Concetti Chiave
- Teodorico diventa il sovrano unico d'Italia nel 493, dopo aver sconfitto gli Eruli e distribuito terre agli Ostrogoti.
- La redistribuzione delle terre mira a finanziare l'amministrazione latina, mantenendo gli Ostrogoti come unica forza armata.
- Teodorico proibisce i matrimoni misti e non conia monete, rispettando le leggi latine al di fuori della sfera militare.
- L'età di Teodorico è caratterizzata da pace e prosperità, con Verona, Ravenna e Roma come centri di potere.
- Nonostante fosse ariano, Teodorico non ostacola i Cattolici, favorendo lo sviluppo agricolo e edilizio in diverse regioni.
Indice
Teodorico e la distribuzione delle terre
Nel 493 Teodorico è padrone unico dell’Italia. Il re degli ostrogoti ha sconfitto gli Eruli. Prende un terzo delle terre dei latifondi della pianura Padana e Toscana per darle agli Ostrogoti, oltre a vasti territori nelle pianure dell’ Adige, dell’Adda, del Lambro, dell’Arno e nelle zone di Ravenna. I latifondisti vedono dunque le loro proprietà amputate, mentre altri, che non hanno dato terre sono assoggettati al pagamento di un tributo.
Politica e amministrazione sotto Teodorico
Questa operazione ha non solo finalità perequativa: siccome i funzionari civili sono tutti di classe latina, con questa terza parte si vuole finanziare la gestione amministrativa. Gli ostrogoti sono solo la forza armata, e sono gli unici autorizzati a portare delle armi. A differenza di Clodovero e Gunderico, Teodorico in Italia proibisce i matrimoni misti. Evita di coniare monete. Lui è il Rex del popolo ostrogoto e per i latini è il magister militum per italiam. Al di fuori della sfera militare dunque rispettano le leggi latine.
Le fonti storiche e il contesto
La fonte theodoriciana è un’opera anonima scritta in occidente nel IV secolo, periodo in cui Giordane scrive la sua opera a Costantinopoli. Dall’oriente si dice che non c’è più l’imperatore ma in occidente le leggi non sono cambiate. Dunque, ciò non significa che l’impero è crollato ma solo che non c’è più un imperatore.
Simmaco è il princeps senatus, viene da una delle più importanti famiglie di latifondisti, il suo genero, Severino Boezio viene nominato da Teodorico Magister Officiorum, cioè capo di tutto l’apparato burocratico.
Il periodo di pace e prosperità
L’età di Teodorico per l’Italia è un periodo di pace e prosperità, che durerà fino al 524. Sono tre i ventri del potere:
Verona, capitale militare a popolazione Ostrogota;
Ravenna, capitale amministrativa, a popolazione mista;
Roma, capitale culturale a popolazione latina.
Nelle pianure della Puglia, Campania, Liguria (una regione molto più vasta di quella odierna, comprendente la parte occidentale della pianura padana fino a Pavia) c’è un rinnovato sviluppo agricolo. Tante sono le opere edilizie e nonostante Teodorico fosse ariano non fa nulla contro i Cattolici.
Domande da interrogazione
- Quali territori furono assegnati agli Ostrogoti da Teodorico?
- Qual era il ruolo degli Ostrogoti e dei latini sotto il regno di Teodorico?
- Quali erano le tre capitali del potere durante l'età di Teodorico?
Teodorico assegnò un terzo delle terre dei latifondi della pianura Padana e Toscana agli Ostrogoti, oltre a vasti territori nelle pianure dell’Adige, dell’Adda, del Lambro, dell’Arno e nelle zone di Ravenna.
Gli Ostrogoti erano la forza armata e gli unici autorizzati a portare armi, mentre i funzionari civili erano di classe latina e rispettavano le leggi latine.
Le tre capitali del potere erano Verona, capitale militare a popolazione Ostrogota; Ravenna, capitale amministrativa a popolazione mista; e Roma, capitale culturale a popolazione latina.