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Concetti Chiave

  • Luigi XIV di Borbone incarnò l'assolutismo monarchico in Francia, governando senza intermediari dal 1661 e concentrando il potere nelle sue mani.
  • La costruzione della reggia di Versailles servì a controllare la nobiltà, privandola di potere politico e fiscale, mentre il popolo restava in condizioni di ingiustizia sociale.
  • Nel campo religioso, Luigi XIV revocò l'editto di Nantes, imponendo il cattolicesimo e escludendo gli ugonotti dagli uffici pubblici per consolidare il controllo sulla Chiesa francese.
  • Jean-Baptiste Colbert, ministro delle finanze, applicò il colbertismo, sostenendo l'economia francese attraverso il mercantilismo e rafforzando il sostegno della borghesia produttiva.
  • La politica estera aggressiva di Luigi XIV portò a conflitti con altre nazioni, culminando nella pace di Ryswick nel 1697, che segnò la fine di alcune espansioni territoriali francesi.

Indice

  1. L'ascesa di Luigi XIV
  2. Il potere assoluto del re sole
  3. Versailles e l'aristocrazia
  4. Politica religiosa e economica
  5. Conflitti internazionali e declino

L'ascesa di Luigi XIV

Mentre in Inghilterra l’assolutismo non riuscì, in Francia con Luigi XIV di Borbone fu un successo grazie ai principi ispiratori dell’assolutismo monarchico, il re era “motore immoto”.

Il potere assoluto del re sole

Luigi XIV poté governare solo dal 1661, quando morì Mazzarino, diresse personalmente la politica del paese senza ricorrere ad una seconda figura ed esercitò un enorme potere illimitato.

Lo stato sono io” riassume il suo ideale; chiunque è suddito del re che governa per grazia e volontà di Dio, i ministri/collaboratori del Consiglio della corona erano solo esecutori degli ordini del sovrano, il quale poteva conferire, trasferire o cancellare incarichi. Acquisì l’appellativo di re sole per lo splendore della sua corte e perché lui attribuiva a sé stesso il ruolo di centro del sistema. Egli rafforzò la rete di funzionari in periferia, gli intendenti lo rappresentavano e bilanciavano gli interessi feudali dell’aristocrazia fondiaria e del clero che erano ostili nei confronti della monarchia. Luigi XIV non convocò mai gli stati generali nati nel medioevo (assemblea dei nobili, ecclesiastici e borghesi) in quanto tutte le decisioni erano prese a Parigi.

Versailles e l'aristocrazia

Per rendere i nobili inoffensivi diede loro un contentino, costruendo la reggia di Versailles per la caccia nel 1682, essi vennero trasferiti lì a contatto con il sovrano e privi di tasse ma inconsapevolmente esautorati; il popolo invece era sempre svantaggiato e c’erano tanti mendicanti, una condizione evidente di ingiustizia sociale.

Politica religiosa e economica

In campo religioso mirò al controllo della chiesa francese affermando la dipendenza dei vescovi al sovrano e revocò l’editto di Nantes obbligando tutti i suoi sudditi ad aderire al cattolicesimo ed escludendo gli ugonotti dagli uffici pubblici. Il re sole affidò la gestione economica a Jean-Baptiste Colbert, ministro delle finanze, sulla base della teoria del mercantilismo impose ingenti dazi sulle importazioni e sovvenzionò i privati interni, soprattutto le produzioni di lusso. Ci fu un arricchimento di fatture e fabbriche che fece ottenere alla monarchia l’appoggio della borghesia produttiva.

Secondo lui, l’autonomia economica affermava il suo prestigio, per questo il colbertismo era perfetto.

Conflitti internazionali e declino

Durante il suo regno la Spagna era in decadenza e l’Austria aveva perso i territori tedeschi, Inghilterra e Olanda preferivano i commerci marittimi al dominio militare, mentre Russia e Prussia stavano modernizzandosi. Così Luigi XIV attuò una politica di potenza aggressiva che lo mise in conflitto con le altre nazioni; in America settentrionale promosse la fondazione della colonia Louisiana. Nel 1686 Austria, Spagna, Olanda e Svezia e dei principati tedeschi fecero una coalizione anti espansionismo francese, Francia che resistette da sola per nove anni riportando anche vittorie ma anche vide compromesse le risorse finanziarie del regno. Nel 1697 il sovrano dovette siglare la pace di Ryswick restituendo i territori della Spagna e ottenendo la piazzaforte di Strasburgo al confine tedesco. Con altre guerre sanguinose e sfavorevoli e la sua morte nel 1715 terminò il regno del re sole.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principi ispiratori dell'assolutismo monarchico di Luigi XIV?
  2. Luigi XIV di Borbone governò con il principio che il re era il "motore immoto", esercitando un potere illimitato e centralizzato, riassunto nella frase "Lo stato sono io".

  3. Come gestì Luigi XIV i nobili e la loro influenza?
  4. Luigi XIV rese i nobili inoffensivi trasferendoli alla reggia di Versailles, dove erano esentati dalle tasse ma privati di potere reale, mantenendoli sotto il suo controllo diretto.

  5. Quali furono le politiche economiche adottate da Luigi XIV?
  6. Luigi XIV, attraverso il ministro delle finanze Jean-Baptiste Colbert, adottò il mercantilismo, imponendo dazi sulle importazioni e sovvenzionando le produzioni interne, arricchendo la borghesia produttiva.

  7. Quali furono le conseguenze delle politiche espansionistiche di Luigi XIV?
  8. Le politiche espansionistiche di Luigi XIV portarono a conflitti con altre nazioni, culminando nella coalizione anti-francese del 1686 e nella pace di Ryswick del 1697, che compromise le risorse finanziarie del regno.

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