vanessaviarengo
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • I padri pellegrini, coloni puritani inglesi, fondarono nel 1620 il primo insediamento stabile nel Massachusetts, segnando l'inizio della colonizzazione anglosassone in Nord America.
  • Il Mayflower Compact rappresentò il primo documento di governance dei coloni, ispirando i principi che sarebbero stati incorporati nella futura Costituzione americana.
  • La migrazione verso il Nord America coinvolse vari gruppi etnici europei, creando una società basata su uguaglianza e tolleranza, con una diversità etnica e religiosa significativa.
  • Oltre ai coloni bianchi, oltre un milione di africani furono deportati in catene per lavorare come schiavi nelle piantagioni del Sud, integrando una società già complessa.
  • Il contatto con gli europei portò a una catastrofe per i nativi americani, segnando l'inizio di un drastico cambiamento nella loro esistenza e cultura.

Indice

  1. L'arrivo dei padri pellegrini
  2. Migrazione e diversità religiosa
  3. La società multiculturale americana
  4. La schiavitù e i nativi americani

L'arrivo dei padri pellegrini

Secondo la storia ufficiale degli Stati Uniti, il primo atto che portò alla nascita della nazione americana fu l'arrivo in America dei pilgrim fathers. I "padri pellegrini", un gruppo di coloni puritani, partirono il 16 settembre del 1620 da Plymouth, in Inghilterra, a bordo della nave Mayflower e sbarcarono il 21 novembre sulle coste del Massachusetts, dove fondarono il primo insediamento stabile di coloni inglesi. Durante il viaggio i padri coloni stilarono un documento, il Mayflower Compact, che possiamo considerare il primo passo costituzionale scritto della storia moderna, nel quale venivano esposti i principi ispiratori che avrebbero retto il governo della nuova colonia e che furono poi recepiti nella Costituzione americana.

Migrazione e diversità religiosa

I padri pellegrini non furono i primi coloni europei dell'America settentrionale: prima di loro, nel Nuovo mondo erano sbarcati inglesi, francesi e olandesi, al servizio di compagnie commerciali interessate a importare in madrepatria pelli, legname e, soprattutto, prodotti agricoli come il tabacco. Ma a partire dal 1620, in concomitanza con gli sviluppi della rivoluzione politica in Inghilterra, che ebbe origine in seguito al tentativo di Giacomo I e di Carlo I Stuart di istituire una monarchia assoluta e di imporre a tutti i sudditi una sola confessione religiosa, e dei conflitti religiosi che l'accompagnarono, la migrazione assunse un carattere inedito: gruppi religiosi, in particolare puritani che erano perseguitati in madrepatria, emigrarono in America con la speranza di costruire una società nuova, dove fosse possibile praticare la propria religione in piena libertà.

La società multiculturale americana

L'emigrazione verso l'America settentrionale coinvolse non solo i britannici, ma anche altri abitanti dell'Europa settentrionale, come tedeschi, svedesi, polacchi e francesi. Sin dalle origini la popolazione bianca dell'America settentrionale assunse una sua caratteristica fondamentale: la nuova società sarebbe stata un crogiuolo di gruppi etnici e religiosi diversi che, pur conservando le loro tradizioni, avrebbero basato la loro convivenza sui valori dell'uguaglianza e della tolleranza. Dal punto di vista sociale, molti coloni appartenevano al ceto medio o alle classi sociali più umili, ma non mancavano inglesi ricchi o nobili, che si trasferivano in America per poter sfruttare grandi proprietà terriere che il re concedeva loro.

La schiavitù e i nativi americani

In contemporanea con la migrazione dei bianchi dall'Europa, nelle colonie inglesi del Nord America giunse, dall'Africa, più di 1 milione di neri. A differenza dei bianchi, attraversarono l'oceano contro ogni loro volontà, costretti in catene e ridotti in schiavitù. Il loro commercio era funzionale agli interessi dei coloni e la gran parte di coloro che sopravvissero al viaggio sulle navi negriere fu impiegata nelle piantagioni degli stati coloniali del Sud. Accanto ai coloni bianchi e agli schiavi neri, vivevano nell'America settentrionale tra i 6 e gli 8 milioni di nativi, che i primi europei chiamarono "indiani" o "pellerossa". Fino al Settecento erano vissuti "fuori dalla storia", ma il contatto con la "civiltà" europea rappresentò per loro l'inizio della più grande catastrofe.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il primo atto che ha portato alla nascita della nazione americana secondo la storia ufficiale degli Stati Uniti?
  2. L'arrivo in America dei "padri pellegrini" nel 1620, che fondarono il primo insediamento stabile di coloni inglesi e stilarono il Mayflower Compact, considerato il primo passo costituzionale scritto della storia moderna.

  3. Quali furono le motivazioni principali che spinsero i puritani a emigrare in America?
  4. I puritani emigrarono in America per sfuggire alla persecuzione religiosa in Inghilterra e per costruire una società nuova dove poter praticare la loro religione in piena libertà.

  5. Quali gruppi etnici e religiosi componevano la popolazione bianca dell'America settentrionale?
  6. La popolazione bianca era un crogiuolo di gruppi etnici e religiosi diversi, tra cui britannici, tedeschi, svedesi, polacchi e francesi, che basavano la loro convivenza sui valori dell'uguaglianza e della tolleranza.

  7. Quale fu l'impatto del contatto con gli europei sui nativi americani?
  8. Il contatto con la "civiltà" europea rappresentò per i nativi americani l'inizio della più grande catastrofe, poiché fino al Settecento erano vissuti "fuori dalla storia".

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino