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Concetti Chiave

  • Con Guglielmo il Conquistatore, l'intero territorio del regno apparteneva al re, con diritti su terre e immobili concessi sovranamente.
  • Importante distinzione tra giurisdizione regia ed ecclesiastica, superando la confusione del regno anglosassone.
  • La giurisdizione regia fu progressivamente estesa per consolidare la supremazia della monarchia inglese.
  • Le contee, gestite dai conti e sceriffi nominati dal re, mantennero la ripartizione anglosassone del territorio.
  • La Curia regis si occupava di affari giudiziari, con alcuni membri che viaggiavano per decidere cause in nome del re.

Indice

  1. L'eredità di Guglielmo il Conquistatore
  2. La giurisdizione regia e ecclesiastica
  3. L'amministrazione della giustizia

L'eredità di Guglielmo il Conquistatore

Con Guglielmo il Conquistatore il Regno d’Inghilterra assunse alcuni profili destinati a durare nel tempo. Fu stabilito che l’intero territorio del regno apparteneva di norma al re: quindi ogni diritto su terre e immobili, veniva ritenuto una concessione sovrana.

La giurisdizione regia e ecclesiastica

Molto importante fu la distinzione voluta tra giurisdizione regia e quella ecclesiastica, le quali anche nel regno anglosassone, erano state spesso mescolate e confuse.

Lo strumento fondamentale della monarchia inglese per acquisire un’effettiva supremazia sull’intero territorio del regno fu la progressiva estensione della giurisdizione regia. La ripartizione propria del regno anglosassone fu mantenuta dai Normanni: il regno era diviso in contee, ciascuna delle quali aveva al vertice un conte, nobile e vassallo del re, ma in concreto gestita in nome del re dallo sceriffo, nominato dal re e sempre revocabile.

L'amministrazione della giustizia

La giustizia tradizionale era amministrata dalle corti di contea, composte dai proprietari fondiari, e all’interno delle contee dalle corti di centena. Presso i Normanni, il consiglio del re di occupava anche di affari giudiziari, ai quali spesso anche il re partecipava. Sempre più spesso i sudditi inglesi si rivolsero alla giustizia del re, per cause che la giustizia delle corti di contea non affrontava o non risolveva in modo soddisfacente. Alcuni membri della Curia regis, furono incaricati di esercitare le funzioni giudiziarie spostandosi sul territorio, per istituire e decidere le cause in nome del re.

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