Concetti Chiave
- Il Codice Napoleone regolamenta la società francese basandosi su principi monarchici e rivoluzionari.
- Il codice unisce il diritto romano, consuetudinario e i principi rivoluzionari in 2281 articoli, principalmente a favore della classe possidente.
- Regola i rapporti familiari con un forte accento sull'autorità maschile e la limitazione dei diritti delle donne.
- Mantiene alcuni aspetti rivoluzionari come il divorzio, ma con disuguaglianze di genere evidenti.
- Il Codice è stato adottato da diversi stati europei, contribuendo allo sviluppo del liberismo economico e del capitalismo.
Indice
Napoleone e il codice civile
Oltre all’amministrazione e l’economia, Napoleone volle anche regolamentare l’intera struttura della società francese, a cui impose un Codice Civile, secondo i principi che ispiravano il suo regime monarchico.
Origini del codice civile
L’idea di un codice risaliva alla monarchia assoluta.
Infatti, Luigi XIV aveva tentato di realizzare tale progetto attraverso la pubblicazione di apposite ordinanze che, però, incontrarono una certa difficoltà a essere applicate in tutte le province del regno. Il problema fu affrontato di nuovo durante il periodo rivoluzionario; infatti, l’Assemblea Costituente decretò la necessità di redigere un apposito codice da applicare su tutto il territorio, ma l’Assemblea legislativa, la Convenzione e il Direttorio si fermarono ai lavori preparatori.Creazione del codice Napoleone
Napoleone nominò una commissione ristretta incaricata di stilare un progetto in grado di contemperare i principi del diritto romano, col diritto consuetudinario e i principi proclamati dalla Rivoluzione. La commissione lavorò intensamente e i risultati di quattro mesi di lavoro furono sottoposti al Tribunale di Cassazione, ai Tribunali di Appello e alla commissione legislativa del Consiglio di Stato.
L’opera, composta da 2281 articoli, prese il nome di Codice Civile dei Francesi che, più tardi, diventò Codice Napoleone.
Contenuti e scopi del codice
Il codice, redatto da borghesi, ha come scopo soprattutto la difesa degli interessi della classe possidente. Innanzitutto, esso regola la famiglia, sotto l’angolatura della proprietà: il contratto di matrimonio, le donazioni, le divisioni, la successione. Come l’Impero, anche la famiglia è fondata sul principio di autorità poiché la donna, considerata come un’eterna minorenne, deve obbedienza al marito, non può guadagnare un salario autonomo e, se nubile, i suoi diritti sono molto limitati (per esempio una donna non può essere testimone nella stesura di un atto notarile). Un segno di continuità rispetto alla legislazione rivoluzionaria è dato dal mantenimento del divorzio, anche se la disuguaglianza è comunque presente; infatti, il marito può chiedere di divorziare in caso di adulterio della moglie e può decidere di rinchiudere la moglie infedele in una casa di correzione per un massimo di due anni, mentre la donna può ottenere il divorzio solo in caso di coabitazione provata del marito con la concubina sotto il tetto coniugale. Per questa colpa, è prevista soltanto una sanzione amministrativa. Addirittura, per il marito, è ammesso e scusato il delitto d’onore, mentre se il delitto d’onore è commesso dalla moglie, esso viene trattato come un assassino qualsiasi. Pertanto, il Codice Napoleone per quanto faccia propri alcuni aspetti innovativi ripresi dalla legislazione rivoluzionaria (abolizione dei diritti feudali, laicità dello Stato, liberta di coscienza, libertà di lavorio, concetto di uguaglianza di tutti di fronte alla legge, ecc), in realtà si configura come un regresso, soprattutto quando tratta dei rapporti sociali e familiari. Il Codice considera la proprietà come un diritto assoluto, indiscutibile, inviolabile e sacro e questo ha contribuito senz’altro sa rafforzare il liberismo economico e lo sviluppo capitalistico della Francia post-Rivoluzione.
Impatto e diffusione del codice
Il Codice Napoleone è rimasto a lungo nel diritto francese ed è stato adottato, o per scelta o per imposizione da molti altri stati europei, anche se adattato alle tradizioni giuridiche nazionali.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale del Codice Napoleone?
- Come il Codice Napoleone trattava la figura della donna?
- Quali aspetti innovativi della legislazione rivoluzionaria furono mantenuti nel Codice Napoleone?
- In che modo il Codice Napoleone influenzò altri stati europei?
Il Codice Napoleone mirava principalmente a difendere gli interessi della classe possidente, regolando la famiglia e la proprietà secondo i principi di autorità e diritto assoluto.
La donna era considerata come un'eterna minorenne, doveva obbedienza al marito, non poteva guadagnare un salario autonomo e aveva diritti limitati, come l'impossibilità di essere testimone in atti notarili.
Il Codice mantenne l'abolizione dei diritti feudali, la laicità dello Stato, la libertà di coscienza, la libertà di lavoro e il concetto di uguaglianza di tutti di fronte alla legge.
Il Codice Napoleone fu adottato, per scelta o imposizione, da molti altri stati europei, sebbene adattato alle tradizioni giuridiche nazionali.