gio9567
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Concetti Chiave

  • La Francia del tardo 1700 era ricca e popolosa, ma soffriva di un grave deficit di bilancio che minacciava il fallimento.
  • La coesione sociale era fragile, con la monarchia incapace di ottenere supporto da qualsiasi classe sociale.
  • Nobiltà e clero si sentivano minacciati nei loro privilegi, mentre il popolo soffriva sotto i pesanti diritti feudali.
  • Le riforme erano bloccate dal conflitto tra re e parlamento, con quest'ultimo composto da nobiltà che difendeva i propri privilegi.
  • Tentativi di tassare clero e nobiltà fallirono, culminando con il rifiuto del parlamento di registrare nuove tasse, aggravando la crisi.

Indice

  1. Crisi economica e sociale in Francia
  2. Conflitto tra re e parlamento
  3. Fallimento delle riforme fiscali

Crisi economica e sociale in Francia

Nella seconda metà del 700 la Francia anche se era un Paese ricco e popoloso soffriva di un bilancio statale al passivo tanto da far temere il fallimento per l'impossibilità di pagare i debiti .Fragile era anche la coesione sociale perchè la monarchia non riusciva a ottenere il consenso di alcun ceto sociale .Nobiltà e clero si sentivano minacciati nei propri privileggi ;il popolo viveva in una condizione sociale pessima aggravata dai diritti feudali .

Conflitto tra re e parlamento

Ogni riforma nella Francia del '700 era paralizzata dal conflitto tra re e parlamento ,cioè le istituzioni giudiziarie ,i tribunali regi che registravano gli editti del sovrano ma potevano avanzare rimostranze .Il loro parere era solo consultivo e il re poteva comunque imporre la propria volontà convocando particolari sedute del parlamento di Parigi che erano 13 formati da una nobiltà di toga che voleva difendere i propri privilegi fiscali e di ceto .

Fallimento delle riforme fiscali

Si provò a tassare il clero e la nobiltà ma questo tentativo fallì e il re ogni volta che provava a impostare qualche tassa venivano sollevate così tante proteste che il re era costretto a chinare il capo licenziando i suoi ministri .La situazione peggiorò quando Luigi XVI per evitare la banca rotta impose la tassa sulla terra.Il parlamento si rifiutò di registrare l'editto e il re lo esiliò.

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