca e commerci marittimi; nel centro la popolazione è mista e si dedica al commercio; il sud basa la sua economia sui latifondi dei piantatori che esportano i prodotti coltivati dagli schiavi.
Tensioni con la madrepatria
I coloni sono uniti dalla fede cristiana, dall'uso della lingua inglese e dall' attaccamento alle tradizioni politiche britanniche, però non sono contenti della loro dipendenza da Londra perché sono obbligati ad esportare le loro materie prime solo in Gran Bretagna e ad acquistare dalla madrepatria tutti i prodotti lavorati.
La guerra di indipendenza
Alla Guerra dei Sette Anni parteciparono truppe di coloni che, dopo la vittoria dell'Inghilterra, sperano di ottenere qualche vantaggio. Londra, provata a dei costi del conflitto, decide di aumentare le tasse emanando lo Sugar Act e lo Stamp Act. Le reazioni sono violente e quando la madrepatria impone un'altra tassa sul tè, si scatena il Boston Tea Party, una rivolta in cui gli americani buttano in mare tonnellate di tè inglese. Successivamente ogni colonia elegge una propria assemblea e la dichiara potere indipendente. Il coordinamento delle assemblee viene affidato ad un congresso continentale che si riunisce a Filadelfia nel 1774. La mossa seguente è l'arruolamento di un esercito di liberazione affidato al comando di George Washington. Scoppia così la guerra di indipendenza, chiamata anche rivoluzione americana, che dura dal 1775 al 1783. Per vendicare Le sconfitte subite durante la guerra dei sette anni, nel 1778 la Francia si schiera a fianco dei coloni, impegnando la flotta inglese che è costretta a togliere il blocco dai porti americani. Poco dopo entra in guerra anche la Spagna, e nel 1781 l'esercito di Washington batte definitivamente gli inglesi a Yorktown.
La nascita degli Stati Uniti
Nel 1783 la Gran Bretagna è costretta a concedere l'indipendenza alle colonie e nascono così gli Stati Uniti d'America. Intanto, nel 1776 i coloni hanno approvato un documento chiamato dichiarazione di indipendenza, che si basa sui principi dell'illuminismo: uguaglianza, libertà e ricerca della felicità.
La costituzione americana
Nel 1787 gli Stati Uniti adottano una Costituzione che li rende una repubblica federale: ogni Stato è libero di emanare leggi e di avere una propria polizia e propri Tribunali per amministrare la giustizia, mentre lo Stato centrale deve garantire la difesa attraverso l’esercito e organizzare l’economia. Seguendo la teoria illuminista della divisione dei poteri, il potere legislativo viene dato al congresso e al Senato, quello giudiziario alla corte suprema e quello esecutivo al Presidente della Repubblica, il primo dei quali è George Washington.
Differenze sociali tra America e Inghilterra
Benché a prima vista la società americana assomiglia a quella inglese, le differenze sono sostanziali. In America, infatti, non esistono i presupposti per creare una classe nobiliare chiusa e privilegiata; inoltre, tutti i contadini sono proprietari delle loro fattorie e nelle città gli artigiani non accettano una posizione subordinata rispetto ai loro clienti. Gli unici a cercare di imitare i gentiluomini inglesi sono i grandi piantatori degli stati del sud, anche se lavorano duramente per gestire le loro tenute e hanno scarsa disponibilità di denaro. Nel complesso, la società americana del Settecento è un mondo della classe media caratterizzato dalla massima mobilità, cioè dalla possibilità di salire e scendere la scala sociale solo in base alle proprie capacità e alla propria fortuna.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali cause di insoddisfazione dei coloni americani nei confronti della Gran Bretagna?
- Come hanno reagito i coloni americani alle nuove tasse imposte dalla Gran Bretagna?
- Qual è stato il ruolo della Francia nella Rivoluzione americana?
- Quali principi illuministi sono stati incorporati nella Dichiarazione di Indipendenza del 1776?
- In che modo la Costituzione del 1787 ha strutturato il governo degli Stati Uniti?
I coloni erano insoddisfatti della loro dipendenza da Londra, poiché erano obbligati a esportare materie prime solo in Gran Bretagna e a comprare prodotti lavorati dalla madrepatria. Inoltre, l'aumento delle tasse come lo Sugar Act e lo Stamp Act ha aggravato il malcontento.
I coloni hanno reagito violentemente alle nuove tasse, culminando nel Boston Tea Party, dove hanno gettato in mare tonnellate di tè inglese in segno di protesta.
La Francia si è schierata a fianco dei coloni nel 1778 per vendicare le sconfitte subite durante la Guerra dei Sette Anni, impegnando la flotta inglese e contribuendo alla vittoria dei coloni.
La Dichiarazione di Indipendenza si basa sui principi illuministi di uguaglianza, libertà e ricerca della felicità.
La Costituzione del 1787 ha reso gli Stati Uniti una repubblica federale, con una divisione dei poteri: il potere legislativo al Congresso e al Senato, quello giudiziario alla Corte Suprema e quello esecutivo al Presidente della Repubblica.