Concetti Chiave
- Dal XI al XIII secolo, i progressi agricoli portano a un aumento della popolazione e allo sviluppo urbano.
- Dal XI secolo, il commercio si intensifica in Occidente, con le eccedenze agricole vendute nelle città.
- La domanda di beni raffinati cresce tra i signori e i prelati, stimolando l'importazione di prodotti come sete e stoffe.
- Le città medievali emergono lungo le principali vie commerciali, spesso superando raramente i 10.000 abitanti, con eccezioni come Parigi.
- Le città sono popolate principalmente da artigiani e commercianti, con laboratori e botteghe aperti sulla strada.
Progresso agricolo e crescita urbana
Dall'undicesimo al tredicesimo secolo,i progressi dell'agricoltura permettono un aumento della popolazione e una crescita urbana. Fino al decimo secolo il commercio era molto limitato in Occidente: si consumava sul posto la totalità di ciò che si produceva. A partire dall'undicesimo secolo,gli scambi s'intensificano. Le eccedenze agricole possono essere vendute nelle città vicine o lontane.
Dei nuovi bisogni appaiono presso i signori e i prelati ecclesiastici che si arricchiscono delle materie prime raffinate,come le sete,le stoffe sono importate da contrade lontane. Per questo,le strade,fluviali e marittime soprattutto,si moltiplicano.Sviluppo del commercio e nuove città
Man mano che il commercio si sviluppa,le vecchie città rinascono,le altre sono create allo sbocco di grandi strade commerciali o al crocevia di comunicazione. Queste città medievali sono modeste,superando raramente i 10 mila abitanti. Con 200 mila abitanti nel 1300,Parigi è un'eccezione. Le più grandi città d'occidente,superando i 50 mila abitanti, sono soprattutto delle città italiane come Venezia, Genova, Firenze o fiamminghe come Bruges e Gand. La città è principalmente popolata di artigiani e commercianti. I primi lavorano nei piccoli laboratori aperti sulla strada. Intorno ad un maestro si riuniscono uno o più colleghi ed apprendisti.