Concetti Chiave
- La guerra civile americana (1861-1865) iniziò quando tredici stati del sud dichiararono l'indipendenza, ma Lincoln si oppose strenuamente per mantenere l'unità dell'Unione.
- L'invenzione della macchina sgranatrice per il cotone nel 1797 portò a una massiccia espansione del settore cotoniero nel sud, rendendo la schiavitù economicamente indispensabile.
- Gli Stati del Nord conobbero un'importante crescita industriale, favorita dall'immigrazione e dal protezionismo, in netto contrasto con l'economia agricola del Sud.
- L'espansione verso ovest fu caratterizzata da tensioni tra Nord e Sud, con divergenze sull'uso della schiavitù nei nuovi territori conquistati.
- La presidenza di Abraham Lincoln segnò un periodo di forte disaccordo, poiché il suo rifiuto dell'espansione della schiavitù verso ovest fu mal visto dai sudisti radicali.
Indice
La guerra civile americana
Nel 1861 tredici stati del sud degli Stati Uniti dichiararono la propria indipendenza. Abraham Lincoln era però convinto dell'assoluta indivisibilità dell'Unione.
Iniziò così la guerra civile americana (1861-1865), uno scontro tra due visioni opposte dell'Unione e della nazione americana.
Lincoln usò la forza per conservare a qualsiasi costo l'unità nazionale, trattando poi gli stati del sud come una terra di conquista.
1797 - invenzione della Cotton gin (macchina sgranatrice per il cotone)= svolta decisiva nella storia economica americana.
Fino ad allora in Sud America (prima nelle colonie e poi nel sud degli USA) si era coltivato poco cotone. E per questo il lavoro degli schiavi neri era stato impiegato solo nelle piantagioni di riso, tabacco, indaco e canna da zucchero.
Con l’inizio dell’Ottocento la produzione del cotone crebbe a ritmi vertiginosi, soprattutto nel profondo sud.
In passato, il numero degli schiavi presenti sul territorio nordamericano era sembrato decisamente eccessivo rispetto alle esigenze dell'economia agricola, oltre che potenzialmente pericoloso per l'ordine pubblico. Nel 1808 quindi la tratta degli schiavi fu ufficialmente vietata in tutto il nuovo Stato indipendente.
Vista però l'espansione della domanda del cotone, la schiavitù divenne indispensabile e nacque così un fiorente commercio interno di schiavi: gli stati con un surplus potevano fornire schiavi a quelli più bisognosi di manodopera.
→ schiavi = bene raro e costoso
Ne conseguì un miglioramento della loro condizione materiale di vita, in genere il loro vitto era adeguato alle fatiche lavorative che dovevano compiere; nel complesso la condizione media degli schiavi statunitensi era migliore rispetto a quella di tanti contadini russi ed italiani.
Il nodo vero della schiavitù stava nel fatto che lo schiavo non venisse considerato una persona, ma un bene mobile di proprietà del padrone.
Gli schiavi neri erano una ricchezza distribuita in maniera estremamente diseguale: a una minoranza di grandi proprietari terrieri si contrapponeva una maggioranza di contadini che non possedevano schiavi e lavoravano direttamente la loro terra.
Differenze economiche tra Nord e Sud
Il Sud restava un'area quasi esclusivamente agricola, con poche città e scarsamente popolate.
Negli Stati settentrionali la situazione era completamente diversa: avvenne una vertiginosa crescita demografica, questi, infatti, a partire dal 1845, furono meta di un imponente flusso di emigranti. L’mmigrazione di massa e la crescita dei centri urbani erano una diretta conseguenza del processo di industrializzazione verificatosi nella prima metà del XIX secolo.
La questione delle tariffe doganali
Nel 1816, il congresso votò le prime tariffe protezionistiche. L'adozione dei dazi doganali fu approvata anche dai rappresentanti degli Stati del Sud, convinti che lo sviluppo di un'industria tessile nazionale avrebbe garantito al loro cotone un mercato accessorio.
Intorno al 1850, l'industria si era sviluppata in maniera straordinaria grazie anche a delle innovazioni tecniche, come la mietitrice meccanica, la macchina per cucire e l’espansione della rete ferroviaria.
Nel Sud l’attività economica prevalente rimase l’agricoltura. Si sosteneva inoltre che lo sviluppo industriale portasse degrado morale, costringendo gli operai delle grandi città a vivere in condizioni peggiori di quelle degli schiavi.
Nord e Sud avevano quindi interessi economici contrapposti. Gli Stati del Nord insistevano perché il governo federale approvasse dazi doganali ancora più elevati, in modo da proteggere il mercato americano dalla concorrenza dei manufatti europei; quelli del Sud erano decisi sostenitori del libero scambio: traendo la loro ricchezza dall’esportazione del cotone e del tabacco, avevano un maggior interesse nell’acquistare liberamente, a basso prezzo, i prodotti industriali inglesi, piuttosto che i costosi manufatti statunitensi.
→ impossibilità di un’unica politica economica autenticamente nazionale, in grado di venire incontro a tutti gli Stati dell’Unione
Sud: società rurale con uno scarso sviluppo delle città, basata solo sull'agricoltura legata all'uso sistematico di schiavi neri. C'era una preferenza per la politica di libero scambio per favorire l'esportazione di cotone e l'importazione di manufatti inglesi a basso prezzo.
Nord: società in cui l'industria occupa un ruolo sempre più importante ed un notevole sviluppo delle città, mete degli immigrati europei. Scarsa presenza di neri e assenza di schiavitù. Preferenza per il protezionismo dando alle industrie statunitensi la possibilità di dominare il mercato interno in assenza di concorrenza straniera.
1832 - Prima importante crisi → consistente rialzo delle tariffe doganali
Nel Sud nacque un acceso dibattito sui fondamenti stessi della Costituzione e dell’Unione
Secondo John Calhoun (il più preparato tra gli intellettuali del Sud) l’Unione non era uno Stato federale e nazionale di tipo europeo, che per loro natura erano dotati di un forte potere centrale. Vedeva l’Unione come una confederazione di Stati sovrani e indipendenti: il governo centrale poteva essere utile per alcune funzioni, ma era necessario impedire che esso si trasformasse in un’entità dispotica.
Per questo proponeva lo strumento della nullificazione: gli Stati dovevano avere il diritto di dichiarare nulle e inefficaci, sul proprio territorio, tutte le leggi federali che risultassero in contrasto con gli interessi del popolo di un singolo Stato.
Nel 1832 la Carolina del Sud applicò effettivamente la teoria della nullificazione, mantenendo il proprio stato libero dai nuovi dazi.
→ rapporti molto tesi col potere centrale che quasi portarono allo scontro armato. Non si arrivò alla guerra perché la Carolina non venne supportata neanche dagli altri Stati del Sud.
Espansione verso ovest e schiavitù
Nella prima metà dell’Ottocento ebbe inizio un progressivo spostamento verso ovest della frontiera, cioè del confine della civiltà bianca.
Tra 1803 e 1838 le tribù indiane dei territori ad occidente rispetto alla prima zona coloniale, furono vittime di uno sterminio causato da guerre spietate, che portarono alla loro decimazione e alla deportazione degli ultimi superstiti (delle terre a est del Mississippi e del Missouri) in un Territorio indiano appositamente istituito.
Furono due le zone interessate dall’espansione bianca: il Sud-Ovest e il Nord-Ovest (chiamato anche Medio-Ovest). Qui sorsero nuovi stati, ognuno dei quali veniva ammesso all’Unione dopo aver raggiunto i 60.000 abitanti e aver elaborato una propria costituzione.
Le nuove realtà del Sud-Ovest si modellarono seguendo gli Stati sudisti più antichi, dai quali adottarono la schiavitù e la coltivazione estensiva del cotone. Nel Nord-Ovest il clima più freddo generò un’agricoltura basata sull’allevamento di bestiame da macello e sulla coltivazione di grano e mais, il tutto gestito da imprese familiari.
Il tutto affiancato da un'efficiente ferrovia sviluppatasi negli anni ‘40, il Medio Ovest divenne così il principale fornitore di carne e derrate alimentari delle città industrializzate e si creò, quindi, un legame più stretto tra l’economia e gli interessi del Nord-Ovest con quelli dei nordisti
Gli USA ottengono una lunga striscia di territori (Texas, Nuovo Messico, Arizona e California). Area che i piantatori sudisti avrebbero voluto usare per creare un regno del cotone, che necessitava di vaste estensioni del terreno per il ricambio, se si voleva aumentare o mantenere costante il livello delle esportazioni.
Nel Nord-Ovest, nel mentre, nacque un’opposizione per il sistema schiavista. Essa però non riguardava l’istituzione in sè, ovvero la sua esistenza negli Stati del sud, ma la sua applicazione anche nei territori recentemente conquistati.
Alcuni intellettuali combattevano contro la schiavitù convinti che essa fosse contraria al volere divino, tra i più convinti degli estremisti ci fu William Lloyd Garrison, che propose l’immediata separazione del Nord dal Sud, da abbandonare al giudizio divino. La maggioranza della popolazione del Nord, in particolare gli uomini di frontiera, non condivideva affatto queste posizioni estremistiche, ma non aveva neanche particolari simpatie nei confronti dei neri.
Nordisti e uomini di frontiera si opponevano alla schiavitù semplicemente perché sapevano che se essa si fosse instaurata anche ad Ovest, avrebbe limitato lo sviluppo della piccola impresa contandina a conduzione familiare.
1848 - Scoperta dell’oro in California
→ immigrazione di massa di persone in cerca di fortuna
→ la schiavitù sarebbe stata considerata una forma sleale di concorrenza ai danni dei semplici minatori, era quindi impensabile
→ la Costituzione del nuovo Stato della California permise solo il lavoro libero
1854 - I difensori della legittimità del lavoro servile nero ottengono il Kansas-Nebraska Act:
sarebbe spettato di volta in volta ai coloni decidere ogni questione relativa alla schiavitù nei nuovi territori=nel Kansas si ebbe un duplice flusso migratorio, proveniente dallo stato schiavista del Missouri e dal Nord-Ovest. Tra coloni favorevoli alla schiavitù, mentre gli immigrati erano ostili al sistema schiavistico, si arrivò allo scontro armato.
Tra gli antischiavisti si notò particolarmente John Brown, predicatore puritano che pretendeva l’immediata abolizione della schiavitù in tutte le terre dell’Unione.
La nascita del Partito Repubblicano
Negli anni della crisi del Kansas insanguinato, nacque il nuovo Partito Repubblicano, che nonostante fosse principalmente il portavoce degli interessi industriali del Nord, ebbe molto sostegno anche dagli agricoltori del Medio-Ovest. Nel suo programma si opponeva solo all’espansione della schiavitù verso Ovest, non alla sua presenza a Sud.
Elezioni del 6 novembre 1860 - vincita del repubblicano Abraham Lincoln.
Lincoln si rendeva conto della complessità del problema schiavistico e non condivideva l’abolizionismo fanatico, abolire di colpo la schiavitù avrebbe significato scardinare l’intera società, ed economia, del Sud. Per questo lasciò che l’emancipazione restasse una questione di competenza dei singoli Stati, il governo centrale avrebbe dovuto, al massimo, dare un aiuto finanziario per indennizzare il danno subito dai proprietari. Per gli eventuali schiavi liberati, auspicava la partenza per l’estero.
Ma riguardo ai territori dell’Ovest Lincoln e i repubblicani erano inflessibili, per questo la sua elezione venne considerata intollerabile dai sudisti più radicali.
Proprietari terrieri sudisti: vogliono conservare la schiavitù al Sud ed estenderla verso l’Ovest
Abolizionisti nordisti: vogliono l’immediata abolizione della schiavitù al Sud e si oppongono con le armi alla sua estensione verso l’Ovest.
Repubblicani nordisti(industriali nordisti e contadini del Nord Ovest):
accettano l’esistenza della schiavitù al Sud, ma rifiutano la sua estensione ad Ovest.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause della guerra civile americana?
- Qual era l'importanza economica della schiavitù negli Stati del Sud?
- Quali erano le differenze economiche tra gli Stati del Nord e del Sud?
- Quali furono le conseguenze dell'espansione verso Ovest degli Stati Uniti?
- Qual era la posizione di Abraham Lincoln sulla schiavitù?
La guerra civile americana fu causata dallo scontro tra due visioni opposte dell'Unione e della nazione americana, con il presidente Abraham Lincoln che cercò di preservare l'unità nazionale a qualsiasi costo.
La schiavitù era di fondamentale importanza per l'economia degli Stati del Sud, in particolare per la coltivazione estensiva del cotone, che era diventato un bene raro e costoso.
Gli Stati del Nord avevano un'economia industriale in rapida crescita, con una maggiore presenza di città e un flusso di immigrati europei. Gli Stati del Sud, invece, erano basati sull'agricoltura e dipendevano dall'uso sistematico degli schiavi neri.
L'espansione verso Ovest portò alla decimazione delle tribù indiane e alla creazione di nuovi stati con diverse realtà economiche. Nel Sud-Ovest si adottò la schiavitù e la coltivazione del cotone, mentre nel Nord-Ovest si sviluppò un'agricoltura basata sull'allevamento di bestiame e la coltivazione di grano e mais.
Abraham Lincoln non era un abolizionista fanatico, ma credeva che l'emancipazione degli schiavi dovesse essere una questione di competenza dei singoli Stati. Tuttavia, si opponeva all'estensione della schiavitù verso i territori dell'Ovest.