Concetti Chiave
- Maria Teresa d’Asburgo implementò il dispotismo illuminato, limitando i poteri locali e riformando il sistema fiscale e scolastico.
- Le sue riforme inclusero la riduzione dei privilegi fiscali di clero e nobiltà e la promozione delle attività produttive.
- Giuseppe II continuò il percorso riformatore, introducendo libertà religiosa e abolendo la servitù della gleba e i privilegi feudali.
- Giuseppe II ristrutturò la Chiesa, imponendo il matrimonio civile e regolando l'attività religiosa.
- Leopoldo II successivamente moderò e limitò alcune delle riforme di Giuseppe II.
Riforme di Maria Teresa
1) Maria Teresa d’Asburgo adottò il dispotismo illuminato per tutta la durata del suo regno (1740-1780)
Riforme:
- Limitare i poteri delle assemblee locali;
- Togliere gli antichi privilegi fiscali al clero e alla nobiltà;
- Fare compilare un catasto delle proprietà dei sudditi a fini fiscali (catasto = registro delle proprietà immobiliari [terreni e abitazioni] che serve a fini fiscali per calcolare le tasse che il proprietario deve versare allo Stato);
- Affidare il fisco a funzionari alla dipendenza del governo;
- Promuovere lo sviluppo delle attività produttive;
- Ridurre i dazi interni;
- Riordinare il sistema scolastico, dopo l’espulsione della Compagnia di Gesù.
Politica di Giuseppe II
2) Il figlio Giuseppe II proseguì la politica riformatrice della madre (1780-1790)
Riforme che portano all’opposizione delle classi privilegiate:
- Dà ampia libertà religiosa;
- Abolisce la servitù della gleba;
- Elimina i privilegi feudali e nobiliari;
- Sopprime l’obbligo per gli artigiani di far parte delle antiche corporazioni.
Riforme nei confronti della Chiesa (voleva toglierle la libertà decisionale):
- Istituisce il matrimonio civile;
- Sopprime alcuni conventi;
- Sottopone i seminari diocesani al controllo delle universalità statali;
- Abolisce feste e processioni;
- Fissa il tipo e la quantità delle messe da celebrare.
Limitazioni di Leopoldo II
3) Leopoldo II contiene e limita le riforme del predecessore