Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Nel X secolo, Roma era sotto l'egemonia dei conti di Tuscolo, con figure chiave come Teofilatto e sua figlia Marozia.
  • Marozia si alleò con potenti feudatari per rafforzare il potere della sua famiglia, facendo eleggere suo figlio Giovanni XI come papa.
  • Il tentativo di Ugo di Provenza di controllare Roma e il Papato fu fermato dall'aristocrazia romana guidata da Alberico, che instaurò un principato indipendente.
  • Alberico supportò il movimento riformista cluniacense e stabilì contatti con l'Impero d'Oriente per legittimare il suo potere contro i sovrani italiani.
  • Dopo la morte di Alberico, Ottone I di Sassonia intervenne in Italia, sconfisse Berengario II e fu incoronato imperatore nel 962, ristabilendo l'unità imperiale.

Indice

  1. La situazione politica a Roma nel X secolo
  2. Le ambizioni di Ugo di Provenza
  3. Il principato di Alberico
  4. La discesa di Ottone I in Italia

La situazione politica a Roma nel X secolo

A Roma, all’inizio del X secolo, la situazione era particolare. Mentreil resto dell’ Italia era in mano alla più completa anarchia, La città aveva una sua vita autonoma, sotto l’egemonia dei conti di Tuscolo, fra cui si distingueva il senatore Teofilatto e sua figlia Marozia. Quest’ultima, per rafforzare la posizione propria e quella della casata di appartenenza si sposò successivamente con due grandi feudatari: il marchese di Toscana e il duca di Spoleto, facendo anche eleggere papa, il figlio Giovanni XI.

Le ambizioni di Ugo di Provenza

Rimasta vedova, Marozia convolò in terze nozze con Ugo di Provenza, un altro grande signore feudale, il quale aveva l’obiettivo di acquisire l’eredità di Berengario I e quindi di diventare re d’Italia. Il progetto era molto ambizioso ed il giuoco politico era vasto: Ugo di Provenza, sposando la madre del papa contava di farsi incoronare imperatore , arrivando così a controllare Roma ed il Papato da quest’ultimo. Ma il progetto creò una forte reazione dell’aristocrazia romana, gelosa della propria autonomia: i Romani insorsero contro il dominatore straniero, sotto la guida di Alberico, un altro figlio di Marozia. Ugo di Provenza venne cacciato dalla città e Marozia con suo figlio, il Papa, furono incarcerati.

Il principato di Alberico

Da parte sua Alberico costituì una sorta di principato indipendente con il titolo di Senator et princeps omnium Romanorum. La signoria di Alberico durò venti anni: egli riorganizzò l’esercito e riuscì ad assicurare la difesa del territorio in modo molto valido perché ricorse all’aristocrazia militare locale. Tuttavia, come la madre, egli cercò di trasformare il Papato in uno strumento finalizzato a raggiungere i propri obiettivi politici. Occorre però precisare che egli appoggiò, a volte anche con le armi, il movimento riformistico cluniacense, contro la corruzione di alcuni monasteri del Lazio che erano diventati covi di briganti gestiti da monaci ed abati compiacenti e dissoluti. Per rafforzare e legittimare il proprio potere, contro gli attacchi dei sovrani del regno d’ Italia, Alberico riprese i contatti con l’ Impero d’Oriente e se durante il suo regno Roma attraversò un periodo di relativa tranquillità, non fu così per l’ Italia in cui ad Ugo di Provenza e a suo figlio Lotario si opponeva un ulteriore candidato alla corona nella persona di Berengario II, marchese di Ivrea. Quest’ultimo, per sopraffare Lotario aveva intenzione di ricorrere all’aiuto di Ottone I di Sassonia, già padrone della Germania.

La discesa di Ottone I in Italia

Nel 951, Ottone I scese in Italia e sconfisse Berengario II ma si limitò a considerare il vinto come un vassallo, rinunciando quindi alla corona d’Italia. Quando Alberico morì, la sua stirpe fu continuata dal figlio, Giovanni II, nominato papa in giovane età e dalla condotta scandalosa. Contro Berengario II, egli chiamò il aiuto Ottone I che, sceso volentieri di nuovo in Italia, fece prigioniero l’avversario e fu incoronato imperatore dal Pontefici nel 962. In questo modo, tutta l’Italia dopo quasi 80 anni di anarchia, rientrava all’interno dell’unità imperiale.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica di Roma all'inizio del X secolo?
  2. Roma aveva una vita autonoma sotto l'egemonia dei conti di Tuscolo, con figure di spicco come Teofilatto e sua figlia Marozia, mentre il resto d'Italia era in anarchia.

  3. Quali furono le azioni di Marozia per rafforzare la sua posizione?
  4. Marozia si sposò con grandi feudatari e fece eleggere suo figlio Giovanni XI come papa, cercando di consolidare il potere della sua casata.

  5. Come reagì l'aristocrazia romana al progetto di Ugo di Provenza?
  6. L'aristocrazia romana, guidata da Alberico, insorse contro Ugo di Provenza, cacciandolo dalla città e imprigionando Marozia e il papa.

  7. Quali furono le conseguenze dell'intervento di Ottone I in Italia?
  8. Ottone I sconfisse Berengario II e fu incoronato imperatore nel 962, riportando l'Italia sotto l'unità imperiale dopo anni di anarchia.

Domande e risposte

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