Concetti Chiave
- Le riforme del Settecento, influenzate dagli illuministi, aumentarono l'alfabetizzazione in Inghilterra, Scozia e Francia, coinvolgendo anche artigiani e professionisti.
- L'espansione dell'istruzione portò a un pubblico più ampio di lettori, favorendo lo sviluppo dell'editoria e la nascita di quotidiani come "The Spectator" e il "Times".
- La diffusione dei giornali contribuì alla formazione di un'opinione pubblica libera e autonoma, differente dall'influenza esercitata dai sovrani in passato.
- Luoghi di socializzazione come caffè e teatri, insieme alla stampa, furono cruciali per il libero scambio di idee nella società del tempo.
- Il Licensing Act del 1695 in Inghilterra abolì la censura sulle opere a stampa, sancendo la libera circolazione delle idee, base della cultura democratica moderna.
Indice
Riforme e alfabetizzazione nel Settecento
Nel Settecento, alcune riforme volute da sovrani influenzati dalle idee degli illuministi concorsero ad accrescere l'alfabetizzazione: le percentuali della popolazione adulta alfabetizzata raggiunsero il 65% in Inghilterra, l'88% in Scozia e il 52% in Francia. Ciò rivela che iniziarono a leggere e a scrivere non solo gli strati più alti della società, ma anche gli artigiani e i professionisti.
Sviluppo dell'editoria e opinione pubblica
Un'istruzione più diffusa ampliò il pubblico dei lettori e di conseguenza favorì lo sviluppo dell'editoria. Nel 1711 nacque in Inghilterra "The Spectator", il primo quotidiano di opinione e attualità che proproneva articoli di costume, di economia e di politica. Il suo successo favorì la nascita di altre iniziative editoriali che culminarono, nel 1785, nella fondazione del più noto e prestigioso quotidiano d'opinione, il "Times". La presenza del giornale nella vita quotidiana determinò un ulteriore fatto rivoluzionario, lento ma irreversibile: la formazione dell'opinione pubblica. Nelle epoche passate i sovrani e gli stati più potenti della società operavano per influenzare e controllare l'opinione dei sudditi. La grande novità dell'età moderna consistette invece nell'elaborazione di un'opinione libera e autonoma. Ad alimentarla non conscorse solo la stampa periodica (cioè riviste pubblicate con scadenza fissa), ma anche la diffusione dei teatri e dei luoghi di socializzazione come i caffè e una concezione più libera dei rapporti tra i cittadini e il potere.
Diffusione dei caffè e socializzazione
L'uso dei caffè si diffuse in Europa alla fine del Seicento e, secondo l'usanza parigina, vennero chiamati con il nome della bevanda anche i locali pubblici in cui la si poteva bere. A metà del XVIII secolo vi erano a Parigi 700 botteghe del caffè, a Londra esistevano 700 case del caffè su una popolazione di 600000 abitanti, a Venezia nella sola piazza San Marco ve n'erano ben 25.
Il più noto caffè letterario italiano ebbe sede a Milano. Qui si riunivano i fratelli Alessandro e Pietro Verri, e i soci dell'Accademia dei Pugni. "Il Caffè" fu anche il titolo del periodico pubblicato tra il 1764 e il 1766, al quale collaborò Cesare Beccaria.
Libera circolazione delle idee
Tutti questi elementi sono alla base di una grande conquista: la libera circolazione delle idee, sancita in Inghilterra nel 1695 dal Licensing Act, che aboliva la censura sulle opere a stampa. Per la prima volta il pubblico riusciva a dar voce a diversi e contrapposti interessi e punti di vista. Il confronto delle idee divenne così una componente essenziale della società: senza questa condizione, non si sarebbe potuta formare la cultura democratica in cui oggi viviamo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le percentuali di alfabetizzazione nel Settecento in Inghilterra, Scozia e Francia?
- Qual è stato il primo quotidiano di opinione e attualità in Inghilterra e quando è stato fondato?
- Quale ruolo hanno avuto i caffè nella formazione dell'opinione pubblica?
- Qual è stata la grande conquista sancita dal Licensing Act del 1695 in Inghilterra?
Nel Settecento, le percentuali di alfabetizzazione erano del 65% in Inghilterra, dell'88% in Scozia e del 52% in Francia.
Il primo quotidiano di opinione e attualità in Inghilterra è stato "The Spectator", fondato nel 1711.
I caffè hanno svolto un ruolo importante come luoghi di socializzazione e discussione, contribuendo alla formazione di un'opinione pubblica libera e autonoma.
Il Licensing Act del 1695 ha sancito la libera circolazione delle idee abolendo la censura sulle opere a stampa, permettendo al pubblico di esprimere diversi interessi e punti di vista.