Concetti Chiave
- Maria Teresa d'Austria implementò riforme per consolidare la sua autorità, diversamente dal figlio Giuseppe II che seguì i principi illuministi.
- Affrontò un'amministrazione retrograda e un sistema feudale, mirando a unificare gli Stati sotto la sua dominazione.
- Con l'aiuto di ministri, creò una Cancelleria unita e riorganizzò le finanze, rafforzando il potere della corona.
- Sviluppò l'industria e il commercio, favorendo la crescita della borghesia e regolamentando il settore educativo.
- Maria Teresa abolì diritti feudali, migliorando le condizioni dei contadini e applicando riforme anche in Ungheria.
Indice
Riforme di Maria Teresa
Negli stati dominati dalla casa di Asburgo, furono intraprese riforme dai due sovrani: prima da Maria Teresa e successivamente dal figlio Giuseppe II, con uno spirito diverso. Infatti Maria Teresa non seguiva un piano ben definito ed il suo scopo era quello di consolidare la sua autorità, mentre Giuseppe II si preoccupò di riformare lo stato seguendo i principi della ragione come gli avevano insegnato i filosofi illuministi.
Amministrazione e privilegi nobiliari
Quando Maria Teresa sale al trono si trovava di fronte ad una amministrazione retrograda.
Era vigente un sistema sostanzialmente feudale, per quanto rinnovato nel XVII secolo: le grandi proprietà erano nelle mani dei nobili e le differenze di origine, di lingua di religione costituivano altrettanti ostacoli tali da impedire ogni tentativo di unificazione.
Per ottenere l’aiuto militare dei nobili ungheresi in un momento difficile della gestione della politica interna,, nel 1741, Maria Teresa promise loro di rispettare i loro privilegi. Tuttavia degli altri Stati (Austria, Boemia, Stiria, Tirolo, Carinzia) essa cercò di fare un solo ed unico Stato.
Unificazione e sviluppo economico
Con l’aiuto di due ministri molto capaci, Haugwitz e Kaunitz, creò una Cancelleria unita di Boemia e Austria, organizzò le finanze comuni, nominò nelle province dei governatori e dei funzionari che dipendevano direttamente dalla corona. L’esercito, che in tempo di pace era sempre pronto ad intervenire, aumentò il potere della sovrana. Si preoccupò di sorvegliare e regolamentare l’industria: tessitura, filatura, fabbriche di ferro, di cristallo e di porcellana sono quelle che ebbero il maggiore sviluppo. Il commercio sui sviluppò notevolmente permettendo di favorire la crescita della borghesia.
Istruzione e diritti dei contadini
Con l’intento di rispondere ai bisogni della borghesia, Maria Teresa si interessò dell’istruzione, sforzandosi di instaurare un insegnamento molto più pratico rispetto a quello dei Gesuiti.. Infine per migliorare la situazione dei contadini, Maria Teresa soppresse i diritti feudali e nel 1775 fissò in modo chiaro le condizioni della “corvée”. Le stesse misure riformatrici furono applicate anche in Ungheria.
Nell’insieme si può dire che, con il suo dispotismo illuminato, Maria Teresa cercò di migliorare la situazione materiale ed il livello morale dei suoi sudditi
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali riforme intraprese da Maria Teresa d'Austria?
- In che modo Maria Teresa cercò di unificare gli stati sotto il suo dominio?
- Qual era l'obiettivo principale di Maria Teresa con le sue riforme?
Maria Teresa d'Austria intraprese diverse riforme per consolidare la sua autorità, tra cui la creazione di una Cancelleria unita di Boemia e Austria, l'organizzazione delle finanze comuni, la nomina di governatori e funzionari dipendenti dalla corona, e la regolamentazione dell'industria e del commercio. Si occupò anche dell'istruzione e migliorò le condizioni dei contadini sopprimendo i diritti feudali.
Maria Teresa cercò di unificare gli stati sotto il suo dominio creando una Cancelleria unita di Boemia e Austria, organizzando le finanze comuni e nominando governatori e funzionari che dipendevano direttamente dalla corona. Tuttavia, rispettò i privilegi dei nobili ungheresi per ottenere il loro aiuto militare.
L'obiettivo principale di Maria Teresa con le sue riforme era migliorare la situazione materiale e il livello morale dei suoi sudditi, consolidando al contempo la sua autorità attraverso un dispotismo illuminato.