Concetti Chiave
- L'Olanda, l'Inghilterra e la Francia si unirono a Spagna e Portogallo nelle conquiste coloniali tra il XVI e il XVII secolo.
- Alla fine del Seicento, le cinque potenze europee avevano espanso i loro domini coloniali a circa quattro milioni di kmq.
- Il colonialismo del Cinquecento era focalizzato sulla spoliazione delle risorse, con la Spagna che sfruttava intensamente le miniere americane.
- Dal XVII secolo, le colonie si trasformarono in produttori di materie prime come zucchero, cotone, tabacco e caffè attraverso le piantagioni.
- Le colonie divennero mercati per i prodotti finiti europei, creando flussi commerciali tra materie prime e prodotti finiti.
Indice
L'ascesa delle potenze atlantiche
L'ascesa delle potenze atlantiche si verificò anche nella conquista delle colonie. Tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo l'Olanda , l'Inghilterra e la Francia affiancarono in questo campo la Spagna e il Portogallo. Alla fine del Seicento, l'estensione dei domini di queste cinque potenze era di circa quattro milioni di kmq, quasi il triplo della loro superficie complessiva.
Il colonialismo cinquecentesco
Le novità, tuttavia, non furono solo quantitative.
Quando non si limitava alla ricerca di basi commerciali, il colonialismo cinquecentesco era essenzialmente volto alla spoliazione dei territori conquistati: si limitava cioè a saccheggiare le risorse disponibili fino all'esaurimento, senza nessun progetto. Il caso emblematico in questo senso fu rappresentato dalla Spagna che sfruttò fino all'esaurimento le miniere americane di oro e argento.La nuova fase dell'espansione coloniale
Soprattutto a partire della metà del XVII secolo, invece, si entrò in una nuova fase dell'espansione coloniale: le colonie cessarono di essere considerate semplici fornitrici di beni di lusso, come le spezie e i metalli preziosi, e nei possedimenti americani si diffuse il sistema delle piantagioni di zucchero, cotone, tabacco e caffè. Le coltivazioni cioè vennero organizzate in grandi aziende agricole capaci di garantire straordinari e duraturi profitti.
Produzione e commercio nelle colonie
Nei domini si producevano quindi materie prime da importare in madrepatria, dove sarebbero state consumate o lavorate nelle manifatture. Contemporaneamente le colonie diventarono anche uno sbocco di mercato per i prodotti finiti europei. Una serie di flussi commerciali - di materie prime verso l'Europa e di prodotti finiti verso le colonie - collegò così i domini agli Stati colonizzatori.