Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La "crisi generale del Seicento" fu caratterizzata da una serie di trasformazioni che colpirono quasi tutti i paesi europei, tra cui carestie, epidemie e guerre.
  • L'agricoltura e la produzione manifatturiera subirono un forte declino, aggravato da epidemie di peste, vaiolo e tifo, con gravi conseguenze demografiche.
  • La Spagna, nonostante fosse il paese più ricco d'Europa, dovette affrontare una grave crisi economica dovuta all'esaurimento delle miniere d'argento e alle spese militari.
  • La società del Seicento era divisa in tre ordini: nobiltà, clero e terzo stato, con quest'ultimo composto principalmente da lavoratori manuali e una crescente popolazione di poveri e mendicanti.
  • I continui aumenti delle tasse e le condizioni di vita difficili portarono a tumulti e ribellioni popolari in diverse regioni europee.

Indice

  1. La crisi generale del Seicento
  2. Impatto economico e sociale
  3. Struttura sociale del Seicento

La crisi generale del Seicento

Questo generale processo di trasformazioni, identificato dagli storici come la “crisi generale del Seicento”, investì quasi tutti i paesi europei. Molteplici le cause scatenanti di una siffatta crisi: l’agricoltura produceva poco o niente e a questa penuria di derrate agricole si sommarono anche gli effetti devastanti delle epidemie di peste, vaiolo e tifo; la contrazione demografica figlia anch’essa delle vittime dovute dalle epidemie e dalle varie guerre; la minor produzione manifatturiera, industriale e commerciale; i sempre più frequenti alternarsi di cicli carestie-epidemie-carestie; gli effetti nefasti delle guerre; con lo spostamento degli eserciti c’erano ovunque saccheggi, devastazioni, diffondersi di nuove malattie; il declino di vecchie e il consolidamento di nuove gerarchie nella vita degli Stati e nelle relazioni internazionali ed anche i vari movimenti sociali, rivolte e rivoluzioni che scossero l’Europa del tempo.

Impatto economico e sociale

La crisi colpì duramente anche il settore commerciale.

La Spagna che, era il paese più ricco d’Europa, già nella seconda metà del secolo i reali spagnoli, trovandosi a corto di denaro anche per l’esaurirsi delle miniere d’argento dei ricchi possedimenti americani e delle ingenti spese militari, dovettero chiedere prestiti ai banchieri di mezza Europa, non riuscendo in molti casi a risanare i debiti.

Struttura sociale del Seicento

La società nel seicento era strutturata in tre ordini: la nobiltà, il clero e il terzo stato. I nobili possedevano la maggior parte delle proprietà terrene, godevano di molti privilegi e in cambio di ciò aiutavano il re e le sue truppe. Il clero occupava una posizione di rilievo, con parecchi privilegi anche di natura materiale. Il terzo stato rappresentava la maggioranza della popolazione, ne facevano parte pochi borghesi ricchi (giudici avvocati, grossi mercanti) e soprattutto quelli che per vivere dovevano fare un lavoro manuale: artigiani, operai, manovali. Moltissimi non avevano un lavoro, erano i poveri, i mendicanti, i vagabondi, che si arrangiano con espedienti e piccoli furti. Erano considerati un pericolo sociale, per loro venivano costruiti ospizi, dove rinchiuderli. La loro condizione peggiorò ulteriormente con le epidemie, le guerre, la scarsità dei raccolti. A causa dei continui aumenti di tasse vi furono tumulti, ribellioni popolari.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali cause della crisi del Seicento?
  2. La crisi del Seicento fu causata da una combinazione di fattori, tra cui la scarsa produzione agricola, le epidemie di peste, vaiolo e tifo, la contrazione demografica, la riduzione della produzione manifatturiera e commerciale, le guerre e i conseguenti saccheggi e devastazioni.

  3. Come influì la crisi del Seicento sulla struttura sociale dell'epoca?
  4. La crisi del Seicento accentuò le difficoltà del terzo stato, composto principalmente da artigiani, operai e poveri, aggravando la loro condizione a causa delle epidemie, guerre e scarsità di raccolti, mentre la nobiltà e il clero mantennero i loro privilegi.

  5. In che modo la crisi economica colpì la Spagna nel Seicento?
  6. La Spagna, nonostante fosse il paese più ricco d'Europa, si trovò in difficoltà economiche a causa dell'esaurimento delle miniere d'argento e delle ingenti spese militari, costringendo i reali a chiedere prestiti ai banchieri europei senza riuscire a risanare i debiti.

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